Il dibattito sulle finanze pubbliche di Pescara si fa sempre più acceso, con il Movimento 5 Stelle che torna a mettere sotto i riflettori la questione del debito accumulato dal Comune nei confronti dell’ACA, la società che gestisce il servizio idrico integrato in 65 comuni abruzzesi. La somma in questione, che ammonta a 1,5 milioni di euro, suddivide sotto i riflettori non solo l’aspetto finanziario, ma anche la gestione e il controllo delle procedure di pagamento da parte dell’ente comunale.
La risposta dell’assessore Seccia e l’interrogazione urgente
Durante l’ultimo Consiglio comunale, i membri del Movimento 5 Stelle, guidati dal capogruppo Paolo Sola, hanno presentato un’interrogazione urgente per chiedere chiarimenti sulla questione del debito. A seguito di questa richiesta, l’assessore al Bilancio, Eugenio Seccia, ha fornito una risposta che ha destato non poche preoccupazioni. Oltre a confermare l’esistenza del debito, per tre anni non saldato, Seccia ha fatto emergere due ulteriori problematiche gravi.
La prima riguarda l’assenza di solleciti di pagamento da parte dell’ACA, che sembrerebbe non aver effettuato né comunicazioni né richieste al Comune per recuperare le somme dovute. La seconda problematica sequenziale si riferisce all’assenza di interessi di mora sul debito, una violazione di legge che, se confermata, porterebbe alla luce un’anomalia inquietante. Paolo Sola ha sottolineato che tale situazione non solo solleva dubbi sulla gestione dell’ACA, ma si traduce anche in responsabilità per il Comune stesso nel non aver contestato adeguatamente tali fatture.
Le implicazioni finanziarie per il Comune di Pescara
L’analisi delle fatture non pagate porta con sé effetti finanziari preoccupanti per il Comune di Pescara, già in predissesto finanziario. Sola ha evidenziato come la prescrizione quinquennale possa essere invocata per le fatture più datate, situazioni che metterebbero in discussione la legittimità dei pagamenti effettuati. La decisione del Comune di procedere al pagamento delle somme accumulate, senza contestare la loro validità, solleva interrogativi sull’efficienza della gestione economica.
In un contesto di crisi finanziaria, dove ogni euro speso deve essere giustificato e gestito con cura, viene naturale chiedersi se la priorità dei pagamenti debba ricadere su fatture che potrebbero non essere più dovute. Sola ha poi messo in evidenza la necessità di trasparenza nella gestione degli interventi finanziari, affinché simili situazioni non possano ripetersi in futuro.
Disparità di trattamento tra pubblico e privato
Un aspetto rilevante emerso dal dibattito è la disparità di trattamento tra le istituzioni pubbliche e i singoli cittadini nei confronti dell’ACA. Paolo Sola ha denunciato come il Comune di Pescara, sebbene si trovi in difficoltà economiche, stia affrontando una situazione inaccettabile, in contrasto con il rigoroso metodo di riscossione applicato dall’ACA nei confronti dei privati cittadini e dei condomini. Anche solo un ritardo nei pagamenti da parte di un cittadino porterebbe a solleciti immediati e potenziali sanzioni, mentre il Comune pare non abbia ricevuto lo stesso trattamento.
Questa differenza di approccio genera preoccupazione circa la governance delle aziende pubbliche e il rispetto delle normative. I cittadini si chiedono come mai un ente, sotto gli occhi di tutti, possa ricevere un trattamento così benevolo, mentre i privati sono soggetti a rigide procedure. Ciò solleva interrogativi sulla correttezza ed equità della gestione finanziaria delle pubbliche amministrazioni.
Richiesta di verifica all’ERSI
Alla luce delle evidenze raccolte, la consigliera regionale M5S, Erika Alessandrini, ha annunciato l’intenzione di comunicare con l’ERSI, l’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato, per richiedere una verifica approfondita anche sugli altri comuni che usufruiscono dei servizi dell’ACA. Questo passo è volto a comprendere l’estensione delle responsabilità e a evitare anomalie che potrebbero ricadere su altre aree del servizio idrico regionale.
Essa ha detto chiaramente che la situazione attuale solleva dubbi non solo riguardo il Comune di Pescara, ma anche su un possibile sistema di gestione poco chiaro lungo l’intero territorio servito da ACA. L’auspicio è quello di avviare un monitoraggio capillare che permetta di individuare e correggere eventuali irregolarità.
Allerta per indagini della Corte dei Conti
Sola e Alessandrini hanno concluso il loro intervento dichiarando che procederanno con un esposto alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza per far luce su questa vicenda. Gli esposti mirano a stabilire se ci siano responsabilità che possano portare a ipotesi di danno erariale, data la gravità delle irregolarità discusse. Una determinazione chiara su questo fronte è assolutamente necessaria, vista la delicatezza della situazione economica e la fiducia dei cittadini envers le istituzioni.
La speranza è che le autorità competenti possano intervenire prontamente per risolvere non solo il problema immediato del debito, ma anche le questioni di fondo che riguardano la governance e la responsabilità nella gestione dei servizi pubblici.