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Addio a Pino Anzalone, un pilastro del giornalismo lucano: ricordi e omaggi

Addio a Pino Anzalone, un pilastro del giornalismo lucano: ricordi e omaggi - Bagolinoweb.it

La scomparsa di Giuseppe Anzalone, noto nel suo ambito come Pino, ha lasciato un profondo vuoto nel panorama giornalistico della Basilicata. Dal 1962, Anzalone si è dedicato alla professione, contribuendo a scrivere la storia del giornalismo nella regione. La sua carriera è stata costellata da successi e riconoscimenti, e la sua influenza si è estesa ben oltre i confini lucani. Numerosi messaggi di cordoglio sono stati espressi da colleghi e amici, rendendo omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita a raccontare e interpretare la realtà.

La carriera di Pino Anzalone nel giornalismo

Giuseppe Anzalone ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1962, diventando un punto di riferimento per il giornalismo lucano. La sua esperienza si è evoluta nel corso delle decadi, facendolo diventare condirettore del Quotidiano della Basilicata e caporedattore della Gazzetta del Mezzogiorno per l’edizione lucana. Inoltre, ha diretto la rivista Basilicata Università, un’importante pubblicazione accademica dell’Università della Basilicata. La sua penna ha trovato spazio anche su testate nazionali di rilievo come il Corriere della Sera e l’Agenzia ANSA, dimostrando così il suo costante impegno nel portare le notizie lucane all’attenzione di un pubblico più ampio.

Anzalone non è stato solo un giornalista ma anche un leader nel suo campo, ricoprendo posizioni significative come presidente del Corerat, il Comitato regionale per il Servizio radiotelevisivo. A lungo, ha collaborato con altrettanti professionisti del settore, contribuendo alla fondazione di Assostampa di Basilicata, un’associazione di categoria per tutti i giornalisti della regione.

Un impegno per l’etica e la formazione professionale

Il contributo di Pino Anzalone al giornalismo non si è limitato alla scrittura. Come consigliere-tesoriere dell’Ordine interregionale dei giornalisti di Puglia e Basilicata, ha ricoperto un ruolo cruciale nella formazione e nell’educazione dei giovani giornalisti. È stato membro attivo delle commissioni per gli esami di idoneità professionale e ha assunto il ruolo di tutor durante seminari organizzati per i praticanti. La sua dedizione verso la professione è evidente anche nel suo lavoro come presidente della Commissione ricorsi e vice presidente vicario del Consiglio di disciplina nazionale.

Anzalone è stato coinvolto in iniziative significative legate all’etica e alla deontologia nel giornalismo, partecipando all’Osservatorio nazionale di deontologia. Questo organismo, che fornisce supporto ai Consigli di disciplina, ha avuto un ruolo determinante nella redazione del Testo unico di deontologia dei giornalisti, un documento cruciale per mantenere l’integrità e l’etica nella professione.

Riconoscimenti e lascito duraturo

Nel corso della sua carriera, Giuseppe Anzalone ha ricevuto numerosi riconoscimenti che sottolineano la sua eccellenza e dedizione al suo lavoro. Tra questi si segnalano il premio “Cronista dell’anno” e il premio internazionale “Per il nuovo Sud”. In occasione del terremoto del 1980, ha ottenuto un diploma di benemerenza con medaglia, evidenziando il suo impegno nel dare voce a situazioni di difficoltà e crisi.

La sua influenza si estenderà ben oltre la sua vita, grazie alla sua attiva partecipazione a commissioni culturali e gruppi di lavoro dedicati alla tutela dei minori e all’aggiornamento delle norme giornalistiche, come la famosa Carta di Treviso. Il suo ruolo come presidente dell’Unione Giornalisti Pensionati della Basilicata dimostra ulteriormente il suo legame indissolubile con la comunità giornalistica lucana e il suo costante impegno per il settore.

Oggi, colleghi e amici ricordano con affetto Pino Anzalone, un professionista che ha saputo unire passione e competenza, testimoniando con il suo lavoro l’importanza del giornalismo nella nostra società.