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Fratelli d’Italia in prima linea per il futuro dell’ospedale di Sulmona: incontro con Asl in arrivo

Fratelli d’Italia in prima linea per il futuro dell’ospedale di Sulmona: incontro con Asl in arrivo - Bagolinoweb.it

Un’importante questione riguardante la sanità si fa strada a Sulmona. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Massimo Verrecchia, ha convocato un incontro con la direzione strategica della Asl provinciale dell’Aquila per discutere della possibile riduzione del servizio di guardiania presso l’ospedale locale. Questa mossa arriva a seguito dell’audizione svoltasi martedì scorso, durante la quale le sigle sindacali hanno sollevato preoccupazioni per il futuro occupazionale dei lavoratori coinvolti.

Un incontro cruciale con la direzione Asl

L’incontro è previsto per le 12.30 di domani, all’interno del Consiglio regionale, e sarà preceduto da una seduta mattutina alle 10.30, in cui i quattro direttori generali delle ASL saranno chiamati a illustrare piani di rientro volti a ridurre il deficit della sanità regionale. Massimo Verrecchia, insieme alle colleghe Marianna Scoccia e Maria Assunta Rossi, e al Sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, desiderano trovare soluzioni praticabili per evitare il ridimensionamento del servizio di guardiania, un aspetto cruciale per la sicurezza e il supporto ai pazienti.

Verrecchia ha sottolineato l’importanza di questo incontro, evidenziando la disponibilità positiva del direttore generale della Asl dell’Aquila, Ferdinando Romano. La presenza di rappresentanti istituzionali e politici dimostra un impegno condiviso nel cercare di salvaguardare non solo posti di lavoro, ma anche un servizio fondamentale per la comunità.

Rischi occupazionali e riduzioni salariali

Nel corso dell’audizione, la Cgil ha manifestato preoccupazioni significative riguardo al piano di rientro redatto dalla Asl, che prevede un drammatico taglio salariale del 50% per ben ventidue lavoratori impiegati nel servizio di guardiania e portierato dell’ospedale di Sulmona. Questi lavoratori, già colpiti dalla precarietà dell’occupazione, si troverebbero a dover affrontare una situazione insostenibile, con ripercussioni non solo sulle loro finanze personali, ma anche sulla qualità del servizio offerto nell’ospedale.

Queste misure di austerità, secondo la Cgil, non solo compromettono il benessere economico dei lavoratori, ma hanno anche effetti diretti sull’utenza del nosocomio, creando un clima di incertezza e disagio tra i pazienti e le loro famiglie. La riduzione dei costi, attuata a scapito delle figure professionali più vulnerabili, rischia di minare la fiducia della cittadinanza nei servizi sanitari locali.

Stato di agitazione e mobilitazione sindacale

In risposta alle misure di riduzione contemplate dal piano di rientro, la Cgil ha già proclamato uno stato di agitazione ed è determinata a mobilitare i lavoratori e la cittadinanza. Martedì, durante la presenza in Consiglio regionale, la sigla sindacale ha annunciato che, se le soluzioni non arriveranno in tempi brevi, si svolgerà un’assemblea pubblica per sensibilizzare su queste problematiche. L’assemblea si terrà lunedì 30 settembre a partire dalle ore 10.00, di fronte all’ospedale dell’Annunziata di Sulmona, aperta a tutti i rappresentanti istituzionali, politici e alla popolazione.

Il sindacato intende avviare un confronto diretto con la cittadinanza per spiegare le difficoltà che potrebbero sorgere a seguito della riduzione dei servizi e per costruire una rete di solidarietà tra i lavoratori e i pazienti. La mobilitazione rappresenta un chiaro segnale di resistenza e di determinazione nel rivendicare diritti fondamentali e salvaguardare il servizio sanitario nella comunità di Sulmona.

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