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Crisi finanziaria a Carlantino: il Comune rischia il default a causa delle spese per il codice rosso

Crisi finanziaria a Carlantino: il Comune rischia il default a causa delle spese per il codice rosso - Bagolinoweb.it

Un Comune pugliese, Carlantino, si trova ad affrontare una grave crisi finanziaria a causa delle ingenti spese sostenute per l’accoglienza di una famiglia in difficoltà, attivata dalle procedure del Codice Rosso. Le spese, che ammontano a quasi 200.000 euro, mettono in discussione la sostenibilità economica dell’ente e la capacità di fornire servizi essenziali ai cittadini.

La situazione economica del Comune di Carlantino

Carlantino, un piccolo Comune situato in provincia di Foggia, sta vivendo un momento critico sotto il profilo economico. La drammatica situazione è emersa a seguito del ricovero di una donna con i suoi quattro figli in una casa rifugio di Cerignola, trascinando l’ente in una spirale debitoria insostenibile. Il costo dell’alloggio, che è a carico del Comune, si attesta su 375 euro al giorno, sommando un totale di 11.250 euro al mese. A oggi, palazzo di città è indebitato di circa 200.000 euro nei confronti della struttura che offre supporto alla famiglia.

Questa somma incide pesantemente sul bilancio dell’ente, che già si trovava in una condizione precaria. Carlantino ha infatti avviato un piano di riequilibrio finanziario su disposizione della Corte dei Conti, in risposta alla difficoltà di gestire le proprie finanze interne. Le spese elevate legate al codice rosso, peraltro, potrebbero forzare il Comune a ridurre i servizi pubblici essenziali, come il trasporto scolastico o la mensa per gli studenti, colpendo in modo diretto la vita quotidiana dei cittadini.

L’amministrazione sta cercando di tutelare la propria integrità economica e sociale, ma le opzioni disponibili sono limitate e le prospettive di risoluzione non sono chiare.

L’incontro con la ministra Roccella e le prospettive di intervento

Martedì 24 settembre, il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia, ha avuto un incontro con la ministra per la Famiglia, Natalità e Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella, per discutere le problematiche collegate alle spese del Codice Rosso. Questo incontro, nato dopo un appello dei vertici comunali, mirava a scongiurare il fallimento dell’ente. La ministra ha accolto le istanze del sindaco e si è mostrata disponibile a intervenire, seppur nei limiti delle competenze del suo Ministero.

Durante l’ora di colloquio, Coscia ha illustrato la drammaticità del caso, ponendo l’accento sulla necessità di trovare una soluzione che possa alleviare il carico finanziario del Comune. A fianco di Coscia, erano presenti Giandonato La Salandra, deputato di Fratelli d’Italia, e Lucia Fiscante, responsabile economico-finanziario dell’ente, a dimostrazione dell’importanza politica dell’incontro.

Sebbene il sindaco abbia descritto l’appuntamento come “interlocutorio”, ha sottolineato che per la prima volta ci è stata data udienza da un’autorità governativa, tracciando un barlume di speranza per la risoluzione di una complessa problematica economica.

Le azioni future e la situazione con le istituzioni regionali

Nei giorni precedenti l’incontro a Roma, Graziano Coscia aveva anche contattato il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il Prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, senza ottenere alcun riscontro. Coscia ha evidenziato con fermezza come il Comune non possa sostenere ulteriormente spese tantissime, insostenibili per un ente con un bilancio già in difficoltà.

La somma, pari a 135.000 euro l’anno per il sostegno della famiglia, rappresenta una cifra che supera le possibilità economiche dell’amministrazione. Se non si troverà una soluzione, Carlantino dovrà rivedere drasticamente i servizi che è oggi in grado di offrire, rischiando di compromettere il livello di vita dei suoi cittadini. Con preoccupazione, il sindaco ha espresso la necessità di una risposta concreta da parte delle istituzioni per evitare che il dramma di una famiglia si traduca in una crisi ancora più ampia per l’intero Comune.

L’impegno della ministra Roccella rimane dunque fondamentale per chiarire come le istituzioni possano supportare entità comunali in difficoltà economica, affinché si possa garantire un futuro dignitoso per i cittadini e una gestione sostenibile delle risorse pubbliche.