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Emergenza idrica ad Ortona: cittadini esasperati chiedono intervento immediato degli amministratori

Emergenza idrica ad Ortona: cittadini esasperati chiedono intervento immediato degli amministratori - Bagolinoweb.it

La crisi idrica che affligge dietro le quinte della provincia di Chieti continua a protrarsi, lasciando i cittadini in uno stato di precarietà e disagio fortemente avvertito. A ottobre inoltrato, molte famiglie si trovano ancora a fare i conti con razionamenti quotidiani dell’acqua, trasformando l’ordinario in un’eccezione. La vicepresidente dell’Associazione Acqua Nostra, Vittoria Camboni, esprime l’insoddisfazione generale e l’appello urgente alle autorità locali, affinché si facciano carico della situazione e controllino le sorgenti.

Un’inquietante mancanza d’acqua

Vittoria Camboni non usa giri di parole nel descrivere la grave situazione che gli abitanti di Ortona e della sua provincia stanno affrontando. “Viviamo in condizioni da ‘terzo mondo'”, afferma la vicepresidente dell’Associazione Acqua Nostra, che da mesi monitora la crisi idrica e ha scelto di alzare la voce per chiedere un intervento deciso. Le difficoltà quotidiane legate all’approvvigionamento idrico hanno raggiunto una soglia insostenibile, e ora molti cittadini si rivolgono ai sindaci locali per chiedere risposte concrete e misure tempestive.

In un territorio già provato da una costante emergenza idrica, le lamentele si sono intensificate negli ultimi mesi, soprattutto dopo le restrizioni imposte durante l’estate. I residenti della provincia di Chieti si ritrovano a fronteggiare una realtà paralizzante, dove ogni azione quotidiana viene influenzata dalla scarsità d’acqua. Camboni, in un chiaro appello, richiede ai sindaci di monitorare la situazione delle sorgenti, come quella del Verde, facendo notare che non si registrano alterazioni significative della portata.

Le prove tangibili dei disagi appaiono innegabili: chi vive in queste aree è costretto a riorganizzare la propria vita in base alla disponibilità della risorsa idrica. Sofferenze che diventano insopportabili, spingendo molti a contemplare azioni legali contro le istituzioni che, come afferma Camboni, sembrano farsi sempre più irraggiungibili.

Le perdite idriche: un problema persistente

Un altro aspetto cruciale della crisi idrica è rappresentato dalle ingenti perdite delle reti idriche locali. Si stima che queste reti siano soggette a perdite di acqua fino al 70%, un dato sconvolgente che evidenzia la necessità di interventi urgenti e risolutivi. La Regione ha dichiarato di aver già stanziato 100 milioni di euro per la riparazione delle perdite, ma molte persone rimangono scettiche circa l’efficacia di tali investimenti.

Il vicepresidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente, ha illustrato le aspettative del governo locale, che prevede una riduzione del 50% della dispersione idrica entro la fine del 2025. Tuttavia, i cittadini non sembrano convinti che le promesse di intervento si traducano in azioni concrete. Camboni mette in evidenza come la società di gestione Sasi non dia risposte adeguate ai numerosi cittadini che cercano chiarimenti sulla situazione attuale e sugli interventi programmati.

L’assenza di comunicazioni chiare da parte della Sasi ha alimentato la frustrazione dei cittadini, che si sentono trascurati dalle autorità competenti. Senza una strategia di intervento chiara e attuata con urgenza, la crisi si aggrava ulteriormente, lasciando gli abitanti alla mercé delle proprie necessità quotidiane.

Azioni legali e attese per un intervento istituzionale

La condizione insostenibile ha portato l’Associazione Acqua Nostra a studiare le vie legali per difendere i diritti dei cittadini. Vittoria Camboni ha confermato che l’associazione sta raccogliendo informazioni e valutando le possibili strade da percorrere per tutelare coloro che sono stati privati di un elemento essenziale come l’acqua. La situazione attuale è vista da Camboni come una violazione dei diritti dei cittadini, che meritano di ricevere risposte rassicuranti e concrete dai propri rappresentanti eletti.

In un clima di crescente esasperazione tra la popolazione, l’impatto dell’emergenza idrica sulla vita quotidiana diventa sempre più evidente. Con il rischio che la magistratura debba intervenire, i cittadini hanno inviato ripetuti solleciti ai sindaci affinché prendano in carico la situazione, pressando per una verifica della portata dell’acqua disponibile. Camboni insiste sul fatto che i dati ufficiali siano inesistenti o poco trasparenti e auspica che i sindaci possano effettuare controlli diretti sulle sorgenti.

La crisi idrica ad Ortona non è un problema temporaneo ma una questione strutturale che necessita di un intervento radicale e urgente. Con i cittadini sempre più pronti a farsi sentire, si attende una risposta pronta e risolutiva da parte delle autorità competenti, affinché la situazione non degeneri ulteriormente.