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Discorsi di salute e politica: Ancona si mobilita contro il G7 salute

Discorsi di salute e politica: Ancona si mobilita contro il G7 salute - Bagolinoweb.it

Nell’ambito di una crescente preoccupazione per le politiche sanitarie globali, Ancona si prepara a ospitare il G7 Salute dal 9 all’11 ottobre. In risposta a questo evento di rilevanza internazionale, il movimento “Not on my body” ha lanciato una campagna di mobilitazione che unisce vari gruppi e associazioni locali. Con un manifesto provocatorio che recita “Il profitto uccide la salute”, i manifestanti intendono mettere in evidenza le potenziali conseguenze negative delle decisioni che potrebbero essere assunte durante il vertice.

Mobilitazione e iniziative locali

Il movimento “Not on my body” ha organizzato una serie di eventi tra il 28 settembre e il 12 ottobre, per un totale di almeno 11 iniziative che spaziano da presidi a incontri pubblici. Questo programma è concepito per esprimere un feroce dissenso nei confronti di un G7 che, secondo i promotori, non farà altro che perpetuare politiche di sfruttamento e privatizzazione a scapito della salute pubblica. Gli organizzatori sostengono che l’approccio “One Health”, tanto osannato, sia una maschera per nascondere le reali intenzioni del vertice: avallare un modello economico che compromette il benessere collettivo.

La Mole Vanvitelliana, scelta come location simbolica per l’apertura della campagna, sarà il centro di attività critiche e di discussione, formando un contrasto evidente con gli eventi ufficiali del G7. Gli attivisti intendono porre l’accento sulle problematiche collegate alla privatizzazione della sanità, denunciando la trasformazione della salute in un privilegio piuttosto che in un diritto fondamentale.

Grande manifestazione e street parade

Uno degli eventi clou si svolgerà venerdì 11 ottobre, quando i partecipanti si raduneranno in Piazza Cavour, una delle piazze più rappresentative di Ancona. A partire dalle 17, sarà una manifestazione che promette di attirare l’attenzione su questioni vitali quali la sanità pubblica e le politiche ambientali. Questo evento è concepito come un’opportunità per riunire la comunità e per dire “no” a un modello di sviluppo che, sostengono i manifestanti, non tiene conto delle esigenze dei cittadini.

Il giorno successivo, il 12 ottobre, la Rete Azione NoG7 organizzerà una “Street Parade” intitolata “Smash Repression”, un corteo pacifico che vedrà la partecipazione di sette carri e musica. Questo evento sarà una celebrazione della resistenza contro le politiche che, secondo gli attivisti, ledono il diritto alla salute e alla vita dignitosa. La tradizione d’incontro festivo e di protesta insieme potrebbe rivelarsi un potente strumento di sensibilizzazione.

Campeggio e iniziative “NoG7”

Dal 9 al 12 ottobre, la Rete Azione NoG7 gestirà un campeggio “NoG7” in via Cupa, in uno spazio autogestito di Ancona. Questo sarà un punto di riferimento per i manifestanti, che potranno usufruire di posti per tende e camper. Michele Binotti, uno dei portavoce del movimento, ha sottolineato l’importanza di far sentire la voce dei cittadini, sventolando le bandiere di una salute concepita non come un bene commerciale, ma come un diritto inviolabile.

L’iniziativa mira a connettere diverse realtà locali e a creare un clima di solidarietà tra i partecipanti, incentivando discussioni sui temi di salute, ambiente e giustizia sociale. Inoltre, Ancona, durante il periodo compreso tra il 3 e il 13 ottobre – escludendo i giorni di eventi ufficiali del G7 – sarà coinvolta in circa 50 appuntamenti extra G7 Salute, promossi da istituzioni pubbliche e associazioni sanitarie, amplificando ulteriormente il dibattito sullo stato della sanità pubblica nella regione.

Avvertimenti dal territorio

Con la preparazione in atto per il G7 Salute, il movimento “Not on my body” lancia un avvertimento chiaro: la situazione sanitaria nelle Marche è preoccupante. Gli attivisti citano dati che vedono la regione al dodicesimo posto in Italia per quanto riguarda le cure essenziali, evidenziando la necessità di una svolta immediata nel sistema sanitario pubblico. Per i cittadini marchigiani, l’arrivo del G7 rappresenta non solo un’importante interlocuzione internazionale, ma anche un’occasione per richiamare l’attenzione sulla crisi sanitaria locale e sulla necessità di un cambiamento radicale nel modo in cui vengono gestite le politiche sanitarie e ambientali.

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