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Falso allarme gastroenterite a Bari: smentite le accuse di contaminazione dell’acqua

Falso allarme gastroenterite a Bari: smentite le accuse di contaminazione dell'acqua - Bagolinoweb.it

La recente segnalazione riguardante un presunto focolaio di gastroenterite al quartiere San Paolo di Bari ha generato un’ondata di preoccupazione tra i residenti. Tuttavia, dopo attente verifiche da parte delle autorità sanitarie locali e dell’Acquedotto Pugliese, è emerso che le notizie di contaminazione dell’acqua erano infondate. Questo episodio solleva interrogativi sulla diffusione di informazioni non verificate e sulle conseguenze che possono derivare da comunicazioni inaffidabili.

La diffusione della notizia e l’allerta nel quartiere

La psicosi nel quartiere San Paolo è iniziata dopo una nota audio del consigliere municipale di Fratelli d’Italia, Francesco Vitti, nel quale si riferiva di un’epidemia di gastroenterite. Nella registrazione, Vitti affermava che i segnali di malessere sarebbero arrivati direttamente dall’ospedale San Paolo e suggeriva che l’acqua potabile fosse contaminata a causa di infiltrazioni fognarie legate a lavori in corso. Le sue dichiarazioni hanno rapidamente fatto il giro del quartiere, generando un clima di paura e confusione tra i residenti.

Vitti ha anche dissuaso i cittadini dall’utilizzare l’acqua del rubinetto per le attività quotidiane, come cucinare o lavarsi, avvertendo sui presunti rischi per la salute. Tuttavia, è importante notare che queste affermazioni si basavano su ipotesi non confermate e infondate. La situazione si è rivelata particolarmente delicata, soprattutto considerando che il quartiere ospita una comunità numerosa, dove la preoccupazione per la salute pubblica è sempre alta.

La posizione delle autorità sanitarie

Dopo l’emergere di questi timori, l’ospedale San Paolo ha dichiarato di non aver registrato alcun caso di malessere associato al consumo di acqua potabile. La ASL di Bari ha riscontrato che i sintomi manifestati da alcune persone nel quartiere non erano riconducibili alla contaminazione dell’acqua, ma piuttosto a una forma virale di gastroenterite che si stava diffondendo tra la popolazione in generale, senza collegamenti con la rete idrica.

Le autorità locali, tra cui la presidente del III municipio, Luisa Verdoscia, hanno confermato che la situazione era sotto controllo, specificando che l’Acquedotto Pugliese aveva eseguito controlli approfonditi e verifiche della rete. La presidente ha comunicato che gli impianti idrici erano stati sottoposti a lavaggi e che i test batteriologici avevano dato esito positivo, assicurando quindi la salubrità dell’acqua.

Reazioni politiche e inviti alla cautela

La situazione ha suscitato reazioni politiche, in particolare da parte del consigliere del Partito Democratico, Andrea Caradonna, che ha confermato l’infondatezza delle notizie circolate. Caradonna ha invitato i cittadini a prestare attenzione a informazioni verificate, evitando di lasciarsi influenzare da notizie diffuse via social media o canali non ufficiali.

La Presidente del municipio ha inoltre espresso la necessità di restare vigili e di diffondere notizie che possano aiutare a chiarire la situazione. Ricordando l’importanza di fare riferimento a canali ufficiali per l’informazione sanitaria, ha sollecitato la cittadinanza a mantenere un atteggiamento critico nei confronti delle notizie che circolano.

La posizione dell’Acquedotto Pugliese

In risposta all’allarmismo generato, l’Acquedotto Pugliese ha emesso una nota ufficiale per rassicurare la popolazione. Hanno informato che, oltre ai controlli ordinari, sono stati effettuati campionamenti straordinari, tutti risultati negativi, confermando l’adeguata qualità dell’acqua fornita. L’ente ha chiarito che eventuali fenomeni di torbidità possono verificarsi durante i lavori di manutenzione, ma non compromettono la potabilità dell’acqua.

L’AQP rimane impegnato in un costante e scrupoloso monitoraggio della rete idrica, garantendo la sicurezza e la trasparenza nell’erogazione del servizio. I tecnici hanno sottolineato che, nonostante le segnalazioni di malessere, non c’è alcuna prova che le condizioni di salute dei cittadini possano essere collegate alla qualità dell’acqua potabile. Conclude quindi che la situazione è sotto controllo e invita i cittadini a mantenere la calma e a non farsi prendere dal panico.

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