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Appello per la tutela del Musaba: lo sfogo dell’artista Hiske Maas

Appello per la tutela del Musaba: lo sfogo dell’artista Hiske Maas - Bagolinoweb.it

La custodia del patrimonio artistico e paesaggistico del Musaba, museo-laboratorio d’arte contemporanea a Mammola, è al centro di un acceso dibattito sociale. Hiske Maas, artista e compagna del compianto Nik Spatari, ha lanciato un accorato appello alle autorità locali e all’opinione pubblica tramite un post sui social, chiedendo supporto per salvaguardare questa importante realtà culturale, frutto di decenni di lavoro e impegno.

Il Musaba e la sua storia

Il Musaba, fondato negli anni ’70 da Nik Spatari, si erge sui resti di un monastero basiliano, immerso nella bellezza naturale del fiume Torbido. Questo luogo rappresenta un esperimento unico nell’ambito dell’arte contemporanea, amalgamando sculture, installazioni e opere d’arte, il tutto in un contesto di valore storico e paesaggistico. Nik Spatari, famoso per le sue opere e il suo approccio innovativo all’arte, ha dedicato la sua vita alla creazione di uno spazio che promuove non solo l’arte, ma anche la cultura e il dialogo con la natura.

Negli ultimi anni, Hiske Maas ha continuato in questo percorso, lottando per garantire la protezione del Musaba. La sua attività si concentra sulla sensibilizzazione riguardo la necessità di preservare il patrimonio artistico del luogo, cercando di mantenere viva la memoria del lavoro di Spatari e garantendo che il Musaba resti un centro pulsante di creatività e innovazione. In questo contesto, la richiesta di Maas di coinvolgere istituzioni e cittadini si fa sempre più urgente.

Le problematiche nella gestione del progetto di messa in sicurezza

Il richiamo di Hiske Maas alle istituzioni non è casuale. Nel 2021, l’ex governatore Nino Spirlì ha stanziato un finanziamento di 185mila euro destinato a lavori di messa in sicurezza del territorio circostante il museo. Tuttavia, la realizzazione di tali lavori ha sollevato numerose preoccupazioni. Durante un sopralluogo con il sindaco di Mammola e l’ingegnere incaricato, Maas aveva espresso la necessità di interventi che non solo garantissero la sicurezza della struttura, ma che preservassero anche l’integrità naturale dell’ambiente.

Purtroppo, il progetto presentato non ha tenuto conto delle indicazioni ricevute. Secondo Maas, le decisioni sono state prese senza la sua consultazione e i lavori previsti sembrano avere un impatto negativo sull’ecosistema locale, compresi interventi che sarebbero ritenuti poco appropriati per un luogo di tale valore. La pittrice sottolinea come questi lavori, definiti “inutili e brutti”, stiano compromettendo la bellezza del Musaba e l’accesso ad esso.

Difese e richieste di Hiske Maas

Hiske Maas ha criticato aspramente l’impresa di Gioiosa a cui sono stati affidati i lavori, evidenziando la mancanza di competenza per operare in un contesto così delicato. La sua istanza è non solo per il rispetto delle indicazioni artistiche che potrebbero salvaguardare lo spirito del luogo, ma anche per la voce che le autorità locali dovrebbero dare. È fondamentale che la gestione di un patrimonio come il Musaba non si limiti a opere di consolidamento, ma abbracci una visione olistica che considera l’arte, la natura e la comunità come un’unica entità da preservare.

Maas esprime anche la necessità di attuare un dialogo aperto con le istituzioni, ribadendo che l’accesso al Musaba deve restare una porta d’ingresso per l’arte e la cultura, piuttosto che una serie di interventi che ne compromettano la genuinità. Un appello chiaro quello di Maas, che chiede alla comunità di prendere parte attiva nella difesa di una realtà che è, e deve rimanere, una testimonianza del genio creativo di Nik Spatari.

In questo scenario, è evidente che la questione della tutela del Musaba non concerne solo un museo o un luogo storico, ma affonda le radici nel patrimonio culturale collettivo che merita protezione e rispetto.

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