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Il nuovo programma di bilancio del governo: manovre fiscali e gestione della manodopera straniera

Il nuovo programma di bilancio del governo: manovre fiscali e gestione della manodopera straniera - Bagolinoweb.it

Il governo italiano, sotto la guida del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, è pronto a varare un nuovo programma di bilancio a lungo termine, con importanti novità sul fronte delle entrate fiscali e della manodopera. Grazie a una revisione positiva del PIL e all’aumento delle entrate fiscali, si prevede una situazione fiscale in miglioramento rispetto alle precedenti stime. Tuttavia, emergono anche questioni cruciali legate agli extraprofitti e alla gestione dei flussi migratori per scopi lavorativi.

Miglioramento dei conti pubblici e previsione di deficit

Il 2024 si prospetta come un anno favorevole per i conti pubblici italiani, con previsioni di deficit che si attestano intorno al 3,7%, notevolmente inferiori rispetto al 4,3% previsto nel Documento di economia e finanza di aprile. La crescita del PIL, stimata passare dall’1% del 2023 all’1,2% nei prossimi due anni, contribuirà in modo significativo a questo miglioramento. È significativo sottolineare che, sebbene il deficit dovrebbe tornare sotto il 3% del PIL nel 2026, il governo si troverà ad affrontare sfide relative al debito pubblico, che potrebbe aumentare in seguito alla compensazione dei crediti d’imposta legati al bonus 110%.

Un altro aspetto fondamentale è rappresentato dall’andamento del gettito fiscale. Si prevede che l’aumento delle entrate, dal quale il governo ha deciso di non attingere per manovre immediate, risulti in gran parte strutturale. Queste risorse saranno cruciali per garantire la stabilità delle politiche fiscali, compresi il taglio del cuneo fiscale e sgravi Irpef, misure che il governo intende mantenere attive per un minimo di cinque anni. La manovra di bilancio includerà anche incentivi per le assunzioni di nuove forze lavoro e rivalutazioni per le pensioni minime, a sostegno di categorie più vulnerabili.

Sgravi e misure per la sanità pubblica

Il nuovo programma di bilancio prevede un adeguamento per i contratti del settore pubblico, con un aumento previsto del 2% legato al recupero dell’inflazione. Si evidenzia inoltre l’intento del Ministero dell’Economia e delle Finanze di snellire le procedure per i pagamenti del Trattamento di fine servizio, il quale era stato oggetto di contestazioni giudiziarie. Importanti novità coinvolgono anche il settore sanitario, dove si stanno considerando ulteriori finanziamenti per il Fondo sanitario nazionale, con un’iniezione di circa un miliardo di euro da destinare alle spese nel settore, escludendo tuttavia le somme dedicate ai rinnovi contrattuali.

In un contesto di discussione con le Regioni, il governo sta anche valutando politiche per ridurre la responsabilità professionale dei medici. Queste misure mirano a creare un ambiente più sostenibile per i professionisti del settore, cercando di incentivare un servizio sanitario più efficace e accessibile per tutti i cittadini.

Il contributo delle imprese e gestione degli extraprofitti

Un tema scottante che il governo intende affrontare riguarda la richiesta di un contributo da parte delle imprese che hanno realizzato profitti significativi, in particolare nei settori bancario, assicurativo, energetico e farmaceutico. Tuttavia, c’è incertezze riguardo all’effettiva implementazione di questa misura e alle modalità attraverso le quali il contributo sarà definito. Sebbene le istituzioni bancarie si dimostrino pronte ad anticipare liquidità per far fronte a questa richiesta, le altre categorie professionali necessitano di strategie più delineate e concrete.

Il Consiglio dei ministri si appresta a ratificare anche una riforma del cosiddetto decreto flussi, con l’obiettivo di regolamentare le assunzioni di manodopera straniera. Sono previsti più click day annuali per facilitare l’ingresso di lavoratori stranieri in vari settori. Le imprese dovranno attenersi a limiti rigorosi riguardo il numero di domande di assunzione, e si procederà all’esclusione di richieste considerate incongruenti. Nel 2023, su 74 mila accessi richiesti, sono stati soltanto 17 mila i contratti che si sono effettivamente concretizzati, evidenziando la necessità di misure più efficaci per gestire il mercato del lavoro.

L’adozione di un programma di bilancio a lungo termine e le nuove politiche fiscali rappresentano un passo importante per il governo italiano, il quale si impegna a garantire una gestione più sostenibile delle risorse pubbliche e a stimolare la crescita economica nel rispetto delle esigenze di tutti i cittadini.

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