Nell’ultimo anno, gli automobilisti italiani hanno subito un incremento significativo dei costi per l’assicurazione auto, con il prezzo medio dell’rc auto che ha raggiunto 418 euro ad agosto 2024. Questo aumento, che supera di gran lunga l’inflazione, ha suscitato preoccupazioni tra i consumatori e richiamato l’attenzione dei media e delle associazioni di settore. L’indagine mensile dell’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni ha messo in luce l’estensione di questo fenomeno, colpendo in modo diverso le varie province del paese.
L’analisi dei dati di ivass
L’ultimo rapporto dell’Ivass evidenzia un aumento del 6,7% dei premi rc auto rispetto all’anno precedente, un dato che diventa ancora più allarmante se si considera un incremento reale del 5,6% al netto dell’inflazione. Questo scenario di aumento generalizzato dei costi riguarda tutte le province italiane, con variazioni significative da regione a regione.
Foggia si distingue con il minor incremento, attestandosi a +2,6%. Al contrario, la capitale, Roma, ha registrato un raddoppio degli aumenti rispetto ad altre aree, con un incremento del 12%. A livello nazionale, la differenza di costo tra Napoli e Aosta – le due città agli antipodi dell’analisi – è di ben 272 euro, un aumento annuale del 9,7%. È interessante notare che il divario di 272 euro rappresenta anche una riduzione del 42,4% rispetto allo stesso mese del 2014.
Prezzi medi delle polizze in diverse città italiane
Scendendo in dettaglio per quanto riguarda i singoli centri urbani, Milano segue con un costo medio di 415 euro e un incremento annuo del 7,4%, mentre Torino ha visto un aumento maggiore, con un costo medio di 452 euro e un incremento del 7,9%. Genova e Bologna mostrano costi rispettivamente di 478 euro e 443 euro, con aumenti del 5,8% e 5,4%. Nella fascia di città con sostanziali aumenti, Firenze e Bari segnalano rincari del 7,5% e 5,7%, mentre Palermo con 400 euro di costo medio ha visto un incremento del 7,4% su base annua.
Differenze nelle classi di merito
Le variazioni nei costi non sono soltanto geografiche ma anche influenzate dalle classi di merito. Le polizze assicurative per chi ha una classe di merito superiore alla prima hanno subito un incremento medio del 10,4%. Al contrario, coloro che rientrano nella prima classe hanno visto un aumento meno marcato, pari al 6,1%. Questa disparità mette in evidenza come, anche all’interno della stessa tipologia di assicurazione, le esperienze economiche possono variare notevolmente.
L’opinione delle associazioni e i progetti futuri
In risposta a questi dati, il Codacons ha reso noto un comunicato in cui critica i rincari delle polizze rc auto. Secondo l’associazione, gli aumenti non possono essere giustificati né da un incremento nella sinistralità né dalle difficoltà economiche delle compagnie assicurative. Il Codacons ha quindi tracciato un quadro preoccupante: nel corso di due anni e mezzo, le tariffe rc auto sono aumentate del 18,4%. Questo significa che l’incidenza del costo medio è passata da 353 euro nel gennaio 2022 ai 418 euro attuali, rielaborando la situazione come una “stangata” che graverebbe su oltre 32 milioni di autovetture assicurate in Italia, per un totale di spese aggiuntive stimate in 2,14 miliardi di euro per gli automobilisti italiani.
Resta da vedere come si evolverà il mercato delle assicurazioni auto nei prossimi mesi e quali misure potranno essere adottate per arginare l’attuale trend di incremento dei premi.