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Due giorni di sport e inclusione al San Vito-Marulla di Cosenza: il pugilato contro le discriminazioni

Due giorni di sport e inclusione al San Vito-Marulla di Cosenza: il pugilato contro le discriminazioni - Bagolinoweb.it

Nel cuore dello stadio San Vito-Marulla, si svolgeranno il 4 e 5 ottobre eventi che mettono in luce l’importanza dello sport nella lotta contro le discriminazioni e le devianze giovanili. Le due giornate, intitolate “Non solo pugni”, offriranno un mix di dibattiti, allenamenti e incontri tra atleti, educatori e rappresentanti delle istituzioni, ponendo l’accento sul valore educativo della boxe e il suo potere aggregante.

Il pugilato come strumento di crescita personale

Il pugilato è spesso percepito come uno sport violento, ma questa percezione sta lentamente cambiando, grazie anche a iniziative come quella della Boxe Popolare Cosenza. Francesco Oliva, presidente dell’associazione, sottolinea come il pugilato possa essere molto più di un semplice sport. “Non solo pugni” è un’opportunità di riflessione e dialogo su temi cruciali come l’inclusione sociale e il rispetto tra le persone, ed è proprio in questo contesto che la boxe si trasforma in un’importante palestra di vita.

Maria, giovane atleta di 18 anni, testimonia l’impatto positivo che la boxe ha avuto su di lei, sia dentro che fuori dal ring. “Mi ha insegnato l’autostima e il rispetto per me stessa e per gli altri”, afferma. Questo spirito di rispetto e condivisione è un messaggio chiave che la Boxe Popolare Cosenza cerca di trasmettere, non solo ai propri atleti ma anche alla comunità intera. Il pugilato, dunque, diventa un mezzo per affrontare le difficoltà quotidiane e contribuire a una società più equa.

Sport e lotta contro le devianze giovanili

Gianfranco Tallarico, tecnico e fondatore della Boxe Popolare Cosenza, evidenzia come lo sport possa svolgere un ruolo di fondamentale importanza per i giovani, specialmente in un contesto caratterizzato da problematiche come bullismo e devianze. “Molte famiglie non possono essere sempre presenti nella vita dei ragazzi e questo crea delle vulnerabilità”, spiega Tallarico. Lo sport, in questo senso, si propone di riempire questo vuoto, offrendo un’alternativa alle strade pericolose che alcuni giovani potrebbero intraprendere.

Con eventi come “Non solo pugni”, l’obiettivo è di fare emergere una consapevolezza sociale attorno a temi importanti. Attraverso il pugilato, i giovani possono imparare a incanalare le proprie energie in attività positive, evitando di cadere in comportamenti devianti. È un messaggio di speranza e opportunità, che cerca di motivare i giovani a trovare una strada diversa, allontanandosi da comportamenti negativi e alimentando il rispetto reciproco.

Il programma dell’iniziativa: sport e dibattito

Il programma della manifestazione del 4 e 5 ottobre è ricco e variegato, comprendendo sia momenti di incontro e dibattito che occasioni di pratica sportiva. La prima giornata si svolgerà presso il campus di Rende, con workshop e discussioni sul ruolo del pugilato nell’educazione all’inclusione e al rispetto. Partecipano esperti del settore e rappresentanti di diverse associazioni, a dimostrazione della sinergia che il pugilato riesce a creare tra diverse realtà.

Il secondo giorno si concentrerà su incontri amatoriali e agonistici, con la presenza di atleti locali e interregionali, facendo il punto sull’importanza delle competizioni sportive come opportunità di crescita personale e inclusione. Non mancherà l’aspetto conviviale, con momenti di socializzazione e cibo di strada, coinvolgendo la comunità nel processo di inclusione attraverso attività ludiche e aggreganti.

Con il sostegno dell’Università della Calabria e l’impegno di vari enti locali e associazioni, questo evento rappresenta un passo avanti significativo nel contrastare le discriminazioni attraverso lo sport, rimarcando il legame profondo che unisce la Calabria a comunità più lontane come Milano, attraverso la passione condivisa per la boxe.