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Boa di 60 centimetri scoperto a Cusano Milanino: si indaga su fuga o abbandono

Boa di 60 centimetri scoperto a Cusano Milanino: si indaga su fuga o abbandono - Bagolinoweb.it

Una curiosa scoperta ha colpito i residenti di Cusano Milanino, un comune dell’hinterland milanese, lo scorso sabato 28 settembre. Un boa costrittore di circa 60 centimetri è stato rinvenuto nel portico di un’abitazione, sollevando interrogativi su come questo serpente sia giunto in quel luogo e se ci sia stata negligenza o un malinteso da parte del suo proprietario. Le autorità hanno subito messo in moto le procedure di recupero, mentre si cercano risposte sul destino di questo serpente.

La scoperta sotto il portico

Tutto è iniziato nella mattina di sabato quando una segnalazione ha allertato i carabinieri, richiamati da una chiamata che proveniva da una casa in via Ginestra. La paura iniziale dei residenti è stata stemperata dalla consapevolezza che il boa, sebbene un animale esotico, risultava innocuo in quanto ancora giovane rispetto alla dimensione che può raggiungere da adulto. Con uno sviluppo che può arrivare a misure considerevoli, questo esemplare, per ora, era contenuto nelle dimensioni di un serpente di piccole proporzioni.

La scoperta ha subito richiamato l’attenzione di passanti e vicini di casa, alcuni dei quali si sono chiesti come mai un serpente di quelle caratteristiche potesse trovarsi in un’area residenziale. Mentre i carabinieri accorrevano sul posto, l’animale giaceva, apparentemente tranquillo, e girato su se stesso, rendendo necessaria un’attenta operazione di recupero.

L’intervento delle autorità

Giunti rapidamente sul luogo della segnalazione, i carabinieri hanno predisposto un intervento mirato, collaborando con il Nucleo Cities, specializzato nella gestione di situazioni riguardanti animali selvatici e potenzialmente pericolosi. Dopo aver catturato il boa, i militari hanno attentamente esaminato il serpente, confermando la sua identità di boa costrittore. Gli inconvenienti legati alla presenza dell’animale nel portico, con il rischio di eventuali morsi o attacchi, sono stati prontamente valutati e gestiti con professionalità.

Dopo averlo immesso in un contenitore sicuro, la successiva fase dell’intervento ha previsto il trasferimento dell’animale al Nucleo forestale dei carabinieri di Garbagnate Milanese. Qui, sarà sottoposto a un’accurata verifica sulle sue condizioni di salute e sulle modalità di gestione post-recupero. Le operazioni di salvataggio sono state eseguite senza intoppi, evidenziando l’efficacia delle forze dell’ordine nella gestione di casi che coinvolgono animali esotici.

Indagini e conseguenze

Attualmente, i carabinieri stanno conducendo indagini per chiarire l’origine del serpente e per appurare se questo sia fuggito da una residenza privata o se, in alternativa, sia stato abbandonato. L’assenza di documentazione riguardante la provenienza del boa solleva interrogativi sul rispetto delle normative vigenti relative alla detenzione di animali esotici. Le leggi in materia di custodia e allevamento di serpenti sono stringenti, poiché gli animali di questo tipo richiedono cure specifiche e un habitat idoneo per la loro sopravvivenza.

Nel caso venga accertata una violazione delle norme, le conseguenze potrebbero ricadere sui proprietari del serpente, che potrebbero dover affrontare sanzioni. Al contempo, la vicenda pone un foco di attenzione sull’importanza della responsabilità nella gestione degli animali esotici e sull’adeguatezza delle misure preventive per evitare situazioni di potenziale pericolo per la comunità. Le indagini sono ancora in fase preliminare, e le forze dell’ordine si stanno muovendo per chiarire ogni aspetto di questa curiosa situazione.

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