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Provvedimenti contestati sulla mobilità turistica a Matera: le richieste di operatori e guide

Immagine generata da intelligenza artificiale

In un periodo festivo che dovrebbe essere all’insegna della serenità, la decisione del Comune di Matera di vietare l’accesso ai bus turistici in città ha suscitato forti preoccupazioni tra operatori turistici e guide locali. Con un preavviso di sole 32 ore, gli operatori si trovano di fronte a una situazione critica, in un settore che richiede pianificazione e coordinamento, spesso con mesi di anticipo. La nota inviata dall’Associazione delle Guide Turistiche di Basilicata e da ConfGuide Matera evidenzia vari aspetti problematici legati a tale intervento.

Un divieto che colpisce il settore turistico

La nuova ordinanza municipale impone l’obbligo ai bus turistici di dirigersi verso il terminal di Serra Rifusa, da dove i gruppi dovrebbero poi trasferirsi mediante un servizio di trenini della Regione Basilicata. Questa misura, che arriva a ridosso di eventi festivi, potrebbe trasformarsi in un incubo sia per gli operatori turistici che per i visitatori. Le conseguenze immediate si traducono in un costo aggiuntivo di circa 130 euro per gruppo, pari a 2,6 euro a passeggero per trasferimenti non programmati, andando a impattare su margini economici già ristretti. Gli addetti ai lavori segnalano che tale aggravio di costi potrebbe compromettere seriamente le prenotazioni già effettuate e i piani di viaggio organizzati mesi prima.

Conseguenze sui tempi di viaggio e sull’organizzazione dei gruppi

Oltre al peso economico, le decisioni rapide del Comune hanno effetti anche sulla tempistica dei tour. Chi sta organizzando un viaggio o una visita in città si trova costretto a contabilizzare in maniera inadeguata tempi supplementari dovuti all’acquisto dei biglietti, all’attesa e al trasferimento. Considerando almeno 20 minuti per l’acquisto di biglietti e il tempo di attesa per il trenino, l’itinerario originariamente pianificato potrebbe subire un allungamento di almeno 90 minuti, con la possibilità che il tour stesso venga addirittura annullato.

In particolare, per i gruppi che pernottano in hotel, il provvedimento rende problematico l’accesso al centro abitato, visto che senza mezzi pubblici idonei non è possibile raggiungere le strutture d’alloggio. Questa situazione non solo crea disagi ai turisti, ma solleva anche interrogativi sulla logistica dei trasferimenti in una città storica come Matera, che gode di un flusso costante di visitatori.

Servizi carenti al terminal di Serra Rifusa

Un altro aspetto critico sollevato è la mancanza di infrastrutture adeguate nel terminal di Serra Rifusa. Gli operatori segnalano la necessità di far fronte a un numero elevato di arrivi, ma il terminal attuale non sembra in grado di offrire servizi igienici e spazi adeguati per accogliere i turisti che arrivano in massa. Senza considerare che, a causa della geografia stradale, chi proviene da Sud deve affrontare complicazioni per arrivare nel luogo designato, costringendo a inversioni di marcia e allungando ulteriormente i tempi di viaggio.

La richiesta di un dialogo costruttivo

A fronte di tali problematiche, gli operatori turistici hanno espresso l’esigenza di un confronto diretto con l’amministrazione comunale. Le richieste includono l’immediata sospensione del provvedimento, così come l’apertura di un dialogo per discutere possibili soluzioni alternative. Le guide turistiche hanno sottolineato la necessità di programmare scelte in materia di mobilità urbana con largo anticipo e non di agire con decisioni estemporanee, enfatizzando la richiesta di un nuovo terminal di autobus che possa soddisfare le esigenze logistiche e informatiche sia dei turisti che degli operatori di linea.

Le riflessioni espresse dalle guide turistiche e dagli operatori del settore non solo sottolineano la fragilità della situazione attuale, ma rivelano anche la volontà di collaborare per migliorare l’accessibilità e la fruibilità di Matera, al fine di promuovere un turismo più organizzato e consapevole.