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Emergenza nella sorveglianza idraulica: richiesta di sospensione convocazione da parte di Snalv Confsal

Emergenza nella sorveglianza idraulica: richiesta di sospensione convocazione da parte di Snalv Confsal - Bagolinoweb.it

Il dibattito intorno alla regolamentazione dei contratti per i dipendenti della sorveglianza idraulica in Calabria sta vivacemente animando le discussioni istituzionali. In particolare, il Coordinatore Nazionale del comparto Enti Locali del sindacato autonomo Snalv Confsal, Avv. Massimo Arena, ha lanciato un appello urgente, sostenuto dal Responsabile Sindacale Provinciale di Cosenza, Pietro Epifanio. La loro richiesta si rivolge al direttore generale di Calabria Verde, Giuseppe Oliva, al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e all’Assessorato Regionale all’Agricoltura, per sollecitare la sospensione della convocazione dedicata alla sottoscrizione del contratto di lavoro nel comparto Funzioni Locali, in ottemperanza alla legge regionale n. 27 del 08/07/2024.

Le criticità della legge 27/2024

La controversa legge regionale, oggetto di recente impugnativa da parte del Ministro per gli Affari Regionali, ha destato preoccupazione tra i sindacati, in particolare quello di Snalv Confsal. Questa normativa, secondo le lamentele sollevate in varie sedi, consente l’applicazione simultanea di due contratti di lavoro, uno pubblico e uno privato, ai dipendenti addetti alla sorveglianza idraulica, creando incertezze e problematiche normative. La critica più forte riguarda la potenziale inosservanza del contratto collettivo nazionale del lavoro Funzioni Locali, che deve obbligatoriamente applicarsi ai dipendenti di Calabria Verde, definito un ente strumentale e non economico della Regione.

Nel contesto di un’audizione svoltasi lo scorso aprile presso la I Commissione Affari Istituzionali, Snalv Confsal si è fatta promotrice dell’attenzione sulle problematiche legate a questa legge, segnalando che un’eventuale modifica legislativa senza una chiara domanda da parte dei lavoratori potrebbe generare ulteriori complicazioni legali. È stato infatti sottolineato il principio che ormai si considera consolidato dalla giurisprudenza, secondo cui la contrattazione collettiva deve rimanere l’unico strumento di regolazione dei rapporti di lavoro tra i dipendenti pubblici.

Impugnativa e riscontro del Governo

In risposta all’impugnativa avanzata, il Governo ha rimarcato la necessità di garantire il mantenimento del trattamento economico e accessorio nell’eventuale transizione tra i contratti. È emerso un confronto diretto tra la disposizione contenuta nella legge regionale e l’articolo 40 e seguenti del Decreto Legislativo n. 165 del 2001, che normano la contrattazione collettiva e riservano la disciplina del rapporto di lavoro esclusivamente a questo strumento. Inoltre, la Corte Costituzionale ha più volte evidenziato l’importanza della riserva di contrattazione collettiva, affermando che ogni norma regionale che non la rispetti risulta inammissibile.

L’impugnativa avanzata, quindi, non solo richiede un riesame della L.R. 27/2024, ma evidenzia anche la necessità per i lavoratori di ricevere un inquadramento retributivo equo. La preoccupazione principale verte sul fatto che, negli spostamenti da contratti privati a pubblici, molti dipendenti potrebbero subire ingiuste penalizzazioni economiche.

Le richieste di Snalv Confsal

In seguito all’impugnativa e alle nuove evidenze emerse, Snalv Confsal ha ribadito la propria richiesta di sospensione immediata delle convocazioni destinate ai dipendenti della sorveglianza idraulica. Inoltre, il sindacato chiede un incontro formale con i rappresentanti dell’Azienda Calabria Verde e della Regione Calabria. L’obiettivo è quello di trovare una soluzione che consenta l’applicazione di un inquadramento retributivo giusto e conforme alle normative vigenti, evitando così il rischio di contenziosi legali da parte dei lavoratori.

Snalv Confsal si impegna a tutelare gli interessi dei propri iscritti, auspicando un dialogo costruttivo con le istituzioni per risolvere le problematiche legate alla complessa situazione contrattuale. La mobilitazione e le richieste in atto rappresentano una risposta determinata a una situazione che, se non affrontata tempestivamente, potrebbe dimostrarsi dannosa per i diritti dei lavoratori coinvolti.

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