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Due ventenni arrestati per truffa aggravata ai danni di un’anziana ad Avezzano

Due ventenni arrestati per truffa aggravata ai danni di un'anziana ad Avezzano - Bagolinoweb.it

I fatti avvenuti ad Avezzano hanno messo in luce le ingegnose tecniche di truffa messe in atto da giovani criminali. I due ragazzi, approfittando della vulnerabilità di un’anziana, sono riusciti a portarle via ingenti quantità di preziosi. Grazie ad una tempestiva operazione delle forze dell’ordine, la refurtiva è stata recuperata e i responsabili arrestati, evitando così ulteriori atti delittuosi nella zona marsicana.

La truffa orchestrata dai due giovani

Nella tarda mattinata di ieri, precisamente intorno alle 13, si è verificato un episodio di truffa aggravata nei pressi del casello autostradale dell’A25, ad Avezzano. Due giovani uomini ventenni, identificati dalla Squadra Anticrimine del Commissariato locale, avevano appena messo a segno un ingannamento ai danni di un’anziana residente nella provincia di Ascoli Piceno. I truffatori, utilizzando la manovra del falso incidente stradale, si sono presentati all’anziana come agenti di polizia, sostenendo che i suoi figli erano stati coinvolti in un sinistro.

Questa tattica, purtroppo ben nota ai membri delle forze dell’ordine, ha ingannato la vittima che, spaventata e preoccupata per la sorte dei propri cari, si è lasciata convincere a consegnare gioielli e preziosi all’apparente autorità. I due giovani approfittarono della confusione per entrare nell’appartamento della donna e trafugare una notevole quantità di oro, in particolare anelli, collane e altri monili di valore. La velocità e la freddezza con cui hanno agito hanno reso questa truffa particolarmente vile, puntando proprio su chi, a causa dell’età, è più vulnerabile.

L’indagine e il recupero della refurtiva

Dopo la segnalazione del reato da parte delle autorità marchigiane, la Squadra Anticrimine di Avezzano ha attivato le operazioni di ricerca dei sospetti perpetratori. Ricorrendo alla collaborazione con la polizia della provincia di Ascoli Piceno, sono stati avviati immediatamente dei controlli nella zona. Le indagini hanno portato a localizzare i due giovani poco dopo il colpo, nei pressi del casello autostradale.

Durante una perquisizione mirata, gli agenti hanno scoperto che la refurtiva era stata abilmente nascosta all’interno della carrozzeria del veicolo utilizzato dai truffatori. L’intervento del personale di polizia ha consentito di recuperare l’oro e i preziosi rubati, riportando così un significativo risultato a favore della vittima e della comunità. L’operazione ha dimostrato l’importanza della collaborazione tra i vari corpi di polizia, evidenziando come operazioni comuni possano portare a risultati efficaci nel contrasto alla criminalità.

Conseguenze legali per i responsabili

Dopo il recupero dei beni e l’arresto dei due giovani, le forze dell’ordine hanno avviato le procedure legali necessarie. È emerso che il conducente del veicolo era privo di patente di guida, non essendola mai conseguita. Questa situazione ha ulteriormente aggravato la posizione dei due giovani, già accusati di truffa aggravata. Sono stati messi a disposizione della Procura della Repubblica del Tribunale di Avezzano, che sarà ora chiamata a dirimere la questione legale.

I due giovani rischiano pene severissime, considerata la gravità dei loro atti e il profilo della vittima. Questo caso ha suscitato preoccupazione nell’opinione pubblica per la sicurezza degli anziani, evidenziando la necessità di sensibilizzazione e protezione nei confronti di chi, per motivi anagrafici, potrebbe essere maggiormente esposto a simili raggiri. Le forze dell’ordine hanno ribadito il loro impegno a vigilare e prevenire tali reati, oltre a collaborare con le comunità per informare sulle modalità di difesa contro possibili truffe.

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