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Crisi dell’assistenza sanitaria pubblica in Bassa Irpinia: una situazione allarmante per i cittadini

Crisi dell'assistenza sanitaria pubblica in Bassa Irpinia: una situazione allarmante per i cittadini - Bagolinoweb.it

La situazione dell’assistenza sanitaria pubblica nella Bassa Irpinia si sta deteriorando, suscitando preoccupazioni tra i cittadini e gli amministratori locali. Il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Montoro ha sollevato pesanti critiche riguardo alla mancanza di ambulanze medicalizzate e alla pressione che grava sui servizi di emergenza. L’emergenza è accentuata dai lavori in corso nella Galleria Monte Pergola, che influiscono sulla rapidità e sull’efficacia delle risposte sanitarie. L’articolo si propone di analizzare in dettaglio le criticità dell’assistenza sanitaria nella zona, le implicazioni delle recenti decisioni regionali e le prospettive future per i cittadini di questa area.

Il problema dell’assistenza sanitaria nel territorio

Negli ultimi mesi, diversi comuni della Bassa Irpinia, un’area che comprende quattordici comuni, hanno segnalato gravi difficoltà nell’accesso ai servizi di emergenza. Secondo il gruppo di Montoro, i turni di emergenza sono attualmente coperti da medici in pensione, suscitando preoccupazioni sulla qualità delle cure fornite. A causa dei lavori nella Galleria Monte Pergola, le ambulanze impiegano tempi prolungati per raggiungere l’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino, compromettendo anche l’efficacia del Pronto Soccorso di Mercato San Severino. Questo ospedale, parte dell’Azienda Ospedaliera salernitana Ruggi d’Aragona, si sta dimostrando insufficiente per supportare la crescente domanda di emergenze mediche.

La chiusura parziale delle strade causa un incremento significativo nei tempi di attesa per le ambulanze, mettendo a rischio la vita dei pazienti che necessitano di interventi tempestivi. Le lamentele dei cittadini si sono intensificate, poiché il portale degli aiuti sanitari, ad oggi, non riesce a fornire risposte rapide ed efficaci, gravando ulteriormente sul sistema sanitario locale.

Ambulanze demedicalizzate e sfide emergenziali

La questione dell’introduzione di ambulanze demedicalizzate nel servizio di emergenza ha suscitato forti polemiche. La decisione adottata dalla Regione il 1° luglio 2023 di avviare un servizio di ambulanze non medicalizzate ha scatenato timori di un deterioramento della salute pubblica, in particolare per quanto riguarda le aree interne, come evidenziato dal consigliere regionale del M5S, Vincenzo Ciampi. La decisione sarebbe stata presa in risposta a un’impostazione atta a massimizzare l’efficienza, tuttavia ciò può avere conseguenze devastanti in caso di emergenze reali, dove l’intervento tempestivo dei medici è cruciale.

I dati raccolti indicano che la demedicalizzazione delle ambulanze può portare a un significativo aumento dei tempi di intervento nelle situazioni di emergenza critica, come infarti, ictus o traumi gravi. Le attuali risorse disponibili nel nosocomio Landolfi di Solofra rivelano una situazione precaria, con una sola ambulanza in attività e personale non totalmente formato in caso di urgenza. Queste problematiche sollevano interrogativi sulla capacità del sistema di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza .

Prospettive future per l’assistenza sanitaria locale

L’inaugurazione del nuovo nosocomio di Solofra a luglio 2024 ha portato speranze tra la popolazione, ma al momento manca ancora un punto di primo soccorso operativo. È previsto che la struttura integri servizi di telemedicina secondo quanto stabilito dalla delibera dell’Azienda Ospedaliera Moscati di agosto 2024. Tuttavia, l’implementazione della telemedicina, sebbene rappresenti un passo avanti per alcune aree, deve essere valutata con cautela per il suo potenziale di sostituzione della medicina tradizionale.

La legge nazionale prevede che la telemedicina integri i servizi forniti dai nosocomi e dalla medicina territoriale, ma esistono preoccupazioni sul fatto che questa possa effettivamente sostituire l’assistenza di persona. Il gruppo del Movimento 5 Stelle di Montoro attualmente si impegna a monitorare attentamente la situazione, denunciando qualsiasi possibile smembramento dei servizi sanitari essenziali. Le sfide attuali richiedono un’apposita strategia per garantire un sistema sanitario adeguato che possa rispondere alle esigenze della popolazione, specialmente in un territorio quanto mai delicato come quello della Bassa Irpinia.