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Elezioni ordine dei medici all’aquila: la candidatura di Giacomo Pio e le sue proposte per i giovani professionisti

Elezioni ordine dei medici all'aquila: la candidatura di Giacomo Pio e le sue proposte per i giovani professionisti - Bagolinoweb.it

Nell’ambito delle prossime elezioni per il rinnovo dell’Ordine dei Medici della provincia dell’Aquila, il dottor Giacomo Pio si presenta come candidato, puntando a dare voce alle istanze dei giovani medici. La sua proposta si concentra su temi cruciali, come la sicurezza sul lavoro e il benessere psicologico, in un contesto segnato da sfide significative per il sistema sanitario. La consultazione si svolgerà il 28 e 29 settembre e vede la competizione tra tre liste.

Un candidato giovane e motivato

Giacomo Pio, 33 anni, è il candidato più giovane in lizza per la carica di presidente dell’Ordine dei Medici. Laureato e in formazione come medico di medicina generale, lavora attivamente in contesti sociali difficili, un’esperienza che gli consente di comprendere a fondo le problematiche del settore. In un’intervista rilasciata ad AbruzzoWeb, ha esplicitato la sua motivazione a candidarsi, sottolineando l’importanza di rappresentare i giovani colleghi e le loro esigenze. “Ho accolto un invito che il compianto presidente Maurizio Ortu mi ha fatto,” ha dichiarato Pio, citando i valori di inclusione e partecipazione che caratterizzano il suo approccio alla sanità.

Pio si distingue per il suo attivismo e la sua volontà di contribuire a una trasformazione del sistema sanitario, sottolineando la necessità di un equilibrio tra vita privata e professionale. Il suo impegno si traduce in un progetto volto a migliorare le condizioni lavorative, il sostegno psicologico per i medici e la prevenzione del burnout, che affligge sempre di più i professionisti del settore.

Le sfide della medicina moderna

Uno degli aspetti che Pio ha evidenziato è l’importanza della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , che si concentra sul rinnovamento del sistema sanitario nazionale. Questa missione include il miglioramento delle risorse umane, digitali e tecnologiche, con l’obiettivo di creare un modello sanitario ibrido che integri ospedale e territorio. “Credo che questo sia un passaggio cruciale per la sanità pubblica,” ha affermato Pio, evidenziando i suoi due anni di esperienza sul campo all’Aquila.

In particolare, il dottore ha parlato delle criticità che i medici affrontano quotidianamente a causa delle condizioni lavorative difficili e della medicina difensiva, necessaria in un contesto carente di investimenti e risorse. La sua proposta, da lui definita come una “casa per tutti i medici,” punta a creare un ambiente collaborativo in cui i professionisti possano esprimere le loro problematiche e cercare soluzioni efficaci.

Informazione e formazione come priorità

Giacomo Pio ha chiarito che la sua candidatura non vuole essere alternativa alle altre due liste, “Integrazione, ospedale, territorio” e “Ordine in libertà,” entrambe composte da professionisti di esperienza. Al contrario, il suo obiettivo è quello di rafforzare il territorio e la formazione. Uno dei primi passi che intende proporre è l’investimento nella formazione continua, utilizzando le risorse e le buone pratiche già in atto da parte della Federazione Nazionale, focalizzandosi sulla sicurezza e sull’aggiornamento digitale.

In un panorama sanitario in continua evoluzione, Pio sottolinea l’importanza di adattarsi alle nuove dinamiche lavorative, insistendo sulla necessità di un miglioramento della qualità della vita per i medici. “Oggi, la medicina richiede turni di oltre 12 ore; è fondamentale che ci sia una maggiore attenzione al benessere dei professionisti,” ha affermato.

Infine, il candidato si è rivolto direttamente ai suoi colleghi, chiarendo che, anche se avessero già scelto un candidato tra le altre liste, potrebbero esprimere fino a 15 preferenze, ed invitando chi lo riconosce compatibile con le loro esigenze a prendere in considerazione la sua candidatura. La sua chiamata è per un impegno collettivo e responsabilità condivisa: “Dobbiamo raccogliere insieme la sfida della modernità.”