Ancona si prepara per uno degli eventi più attesi dell’anno: il G7 Salute, che si svolgerà dal 9 all’11 ottobre. Questa importante conferenza vedrà la partecipazione di delegazioni internazionali e rappresentanti dei sette Paesi più industrializzati al mondo. L’amministrazione comunale sta implementando un ampio piano di accoglienza e sicurezza per garantire un evento di successo. Le misure includono chiusure temporanee di negozi e limitazioni al traffico, affinché Ancona possa esprimere al meglio la sua ospitalità.
Le misure di sicurezza e le chiusure commerciali
Per prepararsi all’arrivo delle delegazioni e garantire la sicurezza del vertice, il Comune di Ancona, insieme a Prefettura e Questura, ha disposto una serie di restrizioni. Durante il G7, in particolare il 10 ottobre, ci sarà una zona di massima sicurezza che comprenderà un’area ben definita. Questa zona si estende da piazza Cavour a piazza Kennedy, coinvolgendo i corsi principali e varie vie del centro.
Le restrizioni prevedono la chiusura anticipata degli esercizi commerciali situati lungo i corsi Stamira, Garibaldi e Mazzini, nonché nelle zone circostanti. I negozi nel centro storico potranno restare aperti solo fino alle ore 13, con obbligo di chiusura entro le 14. Gli altri giorni del vertice, il 9 ottobre e la mattina dell’11, l’attività commerciale potrà svolgersi regolarmente, ma dovranno essere attuate alcune limitazioni alla circolazione. I dettagli specifici delle restrizioni saranno rivelati nei prossimi giorni.
Limitazioni nella zona di Portonovo
La zona di Portonovo, dove saranno ospitate le delegazioni del G7 in strutture ricettive, avrà limitazioni minime durante i giorni dell’evento. Mercoledì 9 e giovedì 10 ottobre, i ristoranti resteranno aperti per il servizio di pranzo, mentre per la cena i locali dovranno chiudere. Per la giornata di venerdì 11, invece, è prevista la chiusura al pranzo, mentre la cena potrà seguire gli orari abituali di apertura.
Queste misure si rendono necessarie per garantire la sicurezza dei partecipanti e dei cittadini, senza compromettere eccessivamente l’attività commerciale e turistica della città. L’amministrazione è consapevole dell’importanza di trovare un equilibrio che permetta di ospitare dignitosamente i delegati senza penalizzare i residenti e gli imprenditori locali.
La collaborazione con le associazioni di categoria
L’assessore al Commercio, Angelo Eliantonio, ha sottolineato l’importanza del dialogo con le associazioni di categoria per l’attuazione delle misure di sicurezza e delle chiusure temporanee. Sono stati organizzati incontri per discutere le limitazioni necessarie e garantire il miglior esito possibile. Eliantonio ha ringraziato le associazioni per la loro disponibilità e sensibilità in occasione di questo evento di rilevanza mondiale.
Questa collaborazione è fondamentale non solo per la sicurezza del G7 Salute, ma anche per preservare l’immagine di Ancona come meta turistica e commerciale. La partecipazione delle associazioni al processo decisionale evidenzia l’impegno dell’amministrazione nel mantenere vivo il dialogo con il tessuto sociale ed economico della città, un aspetto cruciale in occasioni così significative.
Ancona come vetrina internazionale
Il G7 Salute rappresenta un’importante opportunità per Ancona di mettere in mostra le proprie potenzialità. L’amministrazione comunale si sta adoperando affinché questo evento possa contribuire a cambiare la percezione della città e farla riconoscere come una meta turistica di valore, piuttosto che un semplice luogo di passaggio. A questo fine, il programma “Extra G7 Salute” porterà un ricco calendario di oltre 50 eventi, concentrati alla Mole Vanvitelliana, ma anche in altre location significative come il Teatro delle Muse, la Loggia dei Mercanti e il Buon Pastore.
Questi eventi, disegnati per coinvolgere e attrarre visitatori, offriranno l’opportunità ai cittadini di scoprire il patrimonio culturale della città e promuovere l’incontro tra culture diverse. Ancona avrà l’occasione di dimostrare non solo la sua capacità organizzativa, ma anche la sua tradizione di accoglienza, ponendo le basi per un futuro più florido come faro turistico e culturale nel panorama internazionale.