Crisi nel settore metalmeccanico in Campania: la situazione è drammatica, oltre 10mila lavoratori a rischio
Il settore metalmeccanico in Campania è attualmente in una situazione di crisi profonda, con conseguenze dirette per il coinvolgimento di oltre diecimila lavoratori nella regione. La crisi lavorativa che attanaglia il comparto sta portando a una minaccia concreta di povertà per molte famiglie, in un contesto economico già difficile. Le vertenze aperte da anni riguardano diverse aziende, tra cui nomi noti come Soflab, Jabil, Firema e Whirlpool. La delicata situazione del settore automotive, rappresentata anche da Stellantis, uno dei simboli dell’industria campana, aggrava le difficoltà. Recentemente, è stata approvata una mozione in Consiglio regionale per affrontare questa emergenza.
La crisi del settore metalmeccanico: numeri preoccupanti
La situazione attuale dei lavoratori campani
Negli ultimi anni, il settore metalmeccanico in Campania ha subito un costante deterioramento, con oltre diecimila lavoratori coinvolti in vertenze e crisi aziendali. Le difficoltà di aziende come Jabil, Firema e Whirlpool mostrano l’ampiezza del problema che non riguarda solo singole realtà, ma un intero tessuto economico. Questi lavoratori affrontano una crescente incertezza sul futuro, con molte aziende che stanno considerando la delocalizzazione o hanno già avviato processi di deindustrializzazione. La preoccupazione maggiore riguarda innanzitutto il settore automotive, che da sempre rappresenta una delle voci più forti nell’industria campana.
Le vertenze e le crisi irrisolte
Tra le vertenze da segnalare, spiccano quelle riguardanti PCGA e Snop, aziende che, a causa della crisi, potrebbero ridurre significativamente il personale. La mancanza di risposte concrete da parte delle istituzioni aumenta la frustrazione tra i lavoratori e i sindacati, che sollecitano da tempo un piano di azione incisivo. Le crisi irrisolte non solo rappresentano un problema economico immediato, ma si riflettono anche sull’ambiente sociale, contribuendo a un clima di insicurezza e impoverimento.
L’azione politica e le mozioni approvate
La mozione del Movimento 5 Stelle
In risposta a questa drammatica situazione, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gennaro Saiello, ha presentato una mozione che è stata recentemente approvata in Consiglio regionale. Questa mozione si propone di affrontare la crisi del settore metalmeccanico e di assicurare che le politiche industriali nazionali tengano conto delle specificità e delle necessità della Campania. L’obiettivo è quello di garantire un intervento diretto da parte della giunta regionale nella promozione e nel sostegno delle istanze lavorative.
Le proposte contenute nella mozione
La proposta votata impegna la giunta regionale a collaborare con il Governo nazionale e con i sindacati di categoria per integrare la meccanica campana in un quadro di politiche industriali più ampio. Alcuni degli aspetti chiave della mozione includono l’incremento delle risorse economiche tramite il PNRR e l’industria 5.0. Da questa iniziativa potrebbe scaturire la creazione di un tavolo permanente di confronto con le istituzioni competenti e le organizzazioni sindacali, che si concentrerebbe sulla difesa dei posti di lavoro esistenti e sulla creazione di nuovi progetti industriali.
La necessità di un intervento urgente
L’allerta sul margine operativo lordo delle aziende
Secondo recenti dati, più del 30% delle imprese italiane operano con un margine operativo lordo inferiore al 5%. Questo scenario le pone a rischio di scivolare sotto il livello di sostenibilità economica. È quindi di fondamentale importanza trovare soluzioni efficaci e tempestive per affrontare i numerosi tavoli di crisi aperti, non soltanto a livello ministeriale, ma anche all’interno della regione Campania.
La sfida della ricollocazione dei lavoratori
Un aspetto cruciale della mozione approvata riguarda la formazione e l’adeguamento delle competenze dei lavoratori attualmente coinvolti nei processi di crisi. Questo è essenziale non solo per favorire la loro ricollocazione, ma anche per sintonizzare la forza lavoro con le esigenze emergenti del mercato. Un piano di questo tipo può rivelarsi determinante nel ridurre l’impatto sociale di questa complessa situazione, garantendo una maggiore sicurezza economica e occupazionale per le famiglie campane.