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Estate positiva per il turismo in montagna, ma le sfide meteo rimangono

Estate positiva per il turismo in montagna, ma le sfide meteo rimangono - Bagolinoweb.it

Il bilancio estivo per il turismo in montagna segna numeri incoraggianti, con risultati brillanti nella maggior parte delle località alpine e appenniniche. Tuttavia, la variabile meteo continua a rappresentare una criticità non sottovalutabile. La presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari , Valeria Ghezzi, ha condiviso un quadro dettagliato dell’andamento dell’attività degli impianti di risalita, evidenziando come le condizioni climatiche abbiano avuto un impatto significativo sulle presenze. Luglio e agosto sono stati mesi che hanno sorpreso in positivo, ma non si può ignorare la flessione registrata in alcuni periodi di giugno e settembre, attribuibile alle intemperie.

Una stagione estiva da ricordare

Secondo i dati comunicati da Ghezzi, luglio e agosto hanno visto un incremento di visitatori mai visto prima, con una crescita stimata del 3,5% rispetto agli anni precedenti. Questo risultato non solo rappresenta un successo per gli operatori turistici, ma sottolinea anche l’importanza crescente della montagna come meta estiva. A sorpresa, si stima che il 16% di chi ha scelto di viaggiare nel mese di agosto abbia optato per le Alpi o gli Appennini, rivelando una preferenza che va oltre le tradizionali destinazioni marittime.

Il lavoro degli imprenditori di montagna è stato cruciale nel mantenere vivo il tessuto socio-economico delle “terre alte”. Ghezzi ha sottolineato come il settore funiviario non si limiti a offrire un servizio, ma si impegni attivamente a migliorare l’esperienza del visitatore, puntando sulla qualità e sulla diversificazione dell’offerta. Tali sforzi sono fondamentali per garantire che, nonostante le sfide, il turismo in montagna riesca a prosperare anche nei mesi estivi.

Destagionalizzazione: una sfida da affrontare

Uno dei punti cardine del discorso di Ghezzi riguarda la cruciale questione della destagionalizzazione. Gli operatori della montagna si trovano a fronteggiare la sfida di attrarre visitatori non solo nei mesi estivi, ma anche nella stagione autunnale e invernale. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale cambiare il paradigma di come viene percepita la montagna. Ghezzi ha evidenziato le grandi opportunità offerte dai periodi di bassa stagione, dove le bellezze naturalistiche e le attività all’aperto possono essere godute senza le folle estiv.

L’impegno manifestato dalle struttture e dagli impiantisti nel mantenere aperti gli impianti e le attività anche a settembre e ottobre dimostra la volontà di prolungare la stagione turistica e di diversificare l’offerta. La presidente di ANEF ha ribadito quanto sia fondamentale un approccio culturale che valorizzi la montagna come meta tutto l’anno, non solo come sosta estiva. Costruire un’immagine della montagna come luogo di svago e relax, anche nei mesi meno affollati, sarà determinante per il futuro del settore.

Un futuro promettente per il turismo montano

Nella sua analisi, Ghezzi ha concluso affermando che il settore è pronto a mettersi in gioco e a sfruttare tutte le potenzialità della montagna, affinché questa possa diventare una scelta sempre più comune anche al di fuori della stagione estiva. Le prospettive sono quindi incoraggianti, a patto che ci sia un consenso collettivo nel voler investire nella promozione della montagna come destinazione ideale durante tutto l’anno. La strada è impervia, ma la volontà di cambiare e migliorare è forte. In un contesto in cui il turismo rappresenta una risorsa fondamentale, il settore funiviario si propone come uno degli attori cruciali per la valorizzazione e il rilancio delle aree montane, mantenendo alta l’attenzione su un futuro sostenibile e ricco di opportunità.