in

Chiara Gamberale torna a Bologna per presentare il suo nuovo romanzo “Dimmi di te”

Chiara Gamberale torna a Bologna per presentare il suo nuovo romanzo "Dimmi di te" - Bagolinoweb.it

Chiara Gamberale, affermata scrittrice romana, fa ritorno nella sua Bologna, la città in cui ha conseguito la laurea in Lettere. In questo evento speciale, la scrittrice dedica la sua presenza a Flavia Prodi, una grande amica scomparsa, nota per il suo supporto in passato durante le presentazioni dei suoi libri. Il palcoscenico di questo incontro è il rinnovato Grand Tour Italia, dove Gamberale presenterà il suo romanzo “Dimmi di te” in un dialogo stimolante con Oscar Farinetti.

Un legame speciale con Bologna

Il ritorno di Chiara Gamberale a Bologna non è solo un semplice evento letterario, ma rappresenta un momento di profonda connessione emotiva con una città che ha segnato il suo percorso formativo e personale. La scrittrice, che ha trascorso anni significativi della sua vita nella città emiliana, ha condiviso ricordi intimi legati alla sua giovinezza con la famiglia Prodi, in particolare con il figlio Antonio. Questo legame affettivo rende il suo ritorno ancor più rilevante, trasformando la presentazione del libro in un omaggio carico di ricordi e sentimenti. Gamberale sottolinea l’importanza di questi legami umani e della rete di supporto che si è creata nel corso degli anni, elemento che ritorna anche nel suo romanzo.

Temi centrali del romanzo “Dimmi di te”

Nel suo nuovo libro, Chiara Gamberale esplora la crisi d’identità vissuta dalla protagonista, anch’essa di nome Chiara. Questa figura affronta profonde incertezze esistenziali, riflettendo sulla sua vita dopo i trent’anni, cercando di capire se quella che sta vivendo corrisponde davvero alle sue aspirazioni. Con una storia che trae ispirazione dalla vita reale, la protagonista è una madre single che si trova ad affrontare difficoltà sia personali che professionali. La sua incapacità di trovare amore e di fare progressi nel lavoro crea un’atmosfera di vulnerabilità. Gamberale si sofferma sull’adolescenza come fase cruciale della vita, mettendo in luce il contrasto tra le aspettative giovanili e la realtà dell’età adulta.

La ricerca delle “stelle polari”

Un elemento distintivo del romanzo è la ricerca intrapresa dalla protagonista di chi, durante la sua adolescenza, rappresentava per lei figure di riferimento. Chiara decide di mettere da parte i social network e gli ideali distorti della vita moderna per intraprendere un viaggio che la porterà a contattare le sue “stelle polari“. Questa scelta, descritta nel libro, simboleggia un desiderio di autenticità e di riconnessione con le proprie aspirazioni giovanili. La protagonista vuole interrogare queste persone sul significato della felicità e su come siano riuscite a mantenere viva la fiamma dei loro sogni. Il viaggio si trasforma in un’opportunità per riflessioni profondo sulla vita e sui legami umani.

Relazioni e colpi di scena nel racconto

Nel romanzo “Dimmi di te“, Gamberale pone un forte accento sulle relazioni interpersonali, fattore centrale nella narrazione. Le interazioni tra i personaggi non sono solo il contesto della trama, ma diventano il motore che guida le emozioni e i conflitti. Gamberale afferma di aver inserito nell’opera più voci e relazioni che in precedenti lavori, rendendo il racconto un collage di esperienze umane. Questo approccio arricchisce la narrazione e offre ai lettori una visione poliedrica della vita, dei sogni infranti e delle seconde possibilità. La complessità delle relazioni umane emerge attraverso colpi di scena che pongono in risalto la vulnerabilità, la resilienza e il potere dell’amore.

Elementi autobiografici e la scrittura come strumento di esplorazione

Chiara Gamberale non nasconde le influenze autobiografiche nel suo lavoro. La scrittrice utilizza il suo vissuto come lente per esplorare tematiche universali come l’evoluzione dell’identità e il processo creativo. In “Dimmi di te“, la protagonista si confronta con l’incapacità di scrivere, un conflitto che ha toccato anche l’autrice. Gamberale racconta come, nei momenti di blocco creativo, abbia deciso di tornare a contattare le figure della sua adolescenza, compiendo un viaggio di esplorazione personale. Questo approccio non solo le ha fornito una nuova ispirazione per il romanzo, ma ha anche evidenziato l’importanza delle relazioni nel processo creativo. L’opera, quindi, non è solo un libro, ma un vero e proprio percorso di crescita e riscoperta che invita i lettori a riflettere sulla propria vita e i propri sogni.