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Angela Tognolini presenta il suo romanzo d’esordio “L’inverno della lepre nera”, riflessioni sulla vita di montagna

Angela Tognolini presenta il suo romanzo d'esordio "L'inverno della lepre nera", riflessioni sulla vita di montagna - Bagolinoweb.it

Angela Tognolini, una scrittrice emergente originaria di Bologna, ha recentemente debuttato nel panorama letterario con il suo primo romanzo “L’inverno della lepre nera”. Pubblicato da Bompiani, il libro di 320 pagine è ora disponibile in libreria e affronta una complessa relazione madre-figlia, esplorando tematiche di amore malato e violento, mentre riflette anche sulla vita tra le montagne. Le presentazioni del libro si terranno alla Ubik di Bolzano il 4 ottobre e alla Ubik di Trento il 5 ottobre.

Trentino: un nuovo inizio tra natura e comunità

Dopo essersi trasferita a Trento per proseguire i propri studi, Angela Tognolini ha trovato nella bellezza del Trentino non solo un luogo ideale per vivere, ma anche una fonte d’ispirazione per la sua scrittura. Vivendo nell’Altopiano della Vigolana, immersa nella natura, ha sviluppato un forte legame con il territorio. Tra l’emozione che si prova nel contatto con le montagne e la passione per la sostenibilità, Tognolini ha costruito una nuova vita che riflette la sua personalità e le sue esperienze.

Il romanzo “L’inverno della lepre nera” si colloca in questo contesto naturalistico. Attraverso le figure di Rosa e Nadia, protagoniste della storia, l’autrice offre una narrazione che inizia a scavare nei meandri di una relazione madre-figlia complessa, caratterizzata da incomprensioni e riavvicinamenti. Le protagoniste si ritrovano in una baita alpina appartenente a uno zio, dove tenteranno di rafforzare un legame interrotto da eventi dolorosi del passato. Questo scenario montano diventa così il palcoscenico per un’intensa esplorazione emotiva.

Tematiche profonde e autobiografia narrativa

L’opera di Tognolini non si limita a essere una semplice narrazione, ma si presenta come una riflessione profonda sulla vita e sull’identità. L’autrice ha dichiarato che, sebbene il romanzo contenga elementi autobiografici, la trama è principalmente frutto della sua immaginazione. La figura materna di Rosa, con la sua storia di abusi e di una gioventù travagliata, aggiunge tensione e drammaticità alla narrazione, mentre il contesto culturale, caratterizzato dalla lingua ladina del Trentino, arricchisce ulteriormente l’esperienza del lettore.

Il romanzo non solo affronta problematiche familiari e personali, ma si trasforma anche in un viaggio attraverso il territorio, in cui si percepiscono gli echi delle tradizioni locali e delle relazioni umane. La montagna, vista come un luogo di rifugio e di introspezione, diventa lo sfondo ideale per le evoluzioni della storia, fungendo da simbolo di rinascita e di riscoperta.

Impegno sociale e legami con la comunità

Oltre alla sua carriera di scrittrice, Angela Tognolini è attivamente coinvolta nel campo del volontariato, avendo lavorato presso il Centro per Rifugiati Astalli di Trento. La sua esperienza le ha permesso di entrare in contatto diretto con le sfide che molti migranti devono affrontare in Italia. Tra le esperienze più toccanti, l’affondamento di un barcone nel 2013 vicino a Lampedusa ha fortemente colpito la scrittrice, spingendola a voler essere parte della soluzione a queste problematiche umanitarie.

Negli anni, Tognolini ha curato gli aspetti legali per rifugiati, affrontando complesse situazioni che coinvolgono giovani donne vulnerabili, soprattutto quelle nigeriane costrette a vivere in condizioni disumane. Il suo impegno nel sociale si inquadra perfettamente nel contesto della trama del suo romanzo, dove amore, perdita e resilienza convivono in un racconto che non teme di affrontare la realtà.

Una nuova vita tra arte e vita sostenibile

Oggi, Angela Tognolini vive in una casa restaurata a Bosentino, dove insieme al partner ha creato un ambiente che rispecchia le sue aspirazioni di vita sostenibile. Con un orto e un frutteto, l’autrice si dedica a uno stile di vita che privilegia l’autosufficienza alimentare e la riduzione degli sprechi. La partecipazione come socia nella cooperativa Edera rappresenta un ulteriore passo nella sua dedizione alla comunità e alla sostenibilità.

Con “L’inverno della lepre nera”, Angela Tognolini non solo debutta come scrittrice, ma invita il lettore a esplorare un mondo di emozioni intense e di riflessioni sull’esistenza umana. La sua storia si intreccia con quella del paesaggio montano e delle esperienze condivise, rendendo questo romanzo un’opera significativa e coinvolgente nel panorama letterario contemporaneo. La scrittrice continua ora a dedicarsi a corsi di scrittura creativa, trasmettendo alle nuove generazioni la passione per la letteratura e l’importanza di raccontare storie autentiche.