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Cresce la preoccupazione per il maltrattamento di cani in un quartiere di Benevento

Cresce la preoccupazione per il maltrattamento di cani in un quartiere di Benevento - Bagolinoweb.it

In un quartiere di Benevento si è sollevato un allarmante caso di maltrattamento di animali, segnalato da un cittadino che ha contattato la redazione di TV7 SOS. Gli abitanti della zona esprimono il loro disagio riguardo alla presenza costante di cani lasciati sui balconi, che, soprattutto durante le ore notturne, disturbano la quiete pubblica con il loro abbaiare insistente. Questa situazione, che si protrae da anni, mette in evidenza un problema non solo di convivenza civile, ma anche di violazioni riguardanti il benessere degli animali.

Disturbi acustici e allerta sociale

Il problema segnalato dal residente si concentra in un’area tra Via Pasquali e Via Pepicelli, dove molti cani vengono lasciati all’aperto dai loro proprietari. L’abbaiare incessante di questi animali ha generato un clima di frustrazione tra i residenti. Si segnalano anche situazioni in cui i cani sembrano reagire in modo coordinato, abbaiano in risposta a ogni passante, creando un effetto cacofonico che compromette il benessere degli abitanti del quartiere. Questo comportamento, alla luce della normativa vigente, potrebbe essere interpretato come una violazione delle normative sul rumore, essendo disturbante per la comunità locale.

I residenti, stanchi di presentare lamentele senza ricevere risposte adeguate, sottolineano che la responsabilità non ricade sugli animali, ma sui loro proprietari, che, ignorando le segnalazioni, continuano a comportarsi in modo irrispettoso nei confronti dei vicini. La questione si complica ulteriormente per via della presenza di cani considerati particolarmente aggressivi, che, durante le passeggiate, manifestano comportamenti minacciosi nei confronti di passanti e bambini, un episodio che solleva preoccupazioni sulla sicurezza pubblica.

Inadeguatezza delle istituzioni

Nel contesto di questo straziante problema, emergono le difficoltà di intervento da parte delle autorità competenti. La Polizia Municipale, infatti, può intervenire in situazioni di emergenza, come nel caso di un morso, ma appare insufficiente di fronte alla realtà delle segnalazioni riguardanti l’abbandono e il maltrattamento degli animali. Questa limitazione crea un gap nella protezione dei cittadini e degli animali stessi, lasciando i residenti in uno stato di impotenza.

Nella fattispecie, un cittadino sottolinea anche che l’ASL potrebbe svolgere un ruolo significativo nel monitoraggio della situazione. Le normative vigenti stabiliscono che lasciare i cani esposti a temperature estreme—sia in estate che in inverno—costituisce un chiaro atto di maltrattamento. La legge prevede inoltre l’obbligo di microchip e vaccinazioni per tutti gli animali domestici, e ci si domanda se questi requisiti vengano rispettati dai proprietari citati.

Richiesta di intervento e sensibilizzazione

Di fronte a questa situazione di disagio e potenziale maltrattamento, i residenti chiedono un intervento più incisivo da parte delle istituzioni locali. È fondamentale avviare un dialogo fra le autorità competenti, i cittadini e i gruppi di tutela degli animali, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema. Gli interventi dovrebbero includere non solo il controllo del benessere degli animali, ma anche campagne informative sui diritti e doveri dei proprietari di cani.

Inoltre, l’implementazione di sistemi di monitoraggio e sanzioni per chi trasgredisce le normative può rappresentare un passo in avanti nella gestione di questa problematica. Solo attraverso un’azione coordinata sarà possibile ristabilire la serenità nel quartiere e garantire la tutela degli animali e dei cittadini.