in

Grande attesa per la nuova stagione teatrale 2024/2025 al Teatro San Leonardo di Viterbo

Grande attesa per la nuova stagione teatrale 2024/2025 al Teatro San Leonardo di Viterbo - Bagolinoweb.it

Il Teatro San Leonardo di Viterbo ha svelato il suo calendario per la stagione teatrale 2024/2025, ponendo un forte accento sul Teatro come strumento di empatia e come antidoto contro l’indifferenza sociale. In un’epoca in cui le emozioni e la connessione umana sono sempre più messe alla prova, il direttore artistico Simone Precoma sottolinea l’importanza di affrontare i temi più profondi della vita attraverso la narrazione scenica. Con un cartellone che comprende nove spettacoli, fra classici reinterpretati e nuove produzioni, il teatro si prepara a regalare al pubblico momenti di riflessione e introspezione.

Un inizio emozionante: Sakuntala – La passione di Camille Claudel

La stagione avrà inizio il 12 ottobre con “Sakuntala – La Passione“, un’opera che invita gli spettatori a immergersi nella vita e nelle lotte di Camille Claudel, la scultrice francese nota per la sua complessa relazione con il maestro Auguste Rodin. Diretto da Demian Aprea e Ilaria Sartini, questo spettacolo promette di esplorare la passione, il conflitto e il genio dell’artista in un modo che trascende le semplici biografie, per diventare un viaggio emozionale. La figura di Claudel viene presentata in tutta la sua fragilità e forza, mostrando come il suo lavoro sia stato influenzato dalle tensioni personali e dalle aspettative sociali.

Un viaggio tra potere e follia con Della fisica e dei delitti

Il 26 ottobre, il palcoscenico ospiterà “Della fisica e dei delitti“, un radiodramma ispirato all’opera di Friedrich Dürrenmatt. Questo spettacolo metterà in luce le dinamiche di potere e follia, proponendo riflessioni su temi di attualità che sforano nel contemporaneo. Con un approccio innovativo e un’atmosfera tesa, gli spettatori verranno coinvolti in una narrazione che sfida le convenzioni e invita alla riflessione critica su questioni complesse. La messa in scena si profilerà come un’ode alla capacità del teatro di affrontare argomenti tabù, riuscendo a stimolare un discorso profondo tra il pubblico.

Riscoperta degli antichi miti: Itaca per sempre

Il 9 novembre sarà il turno di “Itaca per sempre“, uno spettacolo che reinterpreta il ritorno di Ulisse in un contesto moderno. Con un cast d’eccezione formato da Enrico Lo Verso e Paola Quattrini, la rappresentazione si preannuncia ricca di emozione e tensione. Questo adattamento del mito classico non solo rende omaggio alla tradizione, ma offre anche una prospettiva diversa sulle relazioni e i conflitti umani, mettendo in evidenza il tema del viaggio interiore e delle difficoltà che si affrontano nel ritorno a casa.

Un classico rivisitato: Il Mirandolina di Goldoni

Il 23 novembre, il teatro presenterà “Il Mirandolina, il cavaliere, il marchese e il conte“, un’interpretazione contemporanea del celebre lavoro di Carlo Goldoni. Questa pièce teatrale, che si snoda tra inganni, amori e astuzie femminili, promette di intrattenere il pubblico con battute argute e una regia incisiva. La versione aggiornata si propone di esplorare le dinamiche di potere tra i generi, mantenendo l’umorismo e il ritmo frizzante che caratterizzano l’opera originaria.

La magia di Shakespeare: Sogno di una notte di mezza estate

Il 19 gennaio, il pubblico avrà la possibilità di assistere a una nuova messa in scena di “Sogno di una notte di mezza estate“, uno dei capolavori indiscussi di William Shakespeare, sotto la direzione di Valentina Cognatti. Con il suo intreccio di amore, magia e confusione, lo spettacolo promette di portare gli spettatori in un mondo incantato, esplorando come le emozioni possano sovvertire l’ordine e trasformare la realtà. Questo classico intramontabile si rivela un’opportunità imperdibile per riflettere sull’amore e sull’illusione.

Produzioni innovative e temi attuali

Oltre a questi titoli di richiamo, la stagione prevede altre produzioni innovative. “Il Principe dei sogni belli” affronterà il delicato tema della sessualità tra le persone con disabilità, offrendo uno spazio a narrazioni spesso trascurate. Inoltre, “Vecchi Tempi“, in scena il 15 febbraio, promette di indagare le amicizie e i segreti del passato, rivelando il peso delle esperienze vissute. Infine, la stagione si concluderà il 17 maggio con “4,5,6 Morte alla Famiglia!“, una commedia grottesca che mette in discussione la disgregazione della famiglia moderna, utilizzando l’umorismo per affrontare una realtà complessa.

I biglietti per gli spettacoli sono già disponibili sia presso la biglietteria del teatro che online sul sito di ArcheoAres, offrendo a tutti la possibilità di vivere questa intensa stagione teatrale piena di emozioni e riflessioni. Con un programma tanto variegato quanto stimolante, il Teatro San Leonardo di Viterbo si conferma come punto di riferimento culturale nella promozione di un teatro di qualità e significato.