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Cambiamento di status per il lupo in Europa: rischi e impatti sulle politiche di conservazione

Cambiamento di status per il lupo in Europa: rischi e impatti sulle politiche di conservazione - Bagolinoweb.it

Il recente cambiamento nel status di protezione del lupo in Europa, approvato dal Coreper, segna una svolta significativa nella gestione della fauna selvatica nel continente. Passando da una tutela rigorosa a una protezione più semplice, questa decisione ha sollevato preoccupazioni riguardo ai possibili piani di abbattimento selettivo. Con un’analisi approfondita delle ripercussioni di questo cambiamento, si intende esplorare le varie dinamiche politiche e sociali coinvolte.

Il cambiamento di status: una decisione controversa

Il Coreper, il comitato dei rappresentanti dei governi dell’Unione Europea, ha approvato un cambio di status per il lupo, permettendo così una maggiore flessibilità nelle strategie di gestione. Con il passaggio dalla categoria di protezione rigorosa a quella di protezione semplice, potrebbe diventare più facile autorizzare abbattimenti selettivi, una pratica controversa legata ai conflitti tra la fauna selvatica e le attività agricole.

L’ANSA riporta che solo due Stati membri, Irlanda e Spagna, si sono opposti a questa proposta, mentre Cipro, Slovenia, Malta e Belgio si sono astenuti. La decisione era stata proposta dalla Commissione Europea nel dicembre 2022 e ha destato preoccupazioni soprattutto a seguito di un incidente nella tenuta di campagna della Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, dove un pony è stato ucciso da un lupo. La Germania, dopo incertezze iniziali, ha fornito il proprio sostegno, consentendo di raggiungere una maggioranza qualificata.

Ciò che rende questa modifica particolarmente significativa è quindi non solo la questione della protezione dell’animale, ma anche il contesto politico in cui si inserisce, evidenziando le tensioni tra la conservazione della fauna e le esigenze delle comunità locali, incluse quelle legate all’agricoltura.

La posizione dell’Italia e delle istituzioni locali

Sul fronte italiano, il cambio di status ha trovato sostenitori tra i gruppi politici di destra, come Lega e Fratelli d’Italia, i quali hanno espresso la loro soddisfazione. Le istituzioni locali potrebbero ora avere maggiore autonomia nel prendere decisioni riguardanti il lupo, considerato un animale problematico per molti allevatori. Attualmente, il lupo rappresenta un serio rischio per il bestiame, provocando ingenti perdite economiche.

Le associazioni animaliste e ambientaliste, tuttavia, denunciando la scelta del Coreper, parlano di un “errore gravissimo” che potrebbe facilitare abbattimenti indiscriminati. Questi gruppi temono che la nuova normativa possa mettere a repentaglio non solo la vita dei lupi, ma anche i programmi di conservazione già in atto in molte nazioni europee.

Sebbene alcuni Stati membri della UE si siano espressi contro il cambio di status, la maggioranza ha approvato la misura, il che implica una crescente difficoltà per le politiche di conservazione delle specie protette. Il tema dovrà essere discusso ulteriormente dai ministri competenti nel prossimo incontro, evidenziando le tensioni tra diverse nazioni europee su questo argomento delicato.

Il futuro della Convenzione di Berna

La Convenzione di Berna, istituita nel 1979 per proteggere la flora e la fauna selvatiche in Europa, potrebbe subire un’ulteriore trasformazione in seguito a questo cambio di status del lupo. La modifica prevede che il lupo venga spostato dall’allegato II all’allegato III, il che implica una riduzione delle tutele attualmente garantite. Con questo passaggio, il lupo potrebbe essere soggetto a cattura o uccisione, mettendo a rischio la sostenibilità delle popolazioni di questa specie.

La convenzione ha un’importanza giuridica internazionale, ciò significa che la modifica richiederà discussioni e votazioni anche tra paesi non membri dell’Unione Europea, come Ucraina, Moldavia e altri stati del continente africano. L’influenza dell’Unione Europea potrebbe risultare fondamentale nel facilitare questa transizione normativa, evidenziando quanto sia critica la questione della conservazione della fauna selvatica.

L’iter di modifica nello status del lupo non solo ha implicazioni immediate sulla gestione della specie, ma esprime anche una concezione più ampia di come le politiche di conservazione possano essere influenzate da eventi politici e sociali. È essenziale monitorare le future decisioni dei governi europei che dovranno affrontare la questione del lupo e la sua implicazione nel contesto della biodiversità in Europa.

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