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Crisi idrica a Cuba: oltre un milione di cittadini senza accesso all’acqua potabile

Crisi idrica a Cuba: oltre un milione di cittadini senza accesso all'acqua potabile - Bagolinoweb.it

La crisi idrica che sta attraversando Cuba ha raggiunto proporzioni allarmanti, con oltre un milione di persone che affrontano la mancanza di acqua potabile. Il presidente dell’Istituto cubano delle Risorse Idriche, Antonio Rodríguez Rodríguez, ha fatto il punto della situazione nel programma televisivo “Mesa Redonda”, accendendo i riflettori su un problema che ha radici profonde e che è stato aggravato da eventi recenti. Questo scenario complesso coinvolge non solo le infrastrutture, ma anche fattori climatici e logistici.

La situazione attuale della fornitura d’acqua

Attualmente, sono circa 713.572 i cubani che non ricevono acqua dalla rete idrica a causa di varie problematiche. Le rotture delle tubature, le interruzioni nel servizio di pompaggio e le difficoltà legate all’approvvigionamento di energia elettrica sono tra le cause principali di questa crisi. Recentemente, eventi climatici estremi come la siccità, che hanno colpito il Paese negli ultimi 14 giorni, hanno ulteriormente aggravato la situazione. La difficoltà nel reperire i prodotti chimici necessari per la depurazione, che sono stati importati e ora mancano sul mercato, ha reso il problema ancora più critico.

Solo quindici giorni fa, le stime erano di oltre 600 mila individui privi di acqua. Tuttavia, i numeri sono aumentati rapidamente, segnalando una delle crisi idriche più gravi degli ultimi anni. A questi 713.572 cittadini si aggiungono circa 300.000 persone che ricevono un approvvigionamento irregolare. Quest’ultimi sono costretti a fare i conti con cicli di rifornimento che superano i 15 giorni, costringendoli a dipendere dall’acqua fornita attraverso autocisterne, dato che i rubinetti presso le loro abitazioni rimangono a secco.

Le regioni più colpite

Tra le province che stanno subendo il peso più grave di questa crisi, Holguín si distingue con il numero più elevato di cittadini senza accesso all’acqua, con 138.774 abitanti privi del servizio. Anche la provincia di Las Tunas presenta una situazione preoccupante, con 97.421 residenti che stanno fronteggiando la stessa mancanza. La capitale, Avana, non è risparmiata da questa emergenza: oltre 80.000 cubani devono fare i conti con l’assenza d’acqua potabile.

Questi dati, riportati dal quotidiano ufficiale Granma, rivelano l’entità della crisi, evidenziando non solo l’aspetto idrico ma anche le difficoltà quotidiane che i cittadini devono affrontare. L’acqua è essenziale non solo per il consumo umano, ma anche per l’igiene e il mantenimento della salute pubblica. Allo stato attuale, i cittadini si trovano in una difficile situazione, esponendo il Paese a rischi sanitari gravi.

Le misure adottate e le prospettive future

In risposta a questa crisi idrica, il governo cubano e l’Istituto delle Risorse Idriche stanno cercando di adottare misure per affrontare le problematiche di approvvigionamento. Tra le soluzioni proposte c’è un potenziamento delle infrastrutture idriche e la possibilità di creare sistemi di raccolta delle acque piovane. Tuttavia, queste strategie richiedono tempo e risorse significative, in un contesto già segnato dalle difficoltà economiche.

L’impatto di questi eventi non può essere sottovalutato, data la loro ripercussione sul benessere della popolazione e sulla sanità pubblica. Le autorità sono chiamate ad affrontare un’emergenza che si è manifestata non solo come un problema locale, ma come un tema di interesse nazionale che solleva questioni di sostenibilità ambientale e di sicurezza idrica a lungo termine. Le dimensioni della crisi richiedono una risposta coordinata e strategica per evitare che questa situazione si aggravi ulteriormente.

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