La situazione politica a Matera si complica ulteriormente con l’abbandono del gruppo consiliare da parte di Marilena Amoroso, consegnando un ruolo di opposizione a chi era stato eletto nelle fila del Movimento 5 Stelle. Il supporto del Partito Democratico, rappresentato da Tommaso Perniola e Carmine Alba, si rivela fondamentale per mantenere l’amministrazione guidata da Domenico Bennardi, nonostante le tensioni interne.
La seduta di Consiglio Comunale: Un passaggio importante
Nel pomeriggio della seduta del Consiglio Comunale, tenutasi nella sala Pasolini, si è ufficialmente avviato il processo di cambiamento tra le file di governo. In apertura, è stata ratificata la cessazione dal suo incarico del consigliere Francesco Salvatore, il quale è passato a ricoprire la carica di assessore. Contestualmente, Marilena Amoroso è stata convalidata come nuova consigliera comunale. La sua ascesa, però, si è accompagnata a una decisione sorprendente: il passaggio all’opposizione.
Grazie al sostegno dei due consiglieri del PD, l’amministrazione ha potuto garantire il numero legale per proseguire i lavori, approvando vari punti all’ordine del giorno. La prima misura approvata ha comportato prelievi dal fondo di riserva, definiti dall’assessore Arcangelo Colella, con delibere indicative di diverse somme da ritirare per sostenere le spese correnti. Questo risultato è giunto nonostante l’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione, sottolineando il cambio di alleanze politiche in corso.
L’amministrazione ha così potuto approvare la seconda integrazione al programma triennale degli acquisti di beni e servizi 2024/2026, vantando 15 voti favorevoli, un voto contrario e un astenuto. Emergendo da questo momento, diventa evidente il nuovo legame creato tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, di fatto consolidando il sostegno del PD nei confronti della giunta Bennardi.
Marilena Amoroso: Un’intervento di rottura e nuove prospettive
L’intervento di Marilena Amoroso ha segnato un punto di svolta significativo. Con parole chiare ed efficaci, la consigliera ha espresso la sua determinazione a rappresentare e tutelare gli interessi dei cittadini materani. Radicando la sua motivazione nella volontà di affrontare le problematiche reali della comunità, ha tracciato un quadro critico dell’operato dell’amministrazione attuale, rimarcando che la sua adesione all’opposizione è stata una scelta necessaria per continuare a perseguire i valori fondamentali della partecipazione e della trasparenza.
Amoroso ha criticato aspramente le pratiche politiche attuate durante i primi anni di mandato, denunciando conflitti di interesse e un crescente distacco dalla cittadinanza. “L’amministrazione doveva avvicinarsi ai cittadini,” ha dichiarato, mettendo in risalto il malcontento che aleggia tra i materani riguardo a numerose questioni locali, dalla gestione dei rifiuti alla mobilità. L’ex consigliera ha evidenziato come molti cittadini abbiano smesso di sentirsi rappresentati, e abbia preso la decisione di unirsi a Matera Civica, un movimento che riflette i valori di inclusione e impegno civico.
La Dynamo politica: Dove va Matera?
Con il passaggio di Amoroso all’opposizione, la crisi all’interno dell’amministrazione di Matera appare più evidente che mai. Il suo discorso, ricco di spunti critici, richiama l’attenzione non solo sull’operato attuale, ma anche sulla direzione futura della politica locale. Con una sfida inedita all’amministrazione, Amoroso rappresenta un nuovo fronte di coesione per la cittadinanza che chiede maggiore coinvolgimento e rispetto verso le istanze popolari.
L’interprete di questo cambiamento diventa quindi un simbolo di speranza per una parte della comunità, mentre il resto dell’amministrazione deve affrontare la lezione impartita da questo evento. La sfida per i responsabili politici di Matera è ora quella di recuperare fiducia e credibilità, obiettivi sempre più difficili in una cornice di forte critica e aspettative nascenti da un elettorato sempre più attento e esigente.
L’attenzione si sposta ora verso le future azioni politiche che potranno emergere in questo contesto delicato, dove l’equilibrio tra le forze in gioco richiede ascolto e dialogo, e dove la pianificazione di una città sempre più in evoluzione deve passare attraverso la partecipazione attiva dei suoi cittadini.