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Il progetto “A testa in giù” a Mercogliano: un’iniziativa per il benessere dei minori

Il progetto “A testa in giù” a Mercogliano: un'iniziativa per il benessere dei minori - Bagolinoweb.it

In un contesto in cui la povertà educativa e il disagio sociale sono sempre più prevalenti, il progetto “A testa in giù” si propone come un’importante iniziativa di supporto per i minori. Sviluppato con finanziamenti dell’Unione Europea nell’ambito del Pnrr, il progetto mira a garantire un percorso di crescita sana e armoniosa per i bambini del territorio. Presentato oggi nell’aula consiliare del comune di Mercogliano, il programma coinvolgerà scuole locali e verrà attuato da ottobre 2024 per una durata di 24 mesi, offrendo varie attività destinate ai più giovani e alle loro famiglie.

Un progetto con radici solidi

“A testa in giù” è promosso dalla cooperativa sociale “La Goccia” di Avellino e supportato dal Consorzio per il Welfare Integrato Ambito A02, dal comune di Mercogliano, dalla Pro Loco Mercogliano e dalla cooperativa sociale “Primavera 2000”. Questo progetto si inserisce nel contesto di misure più ampie implementate a livello nazionale per affrontare il disagio educativo, con l’obiettivo dichiarato di contrastare la povertà educativa nel Mezzogiorno. Le famiglie che vivono in condizioni difficili spesso non chiedono aiuto, e attraverso tali iniziative si desidera instaurare un dialogo che parta dalle scuole, dove i minori trascorrono gran parte del loro tempo.

Il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni locali e le istituzioni scolastiche, evidenziando che “le necessità delle famiglie devono essere accolte e supportate, partendo proprio dal luogo di apprendimento.” È chiaro che il progetto non si limita a offrire interventi per i minori, ma si rivolge anche agli adulti che li accompagnano nel loro percorso formativo.

Laboratori educativi e coinvolgimento delle famiglie

Il progetto include tre laboratori educativi: “Diversi sì, ma tutti uguali”, “Emozioni in gioco” e “Docenti e genitori”. Questi laboratori sono pensati per coinvolgere i minori di età compresa tra i cinque e i dieci anni, mentre interventi di sostegno sono previsti anche per genitori e insegnanti. Gli obiettivi sono chiari: fornire agli adulti strumenti efficaci per identificare e affrontare le potenziali difficoltà in un’ottica di prevenzione e supporto. Questo approccio aiuta a creare un ambiente educativo inclusivo e a promuovere abilità che possano servire anche al di fuori del contesto scolastico.

Antonella Tomasetta, referente del progetto, ha spiegato la necessità di lavorare non solo sui minori, ma di attivare un circolo virtuoso coinvolgendo tutte le figure che interagiscono con loro. La sinergia tra le istituzioni scolastiche e sociali rappresenta un tassello fondamentale per costruire un sistema educativo solido, e il progetto si propone di colmare le lacune esistenti in materia di educazione e opportunità. Le famiglie, in particolare, verranno assistite nel migliorare le loro competenze genitoriali, affinché possano essere un supporto attivo nella crescita dei loro figli.

Una rete di solidarietà per affrontare le sfide sociali

Un aspetto chiave del progetto è la rete di collaborazioni locali che si è instaurata per affrontare le problematiche educative. Rosario Pepe, presidente della cooperativa “La Goccia”, ha evidenziato come le relazioni costruite negli anni tra i vari attori sociali siano essenziali per affrontare la povertà educativa. “La prevenzione deve essere la nostra priorità – ha dichiarato Pepe – perché, affrontando le problematiche prima che emergano, possiamo diminuire il numero di situazioni critiche da gestire.”

Il Consorzio per il Welfare Integrato, rappresentato dal direttore Michele Leo, ha rimarcato come sia fondamentale lavorare insieme per affrontare la povertà educativa. La coordinatrice dei servizi sociali, Marisa Lena, ha aggiunto che il consorzio è impegnato a sostenere famiglie e fasce vulnerabili, identificando in questo progetto un valido strumento per dar vita a risposte concrete sul territorio.

Il coinvolgimento delle scuole e il supporto al territorio

Le scuole primarie degli Istituti Comprensivi “G. Dorso” di Mercogliano, “Aurigemma” di Monteforte Irpino e “Botto Picella” di Forino saranno al centro delle attività progettuali. Le dirigenti scolastiche hanno espresso il loro entusiasmo per un programma che non solo offre nuove opportunità ai bambini, ma crea anche una piattaforma di dialogo aperto tra le scuole e le famiglie. Alessandra Tarantino, dirigente dell’Istituto Comprensivo “G. Dorso”, ha evidenziato la necessità di costruire continuità nel tempo per creare un impatto duraturo sulla comunità scolastica.

Filomena Colella, dirigente dell’Istituto “Aurigemma” di Monteforte Irpino, ha portato alla luce la necessità di raccordo tra le famiglie, soprattutto in un contesto di continui flussi migratori. Le famiglie hanno bisogno di programmi che li integri nella comunità scolastica, e il progetto “A testa in giù” risponde a questa esigenza con attività formative pensate per promuovere l’alfabetizzazione e il dialogo interculturale.

Il progetto rappresenta un’innovativa risposta ai bisogni del territorio dell’Ambito A02, che comprende più comuni, creando un circuito di supporto che non solo guarda al presente, ma investe strategicamente nel futuro dei minori e delle loro famiglie.

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