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Angela Gianesella: La ventiseienne di Legnago che sfida le avversità con passione e determinazione

Angela Gianesella: La ventiseienne di Legnago che sfida le avversità con passione e determinazione - Bagolinoweb.it

Angela Gianesella, ventiseienne residente a Legnago, sta per conseguire la laurea in Beni Culturali all’università di Verona. La sua vita, afflitta dalla retinite pigmentosa che le ha progressivamente sottratto la vista, è un esempio di resilienza e spirito combattivo. Malgrado le sfide quotidiane legate alla sua condizione, Angela è un vulcano di attività e passioni, dal baseball all’arte, fino all’impegno sociale. Questo articolo esplora le sue esperienze, le difficoltà affrontate e la determinazione che la spinge a vivere appieno ogni giorno.

La passione per lo sport e il movimento

Negli ultimi tre anni, Angela ha scoperto il baseball, un’attività che ha rapidamente abbracciato con entusiasmo. Nonostante le difficoltà legate alla sua condizione di non vedente, ha trovato un rifugio e uno spazio di espressione nel mondo dello sport. Regolarmente, affianca l’impegno nel baseball ad altre attività fisiche come la palestra, la cyclette, il pugilato e esercizi a corpo libero. Angela ammette: «Mi fanno male le mani, ma mi scarica». Oltre al baseball, ha una lunga lista di passioni sportive: dalla danza al nuoto, dallo sci nautico alla rampicata. Ha anche provato l’emozione di guidare una moto e di partecipare a rally.

Angela indossa i suoi sogni come una risorsa, impegnandosi a vivere come una normale ventenne. Ogni giorno, prende la corriera per raggiungere l’università e seguire le lezioni con la determinazione di chi non si lascia limitare dalla malattia. La sua vita è un turbine di attività e socializzazione: dal canto alla musica, dall’arte al teatro, senza dimenticare le visite a musei e mostre. La sua energia e la sua capacità di interagire con il mondo sono un esempio di come la vita possa essere vissuta intensamente, anche in presenza di limitazioni fisiche.

Affrontare le sfide quotidiane

Nonostante la gioia e le piccole vittorie quotidiane, Angela si confronta con sfide concrete e quotidiane. La retinite pigmentosa, una malattia degenerativa che le ha portato via gradualmente la vista, le ha insegnato a navigare un mondo che spesso si dimostra poco accogliente. Riformulando il concetto di “vedere”, Angela spiega: «Lo facciamo sempre, anche tra noi non vedenti. Ci diciamo ‘ci vediamo dopo’ o ‘ci vediamo domani’». Questa prospettiva positiva rivela una forte volontà di adattamento e accettazione.

Angela ha scelto di affrontare le sue difficoltà con un approccio pratico: il suo bastone bianco è diventato un simbolo della sua autonomia e abilità. Tuttavia, le esperienze negative che ha vissuto, come quelle legate all’iscrizione in palestra, aggiungono tasselli alla sua storia e testimoniano la necessità di maggiore sensibilizzazione. La ragazza ha raccontato di aver affrontato diverse leggi in varie palestre che, nonostante l’accessibilità strutturale, non si sono dimostrate aperte a una piena inclusione mentale e culturale.

La lotta per l’inclusione e le barriere mentali

Un’esperienza che ha particolarmente segnato Angela è stata la sua ricerca di una palestra adatta alle sue esigenze. Dopo numerosi tentativi, ha dovuto fronteggiare atteggiamenti discriminatori da parte di istruttori poco disponibili. Da una palestra all’altra, ha vissuto momenti di frustrazione e incomprensione. In una struttura le hanno richiesto di presentarsi con un tutore, dimostrando l’erronea convinzione che una persona non vedente non possa essere autonoma. In un’altra, durante una prova, ha ricevuto il rifiuto da un personal trainer che attestava di non sentirsi in grado di assisterla.

«Questa esperienza mi ha aperto gli occhi su quanto la disabilità possa essere spesso una questione di percezione», ha affermato Angela, che pur riconoscendo le difficoltà quotidiane, è convinta che la vera disabilità risieda nella mente di chi giudica. Grazie a una mentalità aperta e a un approccio proattivo, Angela è riuscita a trovare una palestra dove potere frequentare le sue lezioni e mantenere la forma.

Angela e l’impegno sociale

Non solo sport, ma anche un forte impegno nel sociale: Angela è referente per i giovani all’Unione Italiana Ciechi di Verona. Questa posizione le permette di sensibilizzare altre persone sulla disabilità, sfidando pregiudizi e stereotipi. La sua missione è chiara: dimostrare che tutti possono realizzare i propri sogni, anche chi affronta sfide particolari. In questo contesto, Angela sottolinea l’importanza di abbattere le barriere mentali create dalla società, e che il supporto e la comprensione possono fare la differenza nelle vite delle persone con disabilità.

Angela Gianesella si erge come esempio di determinazione, dimostrando che, pur in presenza di limitazioni fisiche, si possono contare successi straordinari. La sua storia non è solo una biografia personale, ma una testimonianza della necessità di un cambiamento culturale, che ponga l’accento sulla capacità di adattamento e sull’inclusione sociale. La vita di Angela, colma di impegni e passioni, sfida ogni giorno le convenzioni e le attente aspettative di coloro che la vedono vivere.

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