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Bologna investe nel recupero della Domus dei Mosaici: l’ambizioso progetto della Pompei del Nord

Bologna investe nel recupero della Domus dei Mosaici: l'ambizioso progetto della Pompei del Nord - Bagolinoweb.it

A Bologna, il ministero della Cultura ha recentemente avviato un progetto ambizioso per la valorizzazione della Domus dei Mosaici, un sito archeologico di notevole importanza. L’inaugurazione di una nuova tettoia, che protegge la domus da agenti atmosferici, segna un passo significativo verso la riqualificazione del sito. L’assessore alla Cultura Lucia Borgonzoni ha fornito un aggiornamento sui finanziamenti e sulle future strategie di recupero, sottolineando che il progetto non si limita a Bologna, ma si estende all’intero Nord Italia.

I finanziamenti e i progetti in corso

Negli ultimi anni, il ministero della Cultura ha destinato ingenti somme per il recupero della Domus dei Mosaici, un’area che si presenta come una delle poche testimonianze di epoca romana nel territorio bolognese. Secondo quanto dichiarato da Lucia Borgonzoni, l’importo totale degli investimenti ha raggiunto i 3,4 milioni di euro. Di questi, 1,6 milioni erano già stati stanziati nel passato, mentre 1,2 milioni saranno impiegati per la Casa Rossa, la quale raccoglie i reperti archeologici scovati a Claterna, che altrimenti non trovano spazio al Museo Archeologico. Inoltre, 600mila euro sono previsti per i lavori sul teatro della città, un altro sito di grande valore storico e culturale.

La necessità di ulteriori finanziamenti è stata espressa chiaramente, con 500mila euro ancora da raccogliere per portare avanti le operazioni di recupero. L’obiettivo principale di Borgonzoni e del ministero è riavere alla luce il patrimonio archeologico di Claterna, un luogo che fino ad ora è stato sottovalutato, considerato solamente come un punto di passaggio anziché una vera e propria realtà connessa a Roma.

Claterna: un sito archeologico ricco di storia

Claterna rappresenta una delle testimonianze più affascinanti della memoria storica romana nel Nord Italia. La Domus dei Mosaici, che ha una superficie originaria di circa 1.700 metri quadrati, ha solo parzialmente rivelato la sua magnificenza: gli scavi hanno attualmente esposto circa 450 metri quadri di mosaici finemente decorati. Questi resti sono stati datati all’età imperiale e offrono uno sguardo prezioso sulla vita quotidiana e sull’arte dei romani.

La nascita di un interesse crescente per il sito non è solo dovuta ai mosaici, ma anche alla complessità della sua volontà di connessione con Roma. Claterna era non solo un luogo di passaggio; era una città fiorente, parte integrante delle rotte commerciali e culturali dell’epoca. Questo aspetto potrebbe trasformare la percezione del sito, non solo per i bolognesi, ma per tutti gli italiani, come testimonianza di una storia condivisa.

L’ambiziosa visione di Borgonzoni per il futuro

L’assessore alla Cultura ha espresso chiaramente la sua visione ambiziosa per il futuro della Domus dei Mosaici e della città di Bologna. L’obiettivo è quello di far diventare Claterna un polo attrattivo per il turismo archeologico, paragonabile a Pompei, il che richiede un impegno da parte delle istituzioni e un’assunzione di responsabilità collettiva. La tesi sostenuta da Borgonzoni implica un recupero autentico e un’esperienza immersiva per i visitatori, in modo tale che possano toccare con mano la storia di una delle più grandi civiltà antiche.

In questo contesto, l’attività di scavo e recupero non deve essere vista solo come un’attività settoriale, ma come un’iniziativa strategica per il rilancio del patrimonio culturale del Nord Italia. Con l’intenzione di portare avanti i lavori di recupero con ulteriori fondi e sostenere le realtà archeologiche, l’auspicio è che l’intero comparto della cultura e del turismo possa beneficiarne, aprendo nuove prospettive e opportunità per la cittadinanza e i turisti.