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Craig Barron alla Jonathan Dennis Memorial Lecture: un’immersione negli effetti speciali del cinema

Craig Barron alla Jonathan Dennis Memorial Lecture: un'immersione negli effetti speciali del cinema - Bagolinoweb.it

Nel panorama del cinema internazionale, il nome di Craig Barron è sinonimo di innovazione e creatività, grazie al suo straordinario contributo a oltre 100 film e alla sua vittoria del premio Oscar per “Il curioso caso di Benjamin Button“. Oltre ad essere un artista degli effetti speciali, Barron è anche un rinomato storico del cinema, autore e docente universitario. Il 9 ottobre, alle 17.45, il Teatro Verdi di Pordenone ospiterà la Jonathan Dennis Memorial Lecture, un evento dedicato alla memoria del fondatore del New Zealand Film Archive. Questo appuntamento rientra nelle Giornate del Cinema Muto, un festival che celebra la storia e l’evoluzione del settore cinematografico.

Le origini degli effetti speciali nel cinema

Il seminario condotto da Barron si preannuncia come un viaggio affascinante attraverso le origini degli effetti speciali, un aspetto fondamentale della narrazione visiva che ha contribuito a definire il linguaggio cinematografico. Barron porterà il pubblico a scoprire come i pionieri del cinema, nei primi decenni del XX secolo, abbiano spinto al limite le capacità tecniche e artistiche per creare illusioni sorprendenti. L’inizio del suo racconto sarà dedicato a Georges Méliès, un vero e proprio mago del cinema che, nei suoi film, ha saputo trasformare la magia in immagini, inventando tecniche come l’effetto della sostituzione. Méliès non solo ha aperto la strada per molti effetti visivi, ma la sua influenza perdura nel cinema contemporaneo.

Barron, nella sua presentazione, si impegnerà a rievocare la sua esperienza personale nel ricreare il famoso studio di vetro di Méliès per il film “Hugo Cabret” di Martin Scorsese. Questo aneddoto trarrà il pubblico in un mondo dove la creatività ingegneristica ha una profonda connessione con la narrazione cinematografica, dimostrando come l’arte del cinema sia intrinsecamente legata alla tecnica.

L’arte degli effetti speciali di Charlie Chaplin

Dopo aver gettato luce sulle origini, Barron esplorerà la maestria di Charlie Chaplin e il suo approccio unico agli effetti speciali. Chaplin, con il suo stile inconfondibile, ha dimostrato che l’umorismo non è separato dalla spettacolarità visiva. Utilizzando tecniche innovative, ha creato alcune delle scene più memorabili della storia del cinema, dove l’immagine e la risata si intrecciano in una danza perfetta.

Un’analisi approfondita delle tecniche utilizzate da Chaplin offrirà uno spaccato della sua genialità, rivelando come figure simili a quella del comico britannico abbiano saputo sfruttare al meglio gli effetti speciali, lasciando un’eredità inestimabile nel mondo del cinema. Attraverso sequenze celeberrime, Barron discuterà il concetto del travelling matte, un precursore della moderna tecnologia green-screen, chiarendo il fondamentale contributo di Chaplin alla narrazione visiva.

Harold Lloyd e la cineteca delle emozioni

Un’altra tappa significativa del pomeriggio sarà dedicata a Harold Lloyd, il cui film “Safety Last!” del 1923 è una pietra miliare nel genere delle commedie slapstick. Barron offrirà al pubblico un’analisi dettagliata delle elaborate acrobazie di Lloyd, rivelando i trucchi ingenuiti che nascondono i momenti di maggiore tensione e divertimento. Attraverso la sua resilienza e la capacità di combinare l’arte del circo con la narrazione filmica, Lloyd ha saputo creare scene che rimangono impresse nella memoria collettiva.

In questa sezione, Barron mostrerà come il cinema muto non fosse solo un mezzo per raccontare storie, ma una forma d’arte che sfidava le leggi della fisica e delle emozioni umane. Le sfide creative affrontate da Lloyd e i suoi collaboratori sono una testimonianza della potenza del cinema come mezzo di comunicazione universale.

L’eredità degli effetti speciali nei film catastrofici

Infine, il viaggio condotto da Barron si concluderà con un focus sul lavoro di Ned Mann per “The Winning of Barbara Worth” del 1926, uno dei primi film catastrofici in grado di impressionare il pubblico con effetti speciali all’avanguardia per l’epoca. Questo film ha segnato un’evoluzione nel modo in cui gli effetti speciali vengono utilizzati per raccontare storie straordinarie e far vivere emozioni uniche.

Barron discuterà come l’approccio di Mann e la sua visione artistica abbiano contribuito a definire le attese del pubblico nei confronti degli effetti visivi. In un periodo in cui il cinema si evolveva rapidamente, l’innovazione di Mann ha aperto la strada a generi narrativi che oggi popolano i grandi schermi, mostrando l’importanza di preservare e riconoscere le radici del cinema moderno.