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Inizio del processo per l’omicidio di Franca Marasco: accuse e dettagli choc a Foggia

Inizio del processo per l'omicidio di Franca Marasco: accuse e dettagli choc a Foggia - Bagolinoweb.it

A novembre, la Corte d’Assise di Foggia avvierà un delicato processo nei confronti di Redouane Moslli, un marocchino di 43 anni accusato dell’omicidio di Franca Marasco, una tabaccaia di 72 anni brutalmente uccisa durante una rapina il 28 agosto scorso. Le circostanze agghiaccianti del delitto e le implicazioni legali saranno al centro delle udienze, mentre le famiglie delle vittime e la comunità locale restano scosse per l’accaduto.

La decisione del gup e le accuse

Nella giornata odierna, al termine dell’udienza preliminare, il giudice per l’udienza preliminare Michela Valente ha accolto la richiesta della Procura, rappresentata dal Pubblico Ministero Perrone, decidendo il rinvio a giudizio per Moslli. L’uomo è accusato di omicidio volontario in concorso, accusa dall’alto tasso di gravità, dell’anziano Vittorino Checchia, complice nella rapina che è purtroppo venuto a mancare. La confessione di Moslli, avvenuta subito dopo il suo arresto, ha sollevato un velo di inquietudine: sebbene avesse ammesso le proprie colpe, ha sostenuto di non aver avuto l’intenzione di uccidere la donna, esprimendo così una versione che molti non considerano credibile.

Durante l’udienza, sono stati presentati diversi documenti da parte dei familiari di Franca Marasco, che si sono costituiti parte civile. La sorella della vittima, Rosa, rappresentata dall’avvocato Giulio Treggiari, ha contestato la narrazione di Moslli e ha espresso la convinzione che ci sia una regia ben organizzata dietro l’omicidio. Rosa ha dichiarato più volte che mentre la sorella veniva aggredita, era in contatto telefonico con lei, descrivendo l’accaduto come un “omicidio brutale” attuato con premeditazione.

I dettagli dell’omicidio e la rapina

L’omicidio di Franca Marasco è stato segnato dalla violenza: Moslli ha colpito la donna con quattro fendenti, due all’addome e due al collo, mentre lei chiedeva aiuto. Successivamente, ha abbandonato l’arma, un coltello da cucina, e si è allontanato portando con sé 75 euro in contanti e due telefoni cellulari. Tuttavia, non è sfuggito ai carabinieri che, durante l’operazione di ispezione, hanno trovato più di 10mila euro nascosti nella borsa della vittima. Attraverso le indagini, è emerso che Moslli e Checchia avevano in programma di colpire diverse attività commerciali della zona, cercando profitti facili attraverso il crimine.

Il modus operandi della coppia criminale suggerisce una pianificazione chiara e un’intenzione di procacciare denaro in modo illecito. Moslli, arrestato il 2 settembre alla stazione di Napoli, ha iniziato a collaborare con le autorità, fornendo dettagli utili riguardo a un complice soprannominato ‘Neru’, con il quale si sarebbe accordato per la rapina. Tuttavia, la versione dei fatti di Moslli è controversa, e le indagini continueranno a esaminare il contesto e le dinamiche di questo crimine.

Le prospettive del processo

Con l’avvio del processo a novembre, attese e tensioni aumentano non solo per i familiari di Franca Marasco ma anche per l’intera comunità di Foggia, che osserva le dinamiche legali con crescente interesse. La questione che si pone è quanto la giustizia potrà dare a una famiglia che ha subito un lutto così violento e inaspettato. Le udienze porteranno alla luce ulteriori dettagli sulla tragedia e potrebbero rivelare se ci siano altri complici in gioco o se Moslli abbia agito da solo in un’azione riprovevole che ha segnato la vita di tanti.

La comunità e i media seguono il caso, alimentando il dibattito sull’insicurezza e la criminalità, temi attuali e rilevanti nel panorama socio-economico del territorio. Con la testimonianza dei familiari e delle indagini in corso, il processo rappresenterà un importante crocevia, da cui potrebbero scaturire non solo risposte giuridiche ma anche una maggiore consapevolezza collettiva su temi delicati e strettamente interconnessi alla vita civile.

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