in

Famiglia Cecchettin chiede due milioni di euro di danni al presunto assassino di Giulia

Famiglia Cecchettin chiede due milioni di euro di danni al presunto assassino di Giulia - Bagolinoweb.it

L’udienza preliminare per l’omicidio di Giulia Cecchettin, un caso che ha colpito profondamente l’opinione pubblica, ha portato alla luce un dramma personale straziante. La richiesta di risarcimento danni avanzata dalla famiglia della giovane vittima, assassinata a soli 22 anni, è stata calcolata in oltre due milioni di euro. Questo conteggio tiene conto non solo delle sofferenze patite, ma anche dell’intensità dei legami familiari, ponendo in evidenza l’impatto emotivo e psicologico di un omicidio che ha spezzato vite e relazioni.

Dettagli della richiesta di risarcimento

Nel corso dell’udienza, i vari membri della famiglia hanno presentato una richiesta che, sebbene basata su calcoli monetari, riflette un dolore incommensurabile. Gli avvocati della parte civile, tra cui Stefano Tigani, Nicodemo Gentile, Piero Coluccio e Antonio Cozza, hanno spiegato che la richiesta di oltre due milioni di euro è un tentativo di tradurre in cifre un danno che, in realtà, è “incalcolabile”. Gino Cecchettin, il padre, ha chiesto più di un milione di euro come rimborso per la perdita. La base per questa cifra è stata costruita tramite calcoli dettagliati, utilizzando tabelle di Milano e Roma come riferimento, che mettono in relazione l’intensità del rapporto tra padre e figlia.

Il legale ha fatto riferimento a specifici parametri, come la giovane età della vittima e la straordinaria relazione che intercorreva tra lei e il padre. Dall’analisi emerge un punteggio di 42, al quale si aggiungono ulteriori punti per la convivenza e la composizione del nucleo familiare. In particolare, un punteggio significativo è attribuito alla “qualità/intensità della relazione”, che ha contribuito ad elevare l’importo complessivo.

Il raddoppio della cifra per le circostanze del delitto

Oltre ai calcoli iniziali, l’avvocato Tigani ha sottolineato che l’importo richiesto deve essere raddoppiato a causa delle circostanze strazianti legate al delitto. Il legale ha evidenziato l’angoscia vissuta dal padre durante la settimana di ricerche della figlia, iniziata l’11 novembre e culminata nel ritrovamento del corpo il 18 novembre. Questo periodo di attesa e speranza segnata da un profondo sconforto ha aggiunto un peso inestimabile al danno subito.

Ogni giorno di attesa ha rappresentato per Gino Cecchettin un tormento che culmina nel momento in cui è stata confermata la morte della figlia. La descrizione di questi eventi da parte dell’avvocato è stata toccatante e ha mirato a chiarire come ogni aspetto di questa tragedia, dall’ultimo incontro alla notizia dell’arresto del presunto assassino, abbia influito sull’intera famiglia.

Il riconoscimento dei danni per Giulia

La richiesta di risarcimento non si limita al dolore dei familiari, ma include anche un riconoscimento dei danni inflitti a Giulia stessa. L’avvocato ha avanzato la tesi che, in virtù della sofferenza provata dalla giovane, sia giusto che gli eredi vengano risarciti. Sono state sottolineate diverse forme di danno, tra cui stalking e sequestro di persona, per le quali sono state richieste somme specifiche.

Giulia Cecchettin ha subito violenze emotive e fisiche da parte del suo ex fidanzato, Filippo Turetta, e ha vissuto momenti di terrore durante gli eventi tragici che hanno portato alla sua morte. Un risarcimento di 50 mila euro è stato chiesto per le sofferenze legate allo stalking, e un ulteriore importo di 25 mila euro per il sequestro di persona. Infine, è stata fornita una valutazione della consapevolezza di Giulia mentre subiva l’aggressione, con una somma stimata di 250 mila euro per il dolore e la sofferenza in quel momento tragico.

Questo processo dinanzi alla legge, intriso di emozioni e dolore, rappresenta non solo una battaglia per il risarcimento, ma anche una ricerca di giustizia per una vita spezzata e per un amore paterno interrotto in modo straziante.