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Assemblea dei sindaci della Asl di Chieti: polemiche e assenza di proposte concrete

Assemblea dei sindaci della Asl di Chieti: polemiche e assenza di proposte concrete - Bagolinoweb.it

Nella giornata di ieri, si è svolta ad Atessa un’assemblea straordinaria dei sindaci della Asl di Chieti-Lanciano-Vasto, che ha sollevato molte critiche da parte di alcuni rappresentanti del centrodestra. L’incontro, destinato a discutere questioni relative alla sanità e alla gestione della Asl, si è trasformato in una vera e propria occasione di scontro politico, senza offrire spunti utili per la comunità. Il commissario provinciale della Lega Chieti, Maurizio Bucci, ha espresso il suo disappunto per l’andamento dell’assemblea, evidenziando la presenza di figure politiche esterne ai ruoli amministrativi.

La politicizzazione dell’assemblea

Maurizio Bucci non ha risparmiato critiche alla conduzione dell’assemblea, definendola altamente politicizzata. Secondo lui, l’intervento di consiglieri regionali, tra cui Camillo D’Alessandro, che non occupa più ruoli ufficiali, è indicativo della deriva politica dell’incontro. “È stato un evento che ha più che altro messo in scena uno scontro tra partiti, piuttosto che una discussione sugli interessi dei cittadini”, ha dichiarato Bucci. La presenza di esponenti del centrosinistra, come Paolucci e Menna, ha ulteriormente confermato la sua tesi riguardo alla politicizzazione dell’assemblea, sollevando interrogativi sulla legittimità di un dibattito che avrebbe dovuto essere riservato ai sindaci.

Bucci si è chiesto se fosse giusto che un incontro destinato a discutere questioni di interesse locale fosse occupato da politici non direttamente coinvolti nella amministrazione locale. “Se questa è la direzione che vogliono prendere, forse è meglio che io e gli altri sindaci del centrodestra ci asteniamo nel futuro da queste assemblee”, ha affermato Bucci, manifestando una preoccupazione condivisa da altri colleghi dei suoi schieramenti.

Critiche alle modalità di discussione

Se da un lato l’assemblea avrebbe dovuto essere l’occasione per discutere le modalità di gestione della sanità locale, dall’altro è stata caratterizzata da attacchi diretti al direttore generale della Asl, Thomas Schael. Il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, ha aperto l’assemblea con un intervento critico nei confronti di Schael, affrontando questioni che, secondo Bucci, non avevano diritto di cittadinanza in quel contesto. Come ha sottolineato Bucci, l’intervento di Ferrara ha spaziato da temi legati alla sanità a questioni di dissesto idrogeologico, allontanandosi dall’obiettivo principale dell’assemblea, che avrebbe dovuto concentrarsi sulle esigenze dei cittadini.

Il sindaco di Atessa, Borrelli, ha contribuito a mantenere questo clima di polemica, con un lungo monologo che ha attaccato il centrodestra, senza proporre soluzioni concrete per le problematiche emerse durante l’incontro. La mancanza di discussione su proposte tangibili per migliorare i servizi offerti dalla Asl e le condizioni di vita delle comunità ha portato Bucci a definire l’incontro come “un indigeribile spettacolo indecoroso”.

Assenza di proposte concrete e necessità di un cambio di rotta

In un contesto in cui il sistema sanitario è sotto pressione e le aspettative dei cittadini crescono, l’assemblea avrebbe dovuto rappresentare un momento cruciale per affrontare le criticità nella gestione della Asl. Invece, i rappresentanti del centrodestra hanno denunciato un’assenza totale di proposte concrete, che avrebbero dovuto costituire il fulcro della discussione. Nonostante le elevate aspettative da parte dei sindaci e dei cittadini, la riunione si è rivelata poco produttiva e altamente politicizzata.

Le problematiche locali, come il miglioramento dei servizi sanitari e la gestione delle risorse, meritano attenzione e strategie concrete. È quindi fondamentale che futuri incontri tra i sindaci siano pianificati con l’obiettivo di rispondere alle esigenze della comunità, evitando strumentalizzazioni politiche che allontanano la discussione dal suo senso originario. Con un’assemblea di questo tipo, è evidente che il cambiamento è necessario per restituire credibilità ai rappresentanti del territorio e rispondere in modo efficace alle aspettative dei cittadini.