Un’importante iniziativa prende forma nel cuore di Roma: grazie all’accordo tra la Fondazione Bulgari e Roma Capitale, due corsi gratuiti offriranno a giovani dai 14 ai 18 anni l’opportunità di apprendere l’arte dell’alta gioielleria e dell’alta ospitalità. Questa collaborazione, che segna un passo significativo nella valorizzazione del talento giovanile, si colloca all’interno di un progetto più ampio volto a promuovere la cultura e le abilità artigianali nella Capitale. Dai dettagli dei corsi alle parole di chi ha sostenuto l’iniziativa, scopriamo come questa alleanza possa contribuire a un futuro luminoso per i giovani romani.
Dettagli dei corsi: alta gioielleria e alta ospitalità
Le nuove offerte formative consistono in due corsi triennali, aperti a ragazzi e ragazze che hanno completato il percorso di istruzione obbligatoria. Per il settore dell’alta ospitalità, il corso è già avviato e le prime classi hanno visto la luce presso il CMFP Castel Fusano, un centro professionale di formazione dedicato al settore turistico e alberghiero. Gli studenti avranno modo di apprendere nozioni teoriche in aula, ma anche di mettere in pratica le loro competenze in contesti reali, grazie a stage presso le proprietà dei Bulgari Hotels & Resorts.
Per il corso di alta oreficeria, le specifiche sono in fase di definizione; il centro di formazione verrà indicato da un accordo tra la Fondazione e il comune, con una comunicazione attesa entro la fine dell’anno. Questo duplice approccio mira a garantire agli studenti un’esperienza di alta qualità, proponendo loro non solo nozioni teoriche, ma anche pratiche esperienze sul campo, cruciale per sviluppare competenze spendibili nel mercato del lavoro.
La visione della Fondazione Bulgari
Durante la presentazione dell’iniziativa, Jean Christophe Babin, amministratore delegato di Bulgari, ha spiegato le motivazioni dietro alla creazione della Fondazione Bulgari. L’obiettivo è di sostenere non solo l’arte, ma anche l’istruzione e il patrimonio culturale, attravero un progetto che evidenzia il valore del saper fare. La scelta di collaborare con istituti pubblici romani nasce dall’intento di rendere accessibile a tutti un’istruzione di qualità, fondamentale per la crescita personale e professionale dei giovani.
La Maison Bulgari, con la sua lunga tradizione nel campo della gioielleria, intende preservare e tramandare il savoir faire artigianale che contraddistingue il proprio lavoro, contribuendo così a formare nuove generazioni di artigiani e professionisti del settore. Questo impegno si intreccia con la cultura romana, ricca di storia, creatività e abilità artistiche che possono diventare motori di sviluppo economico.
Le dichiarazioni del sindaco di Roma
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, ha espresso il suo entusiasmo per l’accordo, enfatizzando l’importanza di formare giovani in settori che sono fondamentali per l’economia della Capitale. Con l’epoca dell’intelligenza artificiale, il sindaco ha evidenziato come i lavori considerati di “serie B” siano in realtà destinati a diventare fondamentali, sottolineando che in questi ambiti c’è un futuro promettente per i giovani.
Il sindaco ha anche definito l’accordo come un importante passo avanti, avvenuto in tempi rapidi, che apre un nuovo capitolo di collaborazione tra la Fondazione Bulgari e la città di Roma. Un momento di sincronia che porta benefici tangibili e immediate opportunità per i giovani del territorio.
L’importanza del progetto per il futuro
L’inaugurazione del primo hotel Bulgari a Roma, avvenuta nel giugno dello scorso anno, rappresenta uno dei fiori all’occhiello della Maison, recentemente premiata come Miglior hotel del mondo 2024. L’architettura e il design di questo albergo non solo esaltano l’alta ospitalità ma anche il patrimonio culturale romano, rivalutando il valore dell’artigianato e del made in Italy.
Con l’apertura della nuova sede Bulgari prevista per il 2026 all’Eur, si preannuncia un rafforzamento delle opportunità formative e professionali per i giovani interessati al brillante mondo della gioielleria. I corsi gratuiti si pongono quindi come una missione per guardare al futuro, arricchendo la tradizione artigianale e garantendo nuovi spazi per il valore delle competenze romane.