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Il calcio come strumento di educazione e prevenzione: l’iniziativa “Un calcio alla droga”

Il calcio come strumento di educazione e prevenzione: l'iniziativa “Un calcio alla droga” - Bagolinoweb.it

Un importante evento si svolgerà il 27 e 28 settembre presso la Comunità Incontro di Amelia: “Un Calcio Alla Droga”. L’iniziativa è parte del progetto “Play – Giovani in Gioco”, sostenuto dal Ministero per lo Sport e per i Giovani e finanziato dal bando “Game” dell’UPI nazionale. Questa manifestazione si colloca all’interno di un ampio impegno sociale volto alla prevenzione della droga fra i giovani attraverso l’utilizzo del calcio come strumento educativo. Il sostegno di media partner come Rai Umbria e TGR Umbria evidenzia l’importanza di questa iniziativa.

Un evento rappresentativo della comunità

L’evento “Un Calcio Alla Droga” è stato presentato dalla presidente della Provincia di Terni in collaborazione con Giampaolo Nicolasi, capostruttura della Comunità Incontro. La manifestazione si allinea con le celebrazioni del 45° anniversario della Comunità Incontro, un ente che ha da sempre lavorato per la prevenzione, il recupero e l’inclusione sociale. Questa continua evoluzione verso la sensibilizzazione dei giovani si riflette nel programma dell’iniziativa, con attività promosse insieme a partner istituzionali come il Coni di Terni, rappresentato da Fabio Moscatelli, e altre organizzazioni che si dedicano a una cultura sportiva e inclusiva.

La presidente della Provincia ha sottolineato come il calcio possa fungere da veicolo per stimolare un dialogo tra i giovani sui temi della salute e delle dipendenze, creando un ambiente dove si promuovono stili di vita sani, lontani dalle sostanze stupefacenti. Questo evento, quindi, non è solo una manifestazione sportiva, ma un’iniziativa pensata per educare, sensibilizzare e rafforzare il senso di comunità tra i partecipanti.

La filosofia dietro l’iniziativa

Il progetto “Play – Giovani in Gioco” rappresenta un approccio innovativo per favorire l’inclusione e la partecipazione sociale dei giovani. In un contesto dove le sfide legate alla droga e all’alienazione giovanile sono sempre più pressanti, il calcio emerge come una piattaforma ideale per promuovere messaggi di prevenzione. La presidente ha ribadito che il luogo migliore per fare tutto ciò non può che essere la Comunità Incontro, evidenziando l’importanza delle strutture che supportano queste iniziative.

La comunità e il suo network di partner hanno sviluppato un programma che non solo si limita a eventi sportivi, ma prevede anche attività educative e di sensibilizzazione. La narrazione di esperienze attraverso il calcio, come sport praticato da una vasta fascia di giovani, offre la possibilità di comunicare valori fondamentali come la solidarietà, la cooperazione e il rispetto. Si punta a creare un ambiente favorevole in cui i partecipanti non si sentano isolati, incoraggiando un dialogo aperto sui rischi delle dipendenze.

Collaborazioni e supporto al progetto

Il supporto di diverse organizzazioni è fondamentale per la riuscita di questa iniziativa. Oltre alla Comunità Incontro e alla Fondazione Cotarella, anche il Comitato Paralimpico, Special Olympics, il Comitato Fair Play e la Rai hanno dimostrato un forte impegno verso la causa. La presidente della Provincia ha espresso gratitudine verso tutti gli enti coinvolti, sottolineando come queste collaborazioni siano essenziali per estendere i messaggi di prevenzione nelle scuole e tra i giovani.

L’attenzione ai corretti stili di vita nei programmi educativi è fondamentale, e l’iniziativa di settembre rappresenta solo un passo di un cammino più lungo volto a costruire una società più consapevole e inclusiva. Nicolasi ha ricordato l’importanza di non far sentire i giovani soli e del ruolo cruciale che il calcio può avere nel creare connessioni e stimolare una corretta educazione sui pericoli delle sostanze stupefacenti. La sinergia tra sport e educazione si rivela, quindi, un elemento chiave per affrontare le sfide contemporanee legate alla salute mentale e al benessere dei giovani.