La rassegna ‘Foglio 68 L’Aquila’ si appresta a diventare un importante riferimento culturale per la città, offrendo uno sguardo approfondito e inedito sulle periferie del capoluogo abruzzese. Curata da Antonello Frongia, la mostra è il risultato di una ricerca fotografica che ha preso vita nell’arco di tre anni, dal 2021 al 2023, e sarà inaugurata oggi presso il Palazzetto dei Nobili, con una presentazione che avrà inizio alle 18:00. Questo evento non solo rappresenta un’importante occasione per scoprire gli scatti dei fotografi Andrea Coletti, Giampiero Duronio e Sergio Maritato, ma diventa anche un’opportunità per riflettere sull’identità territoriale e sugli sviluppi urbani che hanno caratterizzato L’Aquila negli ultimi cinquant’anni.
L’evento inaugurale e l’importanza del volume
L’inaugurazione della mostra ‘Foglio 68’ non si limita alla semplice esposizione dei lavori dei tre fotografi, ma comporta anche la presentazione dell’omonimo volume che documenta e approfondisce i risultati della ricerca. Questo libro raccoglie una selezione di immagini e materiali, fornendo un’analisi dettagliata degli spazi periurbani del quadrante occidentale di L’Aquila. Durante l’evento, oltre a Antonello Frongia, interverranno relatori di spicco come Sara Liberatore, Anna Riciputo, Guendalina Salimeni e Rosalia Vittorini, che contribuiranno a contestualizzare l’importanza della mostra nel panorama culturale e sociale attuale.
Il volume è il frutto di un attento lavoro di ricerca e osservazione che ha come obiettivo primario quello di rivelare le sfumature più intime della vita urbana nelle periferie aquilane. Gli autori, grazie alla loro singolare sensibilità e alle diverse tecniche fotografiche adottate, sono riusciti a creare un dialogo visivo che supera i confini geografici, riflettendo anche sulle trasformazioni che il capoluogo ha subito, in particolare a seguito del terremoto del 6 aprile 2009.
La mostra rimarrà aperta fino a giovedì 10 ottobre, permettendo così a tutti di avvicinarsi a un argomento di grande rilevanza per la città, stimolando la curiosità e la riflessione su di esso.
L’approccio fotografico nella ricerca delle identità territoriali
Con ‘Foglio 68’, i tre fotografi non si limitano a documentare paesaggi e architetture ma intraprendono un’indagine profonda sull’identità e sull’evoluzione sociale della periferia aquilana. L’arco temporale della ricerca ha consentito di catturare l’essenza di aree che, sebbene ai margini, racchiudono storie e dinamiche fondamentali per comprendere la città e il suo tessuto sociale.
Le 108 immagini selezionate, frutto di una meticolosa scelta tra centinaia di scatti, rappresentano una vera e propria testimonianza visiva delle modifiche e dei mutamenti avvenuti nel corso degli ultimi decenni. Ogni fotografo ha portato il proprio punto di vista, utilizzando tecniche e luci diverse, creando così un mosaico ricco e variegato che invita alla riflessione. Questo approccio multidisciplinare consente di avere una visione più completa del dinamico panorama urbano di L’Aquila.
Antonello Frongia, nel presentare il progetto, sottolinea l’importanza del confronto e dell’interazione tra i tre fotografi, i quali, ciascuno con il proprio stile, hanno saputo dare vita a un dispositivo d’analisi che stimola interrogativi più ampi sulla urbanizzazione contemporanea e sul suo significato. Attraverso l’accostamento delle immagini, si scarta la mera documentazione per intraprendere un vero e proprio percorso di esplorazione e scoperta, che invita il pubblico a guardare oltre l’apparenza degli spazi urbanizzati.
Un percorso di riflessione sulla storia urbana aquilana
La mostra ‘Foglio 68’ offre un’importante opportunità di riflessione sulle mutazioni che hanno attraversato il territorio aquilano, particolarmente dal periodo del fervore costruttivo che ha caratterizzato la seconda metà del secolo scorso fino agli eventi devastanti del 2009. La selezione di scatti non solo evidenzia i cambiamenti fisici del paesaggio, ma documenta anche le storie umane che si intrecciano con esso.
L’approccio scelto dai fotografi consente di leggere la periferia non più come un’entità da scoprire superficialmente, ma come un laboratorio di storie, emozioni e identità in evoluzione. Questi luoghi, carichi di vivacità e complessità, meritano di essere investigati e raccontati. ‘Foglio 68’ si propone quindi di dare voce a una parte di L’Aquila spesso trascurata, invitando il pubblico a immergersi nelle loro realtà e a contemplare le sfide future per queste aree.
Il messaggio che emerge è chiaro: la storia di una città non si esaurisce nei suoi centri storici, ma affonda le radici anche nelle sue periferie, dove la vita pulsa con forza e dove ogni angolo può raccontare storie inaspettate. In questo contesto, la mostra rappresenta non solo un’esperienza visiva ma anche un’importante occasione di dialogo sulle questioni urbanistiche, sociali e culturali che il territorio aquilano deve affrontare, invitando a immaginare un futuro più inclusivo e consapevole.