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Cultivare la legalità: un protocollo d’intesa a Palermo per le nuove generazioni

Cultivare la legalità: un protocollo d'intesa a Palermo per le nuove generazioni - Bagolinoweb.it

La Società Editrice Sud, insieme alla Fondazione Bonino Pulejo e all’associazione Biesse, promuove un’importante iniziativa culturale e sociale in Sicilia. Il protocollo d’intesa, firmato durante una manifestazione organizzata a Palermo, mira a garantire la diffusione dei valori di legalità e responsabilità, coinvolgendo le giovani generazioni e le istituzioni locali in un percorso volto a migliorare la società. Questo impegno si inserisce in un più ampio progetto che ha visto già in Calabria un significativo sviluppo, adesso esteso anche sull’isola, contribuendo così a un’azione di segno positivo per il futuro della comunità siciliana.

L’impegno della Società Editrice Sud e della Fondazione Bonino Pulejo

La Società Editrice Sud Gazzetta del Sud ha dimostrato nel corso degli anni una forte dedizione alla responsabilità informativa e alla formazione dei più giovani, in sinergia con la Fondazione Bonino Pulejo. L’iniziativa “Giustizia e Umanità – Liberi di Scegliere” rappresenta un passo significativo verso la creazione di una cultura della legalità e del rispetto dei diritti umani. La fondatrice dell’associazione Biesse, Bruna Siviglia, e il presidente Roberto Di Bella, magistrato conosciuto per il suo impegno civico, incarnano i valori che il progetto si propone di diffondere. La loro visione è quella di lavorare per una società migliore, attraverso politiche educative che contribuiscano a formare cittadini consapevoli e responsabili.

La Società Editrice Sud si è impegnata a non limitarsi a raccontare la realtà, ma a essere parte attiva del cambiamento, utilizzando i propri mezzi di comunicazione per amplificare il messaggio del progetto e sensibilizzare le nuove generazioni. L’importanza di questa iniziativa risiede nel suo impatto sociale: grazie a un’azione congiunta e alla condivisione di valori fondanti come giustizia e umanità, i giovani hanno l’opportunità di apprendere e praticare il rispetto delle regole e della legalità.

Presentazione del protocollo d’intesa a Palermo

La presentazione del protocollo d’intesa ha avuto luogo a Palermo, alla presenza di diverse figure istituzionali e rappresentanti del mondo scolastico siciliano. L’evento ha visto l’intervento del presidente della Ses, Lino Morgante, il quale ha sottolineato l’importanza del progetto per il futuro della Sicilia. La partecipazione di numerose autorità ha testimoniato il supporto della comunità istituzionale per l’iniziativa. Tra i relatori, il generale di brigata Francesco Principe, neo comandante del Comando Militare dell’Esercito in Sicilia, ha evidenziato il ruolo fondamentale della legalità nella costruzione di un ambiente più sicuro per le nuove generazioni.

Anche Rosi Pennino, assessore comunale, ha ripreso i temi centrali del protocollo, parlando dell’importanza di unire le forze per promuovere un messaggio di legalità nel contesto educativo. Inoltre, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Roberto Gueli, e la presidente del Tribunale per i minorenni di Palermo, Flora Randazzo, hanno offerto il loro supporto al progetto, riconoscendo l’importanza della collaborazione tra diverse istituzioni per un obiettivo comune: il bene delle giovani generazioni.

L’importanza del percorso di legalità in Sicilia

Il percorso di legalità scelto a Palermo non si limita ad un semplice protocollo d’intesa, ma rappresenta un vero e proprio impegno collettivo per costruire un futuro migliore per i giovani. Con la partecipazione attiva di figure come Girolamo Turano, assessore regionale all’Istruzione, e Marco Anello, direttore generale vicario dell’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia, il progetto si inserisce in un contesto educativo strategico, in cui la legalità diventa fulcro di un percorso di crescita.

In questo contesto, la presenza della sottosegretaria al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro, riveste un significato particolare, dimostrando l’interesse del governo centrale per le iniziative che si svolgono sul territorio. La manifestazione ha anche visto la partecipazione di figure chiave del sistema giudiziario, come Roberto Di Bella e Teresa Principato, che hanno condiviso la loro esperienza nell’ambito della lotta contro la criminalità e il loro impegno quotidiano a favore della giustizia.

L’aspettativa è che la firma di questo protocollo d’intesa serva da catalizzatore per un movimento più ampio, chiamando a raccolta non solo le istituzioni ma anche i cittadini, affinché si prenda coscienza dell’importanza della legalità come valore imprescindibile per la coesione sociale e per il progresso della comunità.