Un’intensa iniziativa di sensibilizzazione ambientale ha preso piede a Lauria grazie all’impegno di sei giovani volontari del Servizio Civile Universale. Il progetto chiamato “Plastic Tree” si colloca all’interno di un’azione più ampia per affrontare la crisi climatica, cercando di coinvolgere attivamente i cittadini in pratiche di raccolta e riciclo della plastica. L’obiettivo principale è educare e rendere consapevoli le comunità riguardo all’importanza della sostenibilità ambientale.
La sfida del cambiamento climatico
Il cambiamento climatico non conosce limiti geografici e si manifesta in tutto il mondo con effetti devastanti. Fenomeni come la deforestazione e la desertificazione stanno minacciando lo sviluppo sostenibile e interrompendo la vita di milioni di persone, soprattutto quelle che vivono in condizioni di povertà. La crescita della plastica usa e getta è una delle principali cause del deterioramento ambientale che affrontiamo oggi; non solo inquina il suolo e le acque, ma comporta anche un significativo aumento delle emissioni di gas serra.
Pertanto, progetti come “Plastic Tree” sono essenziali, poiché si allineano con i punti chiave dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 13 e 15. Questi obiettivi mirano a promuovere azioni contro il cambiamento climatico e alla salvaguardia degli ecosistemi terrestri, sottolineando l’importanza di realizzare un cambiamento a livello locale per impattare positivamente a livello globale.
L’iniziativa di Lauria è un esempio di come la comunità può unirsi per combattere questo problema globale. I giovani volontari, con una fervente determinazione, si sono messi all’opera per comprendere e risolvere le problematiche legate all’inquinamento da plastica nella loro città.
L’implementazione del progetto “Plastic Tree”
Il progetto ha preso avvio con un’analisi delle abitudini quotidiane degli abitanti di Lauria. I volontari, identificati come Antonella Di Cunto, Davide Carlomagno, Loris Egidio Papaleo, Happy Ehichoya, Barbara Carlomagno e Antonio Cozzi, hanno segnalato la prevalente presenza di plastica monouso, un’abitudine pericolosamente diffusa. Per affrontare questa consuetudine, è stata creata una postazione nel Palazzo municipale in cui sono stati messi a disposizione degli scatoloni per la raccolta delle bottiglie di plastica, incoraggiando tutti a partecipare attivamente alla lotta contro l’inquinamento.
La fase di raccolta è iniziata nel dicembre 2023 e si è conclusa a giugno 2024, con un bilancio positivo: più di 2000 bottiglie sono state raccolte e successivamente smaltite nel “mangiaplastica”, un apposito dispositivo che trasforma i rifiuti plastici in un valore riutilizzabile. Per ogni bottiglia smaltita, il sistema emette scontrini promozionali, incentivando così ulteriormente la partecipazione della comunità.
Questo processo di raccolta è stato solo l’inizio del viaggio verso un ambiente più pulito e sostenibile, avviando un dialogo importante sulla responsabilità collettiva nella gestione dei rifiuti e contribuendo alla consapevolezza del problema della plastica.
Le fasi di attuazione e impatto sociale
Dopo il successo della raccolta, il passo successivo ha coinvolto un’idea innovativa: gli scontrini ottenuti attraverso lo smaltimento delle bottiglie sono stati distribuiti ai dipendenti comunali sotto forma di biglietti a offerta libera. Questa iniziativa ha visto una risposta entusiasta da parte della comunità, portando alla distribuzione di oltre 100 biglietti. Per promuovere ulteriormente il coinvolgimento, è stato organizzato un sorteggio, documentato attraverso una diretta sui social del Servizio Civile di Lauria.
Cinque fortunati vincitori hanno ricevuto scontrini del “mangiaplastica”, rappresentando non solo un modo per premiare il coinvolgimento, ma anche un gesto di riconoscimento del valore delle azioni intraprese. Questo meccanismo ha avuto un impatto positivo nel creare un legame più forte tra i cittadini e il progetto, stimolando la partecipazione attiva e l’interesse riguardo il tema della sostenibilità.
La terza fase del progetto ha raggiunto una dimensione ancora più significativa attraverso “l’adozione” di due alberi in Africa, finanziata grazie ai proventi ricavati dall’offerta dei biglietti. Questa iniziativa non solo ha contribuito a sostenere iniziative di riforestazione, ma ha anche ampliato il messaggio di responsabilità ambientale su scala globale.
Treedom: un ponte tra Lauria e la sostenibilità globale
Treedom è un’innovativa piattaforma di e-commerce che consente di piantare alberi a distanza e seguire il loro sviluppo nel tempo. Attraverso la scelta di adottare un banano in Kenya e una cassia in Ghana, i volontari di Lauria hanno non solo reso reale il concetto di sostenibilità ambientale, ma hanno anche partecipato attivamente alla creazione di ecosistemi più resilienti.
Il banano è un albero dai frutti versatili, che fornirà cibo sia immediatamente consumabile che lavorato, offrendo fondamentali risorse alimentari e opportunità di reddito. La cassia, invece, gioca un ruolo significativo nei sistemi agroforestali, migliorando l’interazione tra le diverse specie vegetali e compensando le emissioni di CO₂ nel suo ciclo vitale.
Questa attività di riforestazione non solo contrasta l’impatto dei cambiamenti climatici, ma raccoglie anche un forte sostegno sociale, attribuendo un valore comune all’impegno individuale per un mondo più sostenibile. Il progetto di Lauria emerge quindi come un modello replicabile, unendo azione locale e impatto globale, e sottolineando l’importanza di approcci integrati nella lotta contro l’inquinamento e per la salvaguardia del pianeta.