Nel cuore dell’Abruzzo, il settore delle costruzioni sta vivendo un periodo di fiorente crescita, come evidenziato dai recenti dati elaborati dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili Abruzzo. Con un incremento del 5,2% degli investimenti nel 2023 e un andamento altrettanto positivo per il primo semestre del 2024, la regione sembra assumere un ruolo di leadership nel panorama nazionale. I dati riguardano ore lavorate, numero di lavoratori e imprese, e massa salari, tutti indicatori di un progresso significativo nelle attività edili.
Dati in crescita: un’analisi dettagliata del settore costruzioni
Gli indicatori economici raccolti dalle casse edili abruzzesi per il primo semestre 2024 mostrano una crescita esponenziale rispetto all’anno precedente. Le ore lavorate sono aumentate da 13.913.727 nel 2023 a 15.212.527, manifestando un incremento di oltre 1,3 milioni di ore in un solo anno. I lavoratori impiegati nel settore sono passati da 20.453 a 22.669, e le imprese da 3.733 a 3.790. Questo dato evidenzia una crescita netta di oltre 50 imprese, un segno tangibile della vitalità del comparto.
Anche la massa salari ha seguito lo stesso trend ascendente, passando da 149.203.084 a 166.624.794 euro nel primo semestre 2024. Paragonando questi dati con la media nazionale, l’Abruzzo ha mostrato performance superiori in diversi ambiti: le ore lavorate sono cresciute del 9,33% rispetto al 3,93% a livello nazionale, i lavoratori hanno visto un aumento del 10,83% contro il 5,45% della media italiana e le imprese hanno registrato una crescita dell’1,53%, mentre a livello nazionale si è assistito a una flessione dello 0,2%.
Questi risultati sono direttamente attribuibili ai programmi di investimento sostenuti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , alle opere di ricostruzione post sisma 2009 e 2016, e agli interventi sulla difesa del suolo finanziati dai Ministeri dell’Ambiente e dell’Interno. Questo contesto ha permesso all’Abruzzo di superare le difficoltà economiche, posizionandosi come un esempio virtuoso a livello nazionale.
Incentivi e ristrutturazioni: l’influenza dei bonus fiscali
Un aspetto che ha significativamente influenzato la crescita del settore edile in Abruzzo è stato il forte impulso dato dai lavori di riqualificazione energetica e dalla messa in sicurezza antisismica, incentivati da bonus fiscali. Nel 2023, in Abruzzo, è stato registrato un intervento che ha interessato il 6,4% degli edifici, superiore alla media nazionale del 5,8%. Questo ha generato un totale di 13.100 cantieri, ammontando a quasi 3,5 miliardi di euro di investimenti, con una percentuale di lavori realizzati dell’85,5%.
Tuttavia, nonostante questi dati positivi, si osserva che il 2023 ha visto un esaurimento della spinta propulsiva legata ai bonus, creando preoccupazioni per una possibile stagnazione futura. Enrico Ricci, presidente Ance Abruzzo, enfatizza la necessità di mantenere alti i livelli di guardia per prevenire potenziali frenate nel settore. È cruciale stimolare la crescita attraverso un’efficace implementazione delle opportunità offerte dal Pnrr e dai fondi europei, in particolare per il riequilibrio territoriale.
La ricostruzione post sisma: un capitolo fondamentale per l’Abruzzo
Uno degli aspetti cruciali per il rilancio economico dell’Abruzzo è senza dubbio la ricostruzione post sisma 2009 e 2016. Recenti incontri tra Ricci, i presidenti delle associazioni provinciali e il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, hanno messo in luce l’importanza di un’azione coordinata per garantire un regolare avanzamento delle attività di ricostruzione.
Ricci ha evidenziato come la cessata cumulabilità delle risorse con il 110% abbia creato una situazione di impasse per molti lavori in corso. Per affrontare questa problematica, è necessaria una ridefinizione dei costi parametrici che possa ristabilire un equilibrio nelle possibilità di finanziamento. Solo così sarà possibile assicurare un progresso continuo nella ricostruzione e recuperare i ritardi accumulati.
La Regione Abruzzo gioca un ruolo centrale in questa dinamica, poiché l’Fsc rappresenta una programmazione finanziaria strategica fino al 2027. Attraverso l’implementazione di vari interventi programmati, si prevede di mantenere il dinamismo economico, così come i livelli occupazionali attuali. Ricci sottolinea l’importanza di un’attenzione costante al monitoraggio dei flussi finanziari e alla reattività dei pagamenti, considerandoli elementi fondamentali per garantire la competitività e la salute del settore delle costruzioni nel lungo termine.
Mantenere vivo l’interesse e l’attenzione su questi temi sarà determinante per consolidare la crescita del settore edilizio in Abruzzo, rendendolo un modello da seguire per altre regioni italiane.