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Il porto di Maratea: un faro di cultura e economia sulla costa tirrenica

Il porto di Maratea: un faro di cultura e economia sulla costa tirrenica - Bagolinoweb.it

La contrada del Porto, situata a Maratea, in Basilicata, si estende lungo la costa tirrenica per un totale di trentaquattro chilometri. Questo pittoresco tratto di costa è caratterizzato da una combinazione di spiagge, insenature e grotte, che insieme creano uno scenario mozzafiato. Il Porto ha storicamente rappresentato un approdo sicuro per i pescatori locali, creando un legame profondo tra la comunità e il mare. Recentemente, un nuovo studio ha esaminato l’indice di sicurezza della balneazione lungo questo litorale, sottolineando l’importanza della zona non solo come meta turistica, ma anche come fulcro economico della regione.

La sicurezza della balneazione: uno studio cruciale

In tempi recenti, la Società Nazionale di Salvamento, collaborando con il Gruppo di Idraulica Marittima dell’Università della Basilicata, ha avviato uno studio sull’indice di sicurezza della balneazione nel tratto di litorale compreso tra Fiumicello e Castrocucco. Questa area, definita da imponenti costoni rocciosi intervallati da tranquille cale e spiagge, ospita in totale 19 aree destinate alla balneazione. La valutazione della sicurezza delle acque è di fondamentale importanza per attrarre turisti e per garantire la salute pubblica, rendendo il Porto non solo una meta per le attività ricreative, ma anche un luogo dove la salvaguardia del patrimonio naturale e la sicurezza dei bagnanti sono prioritarie.

Un polo di attrazione economica

Nel corso degli anni, il Porto di Maratea si è trasformato in un’importante sede per l’ormeggio di piccole e medie imbarcazioni. Propriamente gestito da chandlers locali, il Porto accoglie imbarcazioni provenienti da varie regioni d’Italia. Per diversi proprietari, il Porto non è solo un luogo di sosta, ma una vera e propria risorsa economica. Le laboriose donne di Maratea, note come “libanare”, si sono dedicate per anni alla raccolta di fibre vegetali per creare corde utili per l’ormeggio delle barche. La vitalità economica del Porto si riflette nella presenza di ristoranti, pizzerie, bar, gelaterie e boutique, incentivando il lavoro e il commercio nel territorio circostante.

Le strutture commerciali hanno modificato il volto della contrada, creando posti di lavoro e incentivando ulteriormente l’economia locale. La strada di accesso al Porto si snoda attraverso una “bretella” che collega la strada provinciale Sapri-Maratea, costeggiata da secolari ulivi e querce, arricchendo l’esperienza di chi visita la zona.

Lo spirito comunitario e le tradizioni locali

Nella vita del Porto non si può non notare il senso di comunità che emerge tra gli abitanti e i visitatori. Lungo la bretella che conduce al Porto, è situato l’unico negozio dedicato agli articoli per imbarcazioni, un luogo di incontro per appassionati di mare e amici. Qui i clienti possono non solo acquistare articoli nautici, ma anche fermarsi a chiacchierare, confrontare opinioni e mantenere viva una tradizione di rispetto e convivialità.

Tuttavia, il Porto non è esente da difficoltà. Alcuni storici ristoranti, che da anni affacciavano sul mare, stanno chiudendo a causa del pensionamento dei gestori. Nonostante questo, l’interesse per il Porto rimane vivo, grazie a strutture come il Grand Hotel Santa Venere, che ogni anno accoglie visitatori di ogni tipo, contribuendo a mantenere il tessuto sociale e culturale della zona.

Un patrimonio culturale da valorizzare

Il Porto non è solo un luogo di incontro, ma anche una fonte di cultura e creatività. Artisti e intellettuali hanno scelto Maratea come meta preferita per trascorrere le proprie estati. Personaggi illustri come Giorgio Bassani e Bruno Innocenti hanno legato il loro nome al Porto, contribuendo a scrivere la sua storia. Inoltre, la presenza di artisti locali come Dino Vincenzo Patroni e Francesco Sisinni, che creano opere d’arte in ceramica e legno, evidenzia la vitalità culturale di Maratea.

La continua attività di questi artisti e la celebrazione delle tradizioni locali sono un chiaro esempio di come il Porto possa essere considerato non solo un’attrazione turistica, ma un polo di sviluppo culturale e sociale, in grado di offrire un raro esempio di connessione tra mare, comunità e cultura.

Maratea dimostra così di avere tutti i requisiti per aspirare al titolo di “Capitale della Cultura 2026”, un riconoscimento che potrebbe ulteriormente valorizzare una zona già ricca di storia, bellezza e tradizioni.

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