Philippe Pomone, un cittadino francese di 67 anni, è scomparso da Atessa da quasi quattro mesi e l’associazione Penelope Abruzzo ha lanciato un appello per raccogliere nuove informazioni sulla sua misteriosa scomparsa. L’interesse per questo caso si è riacceso recentemente e l’associazione di familiari e amici di persone scomparse ha chiarito alcuni dettagli fondamentali riguardo agli eventi che hanno preceduto la sua scomparsa, invitando la comunità a unirsi nella ricerca.
La cronologia degli eventi: cosa è successo il 31 maggio
Il 31 maggio, Philippe Pomone ha preso un taxi da Pescara dopo aver trascorso del tempo a Lanciano. Tuttavia, contrariamente a quanto riportato inizialmente, il suo viaggio non si è concluso a Pescara, ma è proseguito verso Atessa, dove ha effettuato un prelievo presso un bancomat in piazza Oberdan. Questo dettaglio è fondamentale per comprendere gli ultimi movimenti di Pomone. Prima della scomparsa, infatti, molti credevano erroneamente che fosse scomparso a Pescara, mentre i fatti confermano che le ultime sue tracce sono state rilevate ad Atessa.
Dopo il prelievo, le fonti non riescono a confermare quale direzione abbia preso Pomone. Considerato che, negli ultimi tempi, utilizzava frequentemente la bicicletta a causa del sequestro della sua auto, la comunità è invitata a prestare attenzione a piste che coinvolgono la sua mobilità su due ruote. Il 31 maggio rappresenta un punto cruciale nella cronologia della sua scomparsa e un segnale della permanenza di Pomone nell’area.
L’importanza della bicicletta e del contesto locale
Secondo l’associazione Penelope Abruzzo, un aspetto importante della scomparsa di Philippe Pomone è la sua abitudine di spostarsi in bicicletta. Negli ultimi tempi, il 67enne è stato visto frequentemente in sella a una bicicletta di tipo vecchio Graziella. Le segnalazioni relative a una bicicletta simile nelle campagne circostanti Atessa potrebbero rivelarsi decisive per fare luce su questo mistero.
Domenica 29 settembre, è stata organizzata una giornata di ricerche nella zona tra contrada Pili ad Atessa e Casalbordino, dove si spera di ricevere informazioni utili. In questo contesto, Penelope Abruzzo ha lanciato un appello accorato alla popolazione: “Ogni segnalazione può essere utile”, hanno dichiarato, invitando chiunque abbia visto qualcosa di sospetto o riconosca la bicicletta a contattare il numero fornito. La raccolta di indizi è essenziale per chiarire le circostanze della scomparsa di Pomone.
Il profilo di Philippe Pomone e il coinvolgimento dei media
Philippe Pomone è descritto dai familiari come una persona di alta statura, circa 1.80 metri, di corporatura media con capelli grigi e occhi marroni. La sua fragilità psicologica è ulteriormente sottolineata dalla famiglia, la quale chiede a chi lo avesse visto o avesse informazioni utili di farsi avanti. Pomone parla sia francese che italiano e frequentemente portava con sé uno zainetto scuro, un dettaglio che potrebbe risultare significativo nel corso delle indagini.
La scomparsa di Philippe Pomone ha attirato anche l’attenzione della trasmissione ‘Chi l’ha visto?’; un programma che si occupa di persone scomparse e che ha la capacità di raggiungere un vasto pubblico. Questo tipo di esposizione potrebbe rivelarsi utile per mantenere alta l’attenzione sulla sua scomparsa e incoraggiare eventuali testimoni a farsi avanti con le loro informazioni.
La comunità rimane attenta e coinvolta nella ricerca, unendosi per cercare di fare chiarezza sulla scomparsa di Philippe Pomone, nella speranza di riportare a casa una persona che, per molti, rappresenta un caro amico e un membro della comunità.