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Arresti e indagini a Bellizzi: tre persone coinvolte nella sparatoria di agosto

Arresti e indagini a Bellizzi: tre persone coinvolte nella sparatoria di agosto - Bagolinoweb.it

Le autorità di Bellizzi hanno finalmente fatto luce sulla sparatoria avvenuta l’11 agosto scorso, un episodio che ha scosso profondamente la comunità locale. Dopo oltre cinquanta giorni di indagini serrate, è emersa l’identità dei presunti colpevoli, che risiedono a pochi chilometri di distanza, a Olevano sul Tusciano. Le indagini hanno portato all’arresto di Alfonso Stabile, noto in zona per i suoi precedenti penali, e di altri due familiari. I dettagli riguardanti la sparatoria, le modalità di indagine e gli arresti sono cruciali per comprendere la dinamicità di questo evento significativo.

La sparatoria di Bellizzi: cronaca dell’evento

Domenica 11 agosto, un pomeriggio di fine estate, si è trasformato in un incubo per i cittadini di Bellizzi. Intorno alle 15:00, il suono di uno sparo ha interrotto la tranquillità del pomeriggio, attirando l’attenzione di passanti e residenti. La vittima, un uomo di 43 anni le cui iniziali sono M.B., si trovava seduto su una panchina vicino al famoso Love’s Bar, lungo la centrale via Roma, in compagnia di un amico. La sparatoria ha avuto conseguenze serie: un proiettile ha colpito la gamba destra della vittima, che è stata immediatamente trasportata all’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia. Qui, i medici hanno riscontrato una prognosi di 25 giorni. Questo incidente ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza nella zona e ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine.

Le indagini: dalla sparatoria agli arresti

Le indagini hanno preso slancio immediatamente dopo l’incidente. Gli agenti della Squadra mobile di Salerno, sotto la supervisione del vicequestore Elvio Barbati, hanno intrapreso un’intensa attività investigativa. La Pubblica Procura, rappresentata dal pm Licia Vivaldi, ha chiesto un’ordinanza di custodia cautelare, che è stata successivamente firmata dal giudice per le indagini preliminari Piero Indinnimeo. Questo provvedimento ha portato all’arresto di Alfonso Stabile, noto per il suo passato criminale, e di altri due familiari: il fratello Gerardo e il nipote Domenico.

Alfonso Stabile, classe ‘73, è un personaggio noto a Olevano sul Tusciano. I residenti lo chiamano “il re di Frosano”, un soprannome derivante dalla località che collega Monticelli a Macchia di Montecorvino Rovella. Mentre Alfonso e Gerardo sono stati rinchiusi nel carcere di Fuorni, Domenico, 25 anni, è stato posto agli arresti domiciliari. Tutti e tre sono assistiti dall’avvocato Alessandra Chiacchiaro e sono accusati di lesioni aggravate e porto illegale di arma da fuoco, un’arma che, ad oggi, non è stata mai rinvenuta.

Conseguenze per la comunità di Bellizzi

L’episodio tragico ha lasciato un segno profondo nella comunità di Bellizzi, portando a riflessioni sulla crescente violenza e sul bisogno di maggiore sicurezza. Gli cittadini, già scioccati dall’evento, si trovano ora a confrontarsi con le ripercussioni sociali ed emozionali di un fatto sicuramente drammatico. La presenza di soggetti con precedenti penali come Alfonso Stabile solleva interrogativi sulle dinamiche di sicurezza e sul controllo del territorio, aspetti che le autorità locali dovranno affrontare per garantire la tranquillità della popolazione.

Le indagini continuano, e l’attenzione della comunità è rivolta a come si svilupperanno le vicende giudiziarie dei tre coinvolti. La speranza è che i fatti di agosto rimangano isolati e che le forze dell’ordine possano ristabilire un clima di sicurezza e fiducia tra i cittadini.