Incontro sindacale in Basilicata: si discute il futuro incerto per i lavoratori della SGL
Martedì 8 ottobre 2024, si svolgerà un incontro sindacale cruciale nella sede del Dipartimento delle Attività Produttive della Regione Basilicata. I sindacati Fismic e Uilm si riuniranno per analizzare la complicata situazione della SGL, complice la recente sentenza del Tribunale di Potenza che ha rimesso l’azienda nelle mani del precedente management, mettendo a repentaglio la stabilità dei lavoratori. Questo incontro rappresenta un passo fondamentale per cercare di chiarire le incertezze e le prospettive futuri per i dipendenti coinvolti.
Situazione attuale di SGL e le conseguenze della gestione giudiziaria
La chiusura dell’amministrazione giudiziaria
La recente decisione del Tribunale di Potenza di terminare l’amministrazione giudiziaria ha avuto ripercussioni significative su SGL e sui suoi dipendenti. Questo passaggio ha riportato l’azienda a una gestione privatistica, ma viene da chiedersi se questa transizione possa realmente portare sollievo ai lavoratori, da mesi in una fase di stallo economico. L’accordo siglato a luglio mirava a garantire la continuità delle attività produttive attraverso un nuovo subappalto con Bcube, ma le difficoltà legali emerse hanno ostacolato l’attuazione di tali misure.
La carenza di ammortizzatori sociali
Attualmente, i lavoratori di SGL devono affrontare un periodo di inattività, privo di stipendi e senza alcun tipo di sostegno economico. L’assenza di ammortizzatori sociali rappresenta un problema grave e urgente, aggravato dal ritorno al vecchio management che, fino a questo momento, ha mostrato difficoltà nel garantire la continuità lavorativa. Le organizzazioni sindacali avvertono che la situazione è critica e richiede interventi immediati e seri per evitare un ulteriore deterioramento delle condizioni lavorative.
Richieste sindacali per una risoluzione immediata
Necessità di un intervento per il pagamento dei salari
In vista dell’importante incontro, le sigle sindacali Fismic e Uilm hanno avanzato specifiche richieste. Una delle istanze principali riguarda l’appello affinché SGL fornisca all’INPS la documentazione necessaria per assicurare il pagamento dei contratti di solidarietà. Ciò è essenziale per garantire un minimo sostentamento ai lavoratori, i quali, dopo aver già affrontato anni di incertezze, necessitano ora di risposte concrete e tempestive.
Emergenza dell’emendamento per la CIGS
In aggiunta, i sindacati intendono porre l’accento sulla necessità di completare l’emendamento per l’azzeramento del 20% sul costo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria a carico delle aziende. Un emendamento che, se approvato, potrebbe rappresentare un importante sostegno per SGL e altre aziende in difficoltà, onde evitare nuovi processi di ridimensionamento del personale in un contesto economico già compromesso.
Prospettive future e mobilitazione dei lavoratori
La riproposizione dell’accordo del luglio scorso
Nel corso dell’incontro si auspica anche un riscontro positivo sulla riproposizione dell’accordo precedentemente siglato a luglio tra le parti coinvolte. Tale accordo aveva come obiettivo di garantire almeno una parziale continuità delle attività produttive in SGL. La speranza è che attraverso questo dialogo si possano trovare soluzioni utili per il futuro dell’azienda e dei suoi lavoratori.
Mobilitazione e presidio dei lavoratori
In concomitanza con l’incontro sindacale si terrà, nei pressi della Regione Basilicata, un presidio dei lavoratori di SGL Melfi. Questo evento rappresenta un’ulteriore opportunità per fare il punto sulla situazione aziendale e sullo stato delle trattative. Il sostegno e la solidarietà mostrati dai lavoratori stesso, uniti in un presidio, sono segnali che potrebbero esercitare una pressione positiva sulle decisioni delle parti in causa, mettendo in evidenza l’urgenza di una risoluzione favorevole per tutti gli interessati.
Le organizzazioni sindacali rimarranno vigili nel garantire i diritti dei lavoratori, cercando di ripristinare un quadro di stabilità e chiarezza al più presto possibile, per tutelare non solo i posti di lavoro ma anche la dignità di chi lavora.