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Condanna per l’ex sindaco Amedeo Nicolazzi: sei anni e sei mesi per peculato, abuso d’ufficio e altri reati

Condanna per l'ex sindaco Amedeo Nicolazzi: sei anni e sei mesi per peculato, abuso d'ufficio e altri reati - Bagolinoweb.it

Il Tribunale di Crotone ha emesso una sentenza di condanna nei confronti dell’ex sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi, infliggendo una pena di sei anni e sei mesi di reclusione. Questa decisione arriva al termine di un processo che ha visto Nicolazzi imputato di reati gravi, tra cui peculato, abuso d’ufficio, concussione e violenza sessuale. Nonostante la richiesta del pubblico ministero, Alessandro Rho, fosse di otto anni e cinque mesi, il tribunale ha riqualificato alcune accuse, prendendo atto della mancanza di costrizione inerente alla concussione e riducendo la gravità dell’accusa di violenza sessuale a fattispecie di minore entità.

Dettagli del processo e delle accuse

Nicolazzi era stato arrestato nell’aprile 2021 nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Crotone riguardante il cosiddetto “sistema Petilia”. Le indagini avevano rivelato presunte irregolarità nella gestione della cosa pubblica all’interno del comune. Tra le accuse più rilevanti spiccavano quelle di richieste di favori sessuali in cambio di promesse di assunzioni, con specifico riferimento alla richiesta di un posto di lavoro per il figlio da parte di Nicolazzi.

La sentenza non ha riguardato solo l’ex sindaco; il Tribunale ha condannato a vario titolo anche altri soggetti coinvolti nel caso. Le accuse di peculato, in particolare, vedevano Nicolazzi collaborare con Francesca Costanzo, ex vicesindaco che ha già patteggiato la pena di tre anni di reclusione.

Le condanne degli altri imputati

Oltre a Nicolazzi, il processo ha visto sul banco degli imputati altre figure di spicco del comune e del settore edile. Tra queste, figurano l’ex vicesindaco Vincenzo Ierardi, che ha ricevuto una condanna di tre mesi, e l’imprenditore Palmo Garofalo, cui è stata inflitta una pena di tre anni. Altri come Sebastiano Rocca, tecnico comunale, e Domenico Tedesco, dirigente dell’Asp, hanno ricevuto condanne rispettivamente di sei mesi e due anni.

Significativa è la pena inflitta a Marilena Curcio, membro dello staff del sindaco, con una condanna di due anni e dieci mesi. Altri imputati come Antonio Aloe e Marta Costanzo hanno ricevuto pene tra un anno e otto mesi e otto mesi, mentre il vigile urbano Pietro Lucente ha riportato una condanna di otto mesi. Per molti di questi imputati, le pene sono state sospese, lasciando incertezze sulle conseguenze immediate delle loro azioni.

Le implicazioni della sentenza

La sentenza del Tribunale di Crotone segna un’importante tappa nel percorso legale legato a un caso di corruzione che ha colpito la comunità di Petilia Policastro. L’operazione ha messo in luce non solo le irregolarità nella gestione della distribuzione dei beni alimentari a favore dei bisognosi, ma ha anche rivelato una rete di collusione tra amministratori e imprenditori locali. Le accuse di utilizzare pacchi alimentari per finalità elettorali, approfittando della vulnerabilità delle famiglie in difficoltà, hanno sollevato gravi preoccupazioni sulle pratiche etiche nel governo locale.

In questa cornice di illegalità, la condanna di Nicolazzi e degli altri imputati rappresenta un passo verso la responsabilità e la trasparenza, con speranze di rinnovamento per la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

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