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Biennale dello Stretto: esiti e sfide per la cultura e l’innovazione nel Mediterraneo

Biennale dello Stretto: esiti e sfide per la cultura e l’innovazione nel Mediterraneo - Bagolinoweb.it

Biennale dello Stretto: esiti e sfide per la cultura e l’innovazione nel Mediterraneo

La Biennale dello Stretto ha aperto le sue porte alla seconda edizione, portando al centro del dibattito temi cruciali legati al futuro delle città e alla valorizzazione della cultura e della storia mediterranea. Questo evento, che si svolge nel suggestivo contesto del FORTE SIACCI a CAMPO CALABRO, rappresenta un’importante occasione per analizzare le nuove prospettive di sviluppo e di innovazione per un’area strategica come quella dello Stretto di Messina. Le dichiarazioni dell’eurodeputata Giuseppina Princi e l’arrivo della prima commissaria del Mediterraneo, Dubravka ŠUICA, pongono l’accento sull’importanza di internazionalizzare e valorizzare ulteriormente questo territorio ricco di potenzialità.

Un evento di respiro internazionale

Il Forte Siacci come palcoscenico culturale

Il FORTE SIACCI, un edificio storico che affaccia sullo Stretto di Messina, funge da cornice ideale per la Biennale dello Stretto. Non solo ospita eventi culturali, ma simboleggia anche il potere della storia e della cultura nella formazione della identità locale. Durante la sessione inaugurale, Giuseppina Princi ha evidenziato l’importanza di fare di questo territorio un crocevia di opportunità, invitando i presenti a riflettere sulle potenzialità di sviluppo economico e sociale.

L’evento, diretto da Mariangela Cama, Alfonso Femia e Francesca Moraci, è stato caratterizzato da un’ampia partecipazione di esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni e studiosi, tutti riuniti per discutere l’importanza della cultura come ponte tra le innovazioni e le tradizioni locali. Le iniziative proposte includono dibattiti, mostre e conferenze, che mirano a coinvolgere direttamente la comunità e a stimolare un dialogo attivo su tematiche fondamentali come il turismo sostenibile, la mobilità e l’ecosostenibilità.

L’impegno per l’area mediterranea

Princi ha inoltre sottolineato la necessità di una strategia concertata per il Mediterraneo, collegandosi alle nuove nomine all’interno della Commissione Europea. Il coinvolgimento del nuovo commissario del Mediterraneo avrà un impatto diretto e significativo sulle priorità politiche rispetto alle sfide contemporanee di pesca, migrazione e gestione delle risorse ambientali. Questo dialogo strategico rappresenta un’opportunità importante per il coinvolgimento della comunità locale e per la definizione di azioni concrete a sostegno del territorio.

Il ruolo della nuova commissaria del Mediterraneo

Chi è Dubravka ŠUICA

Dubravka ŠUICA, proveniente dalla CROAZIA e parte del gruppo Ppe, è stata nominata come prima commissaria del Mediterraneo e avrà un ruolo cruciale all’interno della Commissione Europea. Si occuperà di questioni fondamentali come pesca, oceani, migrazioni e rapporti con le nazioni del vicino meridionale. L’importanza del suo portafoglio è evidente nella attuale situazione geopolitica, dove le questioni demografiche e migratorie stanno assumendo un rilievo crescente.

La sua nomina è parte di una riorganizzazione più ampia della Commissione guidata da Ursula Von der Leyen. Gli obiettivi che ŠUICA dovrà affrontare comprendono la gestione sostenibile delle risorse locali, la salvaguardia dell’ecosistema marino e la promozione di politiche di integrazione e cooperazione tra i paesi del Mediterraneo.

Impatto e prospettive future

Il lancio della nuova carica segna un passo significativo nel riconoscimento dell’importanza critica della regione mediterranea nel contesto politico europeo. La presenza di ŠUICA al dibattito sulle città del futuro, così come la sua disponibilità a incontrare il presidente Occhiuto, dimostrano un approccio inclusivo e orientato al futuro. I dibattiti e le decisioni che verranno prese in seguito a questo e ad altri eventi simili si rifletteranno nelle politiche europee che possono influenzare positivamente non solo le comunità locali ma anche l’intera area mediterranea.

La Biennale dello Stretto, quindi, si configura come un’importante piattaforma di discussione e un’occasione per affrontare le sfide più urgenti, favorendo un dialogo costruttivo e multilaterale che contribuisca al benessere e alla crescita di questa regione strategica.