In un evento che ha riunito istituzioni e scolaresche, la VI Commissione Consiliare si è incontrata nella storica aula “Giancarlo Siani” per discutere due proposte di legge innovative frutto del progetto “Ragazzi in Aula“. Un’iniziativa che incoraggia il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni nei processi legislativi. Presenti alla sessione numerosi dirigenti scolastici e studenti, l’incontro ha aperto un canale di comunicazione diretto tra il mondo scolastico e le istituzioni.
L’importanza del progetto “Ragazzi in aula”
Il progetto “Ragazzi in Aula” costituisce un percorso educativo plurale che mira a sensibilizzare gli studenti riguardo al funzionamento delle istituzioni regionali e al processo legislativo. In questa ottica, la presidente della VI Commissione, Bruna Fiola, ha voluto creare un momento di partecipazione attiva, aprendo la commissione agli alunni e ai dirigenti scolastici, con l’intento di farli sentire parte integrante del dialogo politico. La presenza degli studenti ha reso la discussione ancora più vivace, evidenziando il potenziale delle nuove generazioni nel contribuire alla vita pubblica.
Durante l’incontro, Fiola ha espresso la sua volontà di organizzare nelle prossime settimane audizioni dedicate, dove i ragazzi potranno ulteriormente esprimere le loro idee e condividere le loro proposte con la commissione. Un passo fondamentale per instaurare un legame duraturo tra le istituzioni e le future generazioni, incoraggiando così un dialogo costruttivo che potrebbe portare a sviluppi positivi nella comunità.
La proposta di legge degli studenti dell’ITS “Guido Carli”
La prima delle due proposte presentate in aula è quella elaborata dagli studenti dell’ITS “Guido Carli” di Casal di Principe. Sotto la direzione del dirigente scolastico Tommasina Paolella, gli studenti hanno dedicato tempo ed energie per proporre modifiche alla legge regionale 16 aprile 2012, n. 7. La loro idea si concentra sulla valorizzazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Questa iniziativa intende affrontare una delle problematiche più gravi della Campania, promuovendo l’uso di tali beni a beneficio delle nuove generazioni. La proposta non solo mira a dare nuova vita a beni altrimenti abbandonati, ma ha anche un forte significato simbolico, poiché rappresenta una lotta contro la criminalità organizzata e un’opportunità per riqualificare e restituire spazio alla comunità. Gli studenti si sono mostrati motivati e appassionati, consapevoli dell’importanza del loro lavoro e dell’impatto che le loro idee possono avere sulla società.
La memoria storica con il liceo “Federico Quercia” di Marcianise
La seconda proposta è stata invece elaborata dagli studenti del Liceo “Federico Quercia” di Marcianise, con il supporto del dirigente scolastico Diamante Marotta. Questa iniziativa è dedicata a istituire una giornata regionale in memoria della liberazione di Napoli dall’occupazione nazifascista, un evento che ha avuto luogo tra il 27 e il 30 settembre 1943 e che è noto come le “Quattro Giornate di Napoli“.
La proposta rivela un’importante riflessione sulla storia e sul valore della memoria collettiva. La figura simbolica di Gennarino Capuozzo, uno scugnizzo che si è sacrificato per la libertà della città, è stata ripresa dagli studenti per alleggerire il peso del passato e trasmettere un messaggio di speranza alle nuove generazioni. La volontà di onorare il sacrificio dei cittadini napoletani in un periodo così difficile della loro storia è una manifestazione di rispetto verso le radici e il patrimonio culturale della Campania. La legge proposta potrebbe non solo fungere da commemorazione, ma anche da stimolo per riflessioni più ampie sulle libertà e i diritti, che devono essere sempre difesi.
Il sostegno delle istituzioni e il futuro delle nuove proposte
Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio regionale della Campania, ha espresso il suo orgoglio nei confronti dei giovani partecipanti, sottolineando l’importanza del loro impegnarsi a promuovere temi significativi attraverso un percorso legislativo. Oliviero ha dichiarato che, una volta incardinata la proposta di legge, ci saranno audizioni aggiuntive che porteranno a una possibile approvazione. Questa fase di ascolto e coinvolgimento attivo rappresenta un’opportunità non solo per i ragazzi, ma anche per le istituzioni stesse, per comprendere meglio le esigenze e le aspirazioni dei giovani.
L’iter legislativo, che prevede la partecipazione attiva dei cittadini, si conferma quindi un obiettivo chiave per consolidare il rapporto tra le istituzioni e i più giovani. La speranza è che queste proposte possano tradursi in leggi efficaci, capaci di migliorare la qualità della vita e di garantire un futuro migliore per tutti. La sinergia tra istituzioni e scuole si dimostra non solo fattore di crescita culturale, ma anche di sviluppo sociale e civile della comunità campana.