La provincia di Caserta, nota per le sue fragilità e potenzialità inespresse, è al centro di un’importante transizione. Nella giornata di ieri, il prefetto Giuseppe Castaldo ha salutato la città in un incontro carico di emozioni e riflessioni. Mentre si prepara a iniziare un nuovo capitolo della sua carriera a Cagliari, Castaldo ha condiviso la sua percezione di un territorio più sicuro, frutto di sforzi congiunti delle forze dell’ordine e della magistratura. Tuttavia, le vertenze industriali e i rischi di perdita di posti di lavoro restano tra i temi più preoccupanti per il futuro.
Un saluto carico di emozioni e riconoscimenti
Durante la cerimonia tenutasi alla presenza del prefetto di Napoli Michele Di Bari, autorità giudiziarie, rappresentanti di forze dell’ordine e numerosi sindaci, Castaldo ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che hanno collaborato durante il suo mandato. “A Caserta ho trovato amici e nuovi veri amici,” ha dichiarato il prefetto, sottolineando il legame speciale sviluppato con la comunità locale. Questo saluto segna la fine di un triennio caratterizzato da sfide significative ma anche da traguardi importanti.
Castaldo non ha presentato un bilancio dettagliato delle sue azioni, ma ha messo in evidenza alcuni eventi chiave che hanno segnato il suo operato. Tra questi, le Commissioni d’Accesso per verificare la presenza di infiltrazioni camorristiche in diversi comuni della provincia, come Sparanise e Calvi Risorta, entrambi sciolti per condizionamenti mafiosi accertati. A Caserta, la Commissione ministeriale è attualmente al lavoro, e si attende che le sue conclusioni possano portare a decisioni decisive da parte del Viminale sulla situazione del Comune capoluogo.
Collaborazione e dialogo tra istituzioni
Durante il suo mandato, Castaldo ha messo in atto diverse iniziative per promuovere la collaborazione tra varie istituzioni, creando protocolli d’intesa per affrontare problematiche locali. Le riunioni da lui facilitate hanno permesso di far interagire soggetti istituzionali su questioni cruciali, dalla lotta al fenomeno della movida selvaggia nelle città di Caserta e Aversa, fino alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Recentemente, è stato firmato un accordo che coinvolge diverse agenzie, tra cui l’Ispettorato del Lavoro, la Asl, l’Inps e l’Inail, per migliorare le condizioni nei settori più vulnerabili.
Il prefetto ha evidenziato l’importanza di un approccio integrato e coordinato per affrontare i problemi che affliggono il territorio, come le aggressioni al personale sanitario e il fenomeno del caporalato. Queste iniziative non solo hanno creato un ambiente di maggiore collaborazione, ma hanno anche posto le basi per interventi più efficaci e tempestivi contro le problematiche locali.
Lotta alla criminalità organizzata e segnali di legalità
Uno dei temi più sensibili nel discorso di Castaldo è stato il contrasto della criminalità organizzata. Durante il triennio, è stata intensificata la vigilanza, con l’approvazione di oltre 100 provvedimenti interdittivi che hanno resistito agli esami della giustizia amministrativa. Tra i momenti significativi del suo mandato si segnala la demolizione del bunker di Michele Zagaria a Casapesenna, che ha costituito un forte segnale di legalità e determinazione.
Castaldo ha inoltre ricordato le visite del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Caserta, sottolineando come queste occasioni rappresentino un segno di attenzione e impegno da parte delle istituzioni centrali nei confronti del territorio. Gli eventi recenti, come l’inaugurazione delle nuove sale espositive della Gran Galleria della Reggia di Caserta, evidenziano il percorso di riscatto e valorizzazione della cultura in una provincia ricca di storia e bellezza.
Il passaggio di consegne con la nuova prefetta Lucia Volpe apre ora un nuovo capitolo per Caserta, con la speranza che i progressi ottenuti possano continuare e che le sfide rimaste possano essere affrontate con rinnovato slancio e determinazione.