Il Festival dell’Architettura arriva nella provincia di Chieti con la sua terza edizione, intitolata “La Città Democratica“. Questo evento si propone come piattaforma di discussione e confronto sui temi chiave dell’architettura e dello sviluppo urbano. Con l’obiettivo di promuovere un’architettura sostenibile e inclusiva, il Festival si svolgerà nei fine settimana del 4-5, 11-12 e 18-19 ottobre, coinvolgendo professionisti e cittadini in una serie di attività articolate.
Dettagli della manifestazione: Un programma ricco di attività
La manifestazione si articola in sei giornate di eventi che includeranno 14 seminari, quattro laboratori, due mostre e due escursioni, per un totale di 65 ore di attività. Gli eventi si svolgeranno in dieci diverse location nella provincia, garantendo una vasta partecipazione e copertura del territorio. Grazie alla presenza di 40 relatori, i partecipanti avranno l’opportunità di interagire e approfondire le tematiche legate all’architettura contemporanea.
Ogni fine settimana sarà strutturato in modo da offrire spazi di formazione e confronto, mirati a costruire una sinergia tra architetti, istituzioni e cittadini. Le diverse tipologie di eventi sono pensate per stimolare l’interesse e favorire il dibattito su come le architetture e le città possono evolvere per rispondere alle sfide attuali e future.
Le dichiarazioni dei partecipanti: L’importanza del dialogo
Durante la presentazione, Daniele Schiazza, presidente dell’Ordine degli Architetti di Chieti, ha enfatizzato il ruolo cruciale del Festival come strumento di riflessione per la comunità: “Questo evento rappresenta un’opportunità unica per riflettere sul futuro delle nostre città, immaginando soluzioni che rispondano ai bisogni delle comunità“. La capacità di affrontare temi quali la sostenibilità e l’inclusività risuona fortemente nelle affermazioni del presidente, indicando un chiaro intento verso una progettazione che tenga conto delle esigenze collettive.
Luca Mancini, direttore del Festival, ha ulteriormente ampliato questa visione, sostenendo l’importanza di un dialogo aperto tra professionisti e cittadini: “Vogliamo creare un dialogo aperto per costruire un nuovo equilibrio sociale, economico e ambientale“. La partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti è considerata essenziale per il raggiungimento di un obiettivo comune: quello di rendere le città più democratiche e partecipative.
Il ruolo di Chieti: Un palcoscenico per la cultura e l’architettura
Il sindaco di Chieti, Pietro Diego Ferrara, ha espresso il proprio orgoglio per l’ospitare un festival di tale importanza, sottolineando il valore che l’iniziativa avrà per il confronto su temi vitali per il futuro dell’urbanistica: “Il Festival FA2024 è un momento cruciale per la nostra città“. Le parole del sindaco pongono l’accento sull’importanza della collaborazione tra cittadini e professionisti, per costruire una Chieti che rappresenti le aspirazioni della sua comunità.
Anche Paolo De Cesare, vicesindaco e assessore alla Cultura, ha ribadito il sostegno dell’amministrazione comunale, affermando che “l’architettura e la cultura sono al centro dello sviluppo urbano di Chieti“. Il sostegno istituzionale risulta fondamentale non solo per il successo del Festival, ma anche per garantire che l’architettura continui a svolgere un ruolo centrale nel percorso di crescita e sviluppo della città.
Questo Festival si presenta dunque come un’importante opportunità per Chieti, dove architettura e comunità possono incontrarsi e dialogare, promuovendo una visione più inclusiva e consapevole del futuro urbano. La partecipazione della cittadinanza sarà determinante per il successo delle iniziative proposte, invitando ognuno a essere parte attiva in questo fondamentale processo di trasformazione.