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Il potere del gioco: iniziative intergenerazionali dell’Università di Macerata e Clementoni

Il potere del gioco: iniziative intergenerazionali dell'Università di Macerata e Clementoni - Bagolinoweb.it

Promuovere il benessere psico-fisico attraverso il gioco è l’obiettivo di due nuove iniziative, “Non smettere mai di giocare. Il valore sociale del gioco”, realizzate dall’Università di Macerata in collaborazione con Clementoni, un’importante azienda di Recanati specializzata in giochi educativi. Queste iniziative, che abbracciano un pubblico di tutte le età, si propongono di sottolineare l’importanza del gioco come strumento di sviluppo e interazione, in particolare tra le generazioni più giovani e quelle anziane.

Il primo appuntamento: giochi per nonni e nipoti

Il primo evento si svolgerà mercoledì 2 ottobre, un giorno significativo coincidente con la Giornata Internazionale dei Nonni. Durante questo pomeriggio, nonni e nipoti, con un focus specifico sulla fascia d’età 6-10 anni, sono invitati a partecipare a sessioni di gioco nel suggestivo cortile della sede universitaria in Corso Garibaldi 20, dalle 16:30 alle 18:30. L’incontro sarà un’occasione speciale per instaurare un dialogo tra diverse generazioni, unendo il valore affettivo dei legami familiari con l’importanza del gioco come elemento educativo. Le attività proposte mirano non solo a divertire, ma anche a stimolare interazioni significative, favorendo la trasmissione di esperienze e sapere tra nonni e nipoti. Questo incontro rappresenterà un’opportunità per riscoprire il valore del tempo trascorso insieme, attraverso attività ludiche che incoraggiano la creatività e la collaborazione.

Il secondo appuntamento: ricerca e sviluppo del gioco nelle diverse età

In un secondo momento, saranno presentati importanti approfondimenti sul tema “Il cervello nelle diverse età della vita” e “Il gioco come strumento di dialogo intergenerazionale”. Questa fase dell’iniziativa si concentrerà sui risultati delle ricerche condotte nell’ultimo anno nei centri specializzati della regione Marche, come Auser, Caffè Alzheimer e Residenze per la terza età. I dati raccolti dalle indagini sono mirati a valutare il benessere percepito dagli anziani, sia in buona salute che affetti da malattie neurodegenerative come Alzheimer e demenze, che hanno partecipato a laboratori di gioco. Queste analisi evidenziano come il gioco possa contribuire in modo significativo a migliorare non solo la qualità della vita degli anziani, ma anche la loro capacità di interazione e comunicazione. La presentazione dei risultati offrirà spunti di riflessione sull’efficacia delle attività ludiche nel favorire l’inclusione sociale e nel migliorare il benessere psicologico di una fascia d’età spesso trascurata.

Collaborazioni locali per il benessere collettivo

Il progetto, secondo le parole del direttore della Ricerca Avanzata di Clementoni, Pierpaolo Clementoni, è reso possibile grazie a preziose collaborazioni con associazioni e strutture locali. Queste sinergie hanno permesso di esplorare le potenzialità del gioco come strumento non solo educativo, ma anche terapeutico e relazionale. L’iniziativa rappresenta un passo concreto verso la creazione di comunità più coese e inclusive, dove il dialogo intergenerazionale diventa una risorsa fondamentale per affrontare le sfide del presente e del futuro. Le attività ludiche proposte conducono a una riflessione necessaria sulle pratiche di cura e supporto per gli anziani, contribuendo a sviluppare una maggiore sensibilità verso il loro benessere e la loro qualità di vita.

Queste iniziative lanciano un messaggio chiaro: il gioco non è solo un passatempo, ma un vero e proprio strumento di crescita personale e collettiva, indispensabile in tutte le fasi della vita.

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